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Laredazione

Se la politica confonde autorità e autorevolezza

Sep 19th, 2023
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  1. Se la politica confonde autorità e autorevolezza
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  3. Più che un errore è un metodo: come quando Valditara confuse umiltà e umiliazione
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  5. di Chiara Valerio
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  8. Occorre ricominciare da Nanni Moretti, in accappatoio e cuffia da pallanuoto che, seduto su una panchina, nel film Palombella Rossa, ammoniva: «Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti». E a Nanni Moretti penso, quando leggo dall’Ansa una delle dichiarazioni di Giorgia Meloni in Consiglio dei ministri, e mi dico che per forza viviamo male, perché parliamo male e pensiamo male.
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  10. «Con la riforma del voto di condotta e della sospensione riportiamo la cultura del rispetto nelle scuole, e rafforziamo l’autorevolezza dei docenti. È una svolta molto attesa dalla società italiana». Questa è la dichiarazione. Tuttavia, aprendo il vocabolario, si legge — quasi subito, sono entrambe parole che cominciano con la lettera A — che Giorgia Meloni ha confuso l’Autorevolezza con l’Autorità. Autorevolezza è sostantivo femminile e significa «Stima, credito, fiducia che si impongono in quanto fondati sulla personalità di chi ne gode».
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  12. Autorità è pure sostantivo femminile ma significa «La posizione di chi è investito del potere, tutelato dalla legge, di emanare atti vincolanti l’attività dei destinatari». Dunque, il voto di condotta, ammesso che rafforzi qualcosa, non rafforza certo l’autorevolezza, ma, al massimo, l’autorità. Ci sono almeno tre ipotesi su questo scambio di parola. La prima è che la premier pensi siano sinonimi, non lo sono. La seconda è che pensi che l’autorità di un sistema dia autorevolezza a questo o quel singolo, non lo fa.
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  14. La terza è che attraverso una legge — nel caso la riforma del voto in condotta diventi effettiva — l’autorità diventi autorevolezza, proprio come durante il Terrore quando i mesi dovevano chiamarsi Brumaio e Fiorile, ma con meno immaginazione che durante il Terrore dove almeno le parole le inventavano, le ripescavano, erano evocazioni di novità, mentre in questo caso sono evocazioni di un passato fosco. Dunque, Giorgia Meloni compie lo stesso errore, ma forse invece non è un errore, è un metodo, commesso da Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito che, per dire Umiltà, aveva detto Umiliazione.
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  16. E così, la scuola italiana nelle dichiarazioni di chi dovrebbe occuparsene si muove tra quattro pilastri due dei quali — l’autorità e l’umiliazione — sono sinistri ed evocano sistemi educativi dove si controlla e si punisce. Norbert Wiener, matematico e cibernetico, nel suo saggio Introduzione alla cibernetica, L’uso umano degli esseri umani (Bollati Boringhieri), osservava quanto sia più facile «organizzare una fabbrica o una galera che impiega gli esseri umani per una insignificante frazione delle loro attitudini, che costruire una società in cui essi possano elevarsi in tutta la loro statura.
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  18. Coloro che soffrono di un complesso di potenza sanno che la meccanizzazione dell’uomo è il mezzo più semplice per realizzare le loro ambizioni. Sono convinto che questa facile via al potere comporta non soltanto l’annullamento di quelli che io credo siano i valori morali dell’umanità, ma anche l’eliminazione delle attuali, labilissime possibilità di sopravvivenza della razza umana per un periodo considerevole».
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  20. Io la penso come Norbert Wiener, e tutti dovremmo credere a Norbert Wiener ed essere coscienti che è più facile costruire una scuola dove l’autorevolezza dei docenti, e il rispetto, siano garantiti dal voto in condotta invece di preoccuparci di pensare una scuola dove i docenti siano pagati conformemente al ruolo che occupano per il mantenimento e la manutenzione della democrazia e dove gli studenti e le studentesse possano pensare allo studio come a un’occasione e a uno strumento e non come a una scala, più o meno ripida, in cima alla quale c’è il neon “riuscire nella vita”, e talvolta un cappio. È più facile.
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  22. La politica non è la scienza delle cose facili, è un luogo di immaginazione, e quando leggete umiliazione e autorità cosa pensate che il governo stia immaginando?
  23.  
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