salahzar

Le Quattro nobili verita' 05012008

Feb 16th, 2020
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  1.  Le quattro nobili verità
  2.  
  3. Si narra che il Buddha, meditando sotto l'albero della bodhi, le comprese nel momento del proprio risveglio spirituale.
  4.  
  5. Il "Dhammacakkappavattana Sutta" (od anche "Dharmaçakrapravartana Sutra" in sanscrito)
  6. il "Discorso della messa in moto della ruota del Dhamma" (od anche Dharma in sanscrito)
  7.  
  8. È il primo discorso pubblico del Buddha, tenuto al parco dei cervi nei pressi di Sarnath vicino Varanasi (attuale Benares) nel 528 a.C. all'età di 35 anni, dopo che nei pressi del villaggio di Bodhgaya dello stato del Bihar (stato fra i più poveri dell'India) aveva raggiunto il "risveglio spirituale", detto "satori" nel Buddhismo Zen.
  9.  
  10. Questo discorso è quindi anche detto "Discorso di Benares", fondamentale per il Buddhismo, che da questo primo discorso pubblico prese le mosse e può considerarsi avviato anche come prima comunità iniziale buddhista (sangha) formata proprio da quei cinque asceti che lo avevano abbandonato anni prima sfiduciati, dopo essere stati a lungo i discepoli più vicini a lui.
  11.  
  12. In questo discorso si identifica il Buddhismo come "La Via di Mezzo" in cui si riconosce che la retta condotta risiede nella linea mediana di condotta di vita (majjhama patipada) evitando eccessi ed assolutismi.
  13.  
  14. Nell'occasione di questo sermone il Buddha rivela le "Quattro Nobili Verità", frutto del proprio "risveglio spirituale" testè raggiunto.
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  16. Eccone di seguito l'elenco:
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  18.   1. Duhkha: "esiste la sofferenza esistenziale".
  19.      Nella vita dell'Uomo è insita una sofferenza di tipo esistenziale: essa affligge l'Uomo a motivo dell'impermanenza della situazione esistenziale che lo accompagna dalla nascita e per effetto della sua nascita immersa nel "Samsara".
  20.       Questa sofferenza esistenziale si rivela ed è percepita non solo quando si constata l'ineluttabilità di malattia, vecchiaia e morte, ma anche quando si è costretti al contatto con ciò che non si ama come, ad esempio, contatti, connessioni, relazioni, interazioni con persone, cose od eventi che ci dispiacciono.
  21.      Ma non solo in questi casi: la sofferenza esistenziale si rivela ed è percepita anche quando si è costretti alla separazione da ciò che si ama, come quando uno è privato di visioni, suoni, odori, sapori o sensazioni tattili desiderabili, gradevoli, attraenti, oppure come quando uno non riesce ad ottenere contatti, connessioni, relazioni, interazioni con persone, cose od eventi che producono il suo bene, il suo benessere, il suo agio, la sua libertà dalla schiavitù, od infine quando uno debba subire la forzata separazione da madre, padre, fratelli, sorelle o da amici, compagni, parenti amati. La frustrazione dei desideri è una delle più usuali percezioni del "duhkha", della cosiddetta "sofferenza esistenziale".
  22.      Più in generale, la constatazione che viene fatta nella "Prima Nobile Verità" è che esiste nella vita dell'Uomo una sofferenza esistenziale associata all'impermanenza di tutte le cose, al fatto che ogni cosa è destinata a finire.
  23.   2. Samudaya: "esiste un'origine della sofferenza esistenziale"
  24.      La sofferenza esistenziale non è colpa del mondo, né del fato o di una divinità; né avviene per caso. Ha origine dentro di noi, dalla ricerca della felicità in ciò che è transitorio, spinti dal desiderio (trsna, in pali: «tanha» o «brama») per ciò che non è soddisfacente. Si manifesta nelle tre forme di kamatrsna o «desiderio di oggetti sensuali»; bhavatrsna o «desiderio di essere»; vibhavatrsna o «desiderio di non essere».
  25.   3. Nirodha: "esiste l'emancipazione dalla sofferenza esistenziale"
  26.      Per sperimentare l'emancipazione dalla sofferenza esistenziale, occorre lasciare andare trsna, l'attaccamento alle cose e alle persone, alla scala di valori ingannevoli per cui ciò che è provvisorio è maggiormente desiderabile.
  27.   4. Marga: "esiste un percorso di pratica da seguire per emanciparsi dalla sofferenza esistenziale".
  28.      È la strada da intraprendere per avvicinarsi al nirvana.
  29.      La quarta verità consiste neIl Nobile Ottuplice Sentiero
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