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Laredazione

Kim da Putin, solo un teatrino il corso della guerra non cambierà

Sep 15th, 2023
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  1. Kim da Putin, solo un teatrino il corso della guerra non cambierà
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  3. La produzione di armi della Corea del Nord è troppo esigua perché possa diventare l’elemento di svolta l’incontro dimostra invece che la Russia è disperata, la Cina è in crisi, mentre India e Usa vanno avanti
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  5. di BILL EMMOTT
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  8. È un deplorevole dittatore di uno dei Paesi più poveri del mondo - che attira nondimeno la nostra attenzione perché sembra uno dei seducenti cattivi dei film di James Bond - ed è andato dal presidente Vladimir Putin in Russia a bordo di un fotogenico treno blindato. Per il leader della Corea del Nord Kim Jong-Un la visita ha rappresentato un trionfo. Per Putin è stata un’opportunità, ma anche un’umiliazione. Per l’Asia e il mondo intero, invece, è stato uno spettacolino cinematografico di second’ordine.
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  10. Altrove stavano accadendo cose ben più importanti. Concediamo pure al presidente Kim il suo piccolo trionfo. La Corea del Nord è sempre alla ricerca disperata di soldi e in passato li ha attirati dall’estero con la contraffazione, i furti informatici, l’esportazione del lavoro degli schiavi, la produzione di droghe vietate e miriadi di altri sistemi ancora.
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  12. Assegna buona parte del denaro così raccolto allo sviluppo delle sue armi nucleari e al suo programma di missili balistici. Il vicino russo, alla disperata ricerca di munizioni nordcoreane da acquistare e disposto, nientemeno, a fornire in cambio assistenza tecnologica, deve essere sembrato a Kim il cliente da sogno di un commesso viaggiatore. A prescindere da quanto saranno utili i rifornimenti straordinari, soprattutto quelli di munizioni di base, però, tutto questo non farà la differenza per la guerra della Russia in Ucraina. Perlomeno, non una differenza rilevante.
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  14. La produzione di armi della Corea del Nord è troppo esigua e le sue attrezzature sono troppo vetuste perché l’accordo possa diventare l’elemento di svolta della situazione. Questo incontro dimostra quanto deve essere ridotta male e all’osso la produzione russa di armi e di rifornimenti per indurre Putin ad abbracciare uno come Kim Jong-Un.
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  16. Per un leader politico, ogni singola azione del quale negli ultimi anni è stata scrupolosamente ideata per dimostrare che la Russia continua a essere una superpotenza da temere e ammirare, questa non può che essere un’umiliazione. L’abbraccio tra Kim e Putin ci rammenta che la Russia ha sì opzioni a sua disposizione nella ricerca di rifornimenti militari, ma sono poche e avvilenti, come la Corea del Nord e l’Iran.
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  18. L’aspetto più importante dell’incontro Kim-Putin-Blofeld è che non vi ha partecipato la Cina e nemmeno il suo leader Xi Jinping, e che Pechino continua a evitare di fornire armi e altro materiale militare alla Russia. Gli scambi commerciali sino-russi sono letteralmente esplosi a partire dall’invasione dell’Ucraina nel febbraio dell’anno scorso, grazie alle rigide sanzioni che l’Occidente ha applicato a Mosca. Non risulta però che tali scambi commerciali includessero materiale bellico. Si tratta di qualcosa di molto sintomatico.
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  20. A sole tre settimane di distanza da quando Putin ha ordinato l’invasione del 2022, i leader di Cina e Russia si sono incontrati a Pechino e hanno firmato una prolissa “Dichiarazione congiunta” affermando che la loro è una partnership strategica “senza limiti”, in virtù della quale condividono la loro opposizione all’Occidente e una stessa determinazione a porre fine al predominio occidentale (per come lo vedono loro) nelle regolamentazioni e nelle istituzioni della governance globale.
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  22. Il fatto che quella Dichiarazione congiunta - esplicitamente contraria all’uso della forza e alle interferenze nelle faccende internazionali di altri stati - sia stata seguita da lì a poco dalla violenta aggressione russa in Ucraina ha fatto capire che sia Cina sia Russia si arrogano il diritto di intervenire nei Paesi che secondo loro dovrebbero essere di loro pertinenza per motivi storici: l’Ucraina alla Russia e Taiwan alla Cina.
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  24. Da questo punto di vista, per la Cina quella in Ucraina è una guerra per procura. Fino a questo momento, però, Pechino si è astenuta da un coinvolgimento diretto. Per adesso, la sua partnership con Mosca ha un limite: non prevede supporto militare o rifornimenti di materiali bellici. Negli anni Cinquanta o Sessanta sarebbe stato ragionevole supporre che la Corea del Nord agisca per procura della Cina, rendendo teoricamente la visita di Kim in Russia un sistema per far avere a Putin il sostegno militare cinese.
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  26. Da decenni, però, Corea del Nord e Cina non sono «vicine come le labbra e i denti», come diceva Mao. Anzi, i loro rapporti sono diventati distaccati, in qualche caso ostili. D’altronde, se mai la Corea del Nord stesse agendo come tramite per assicurare rifornimenti militari cinesi alla Russia, l’intelligence americana ormai se ne sarebbe accorta. Piuttosto, gli eventi più apprezzabili sono stati quelli di Nuova Delhi - dove l’India ha ospitato il vertice annuale del G-20 che vede riuniti i Paesi più importanti del mondo, ricchi e poveri - e di Hanoi, dove il presidente Joe Biden si è recato una volta lasciata Delhi per far visita al secondo Paese comunista più grande dell’Asia, il Vietnam.
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  28. Il presidente cinese Xi Jinping ha deciso di non partecipare al G-20, forse perché aveva appena preso parte ad altri incontri internazionali al vertice, di suo maggior gradimento, o forse perché l’economia cinese è in uno stato di crisi. Secondo notizie trapelate ai giornalisti giapponesi da chi ha preso parte a discussioni politiche agli alti livelli in Cina, pare che il presidente cinese di recente sia stato insolitamente criticato in modo esplicito e severo dagli anziani del partito per la situazione in cui versa l’economia. La Russia è disperata, la Cina è messa a dura prova, ma nel frattempo al G-20 la rivale India ha fatto passi avanti e così pure ha fatto la diplomazia americana nel cortile posteriore della Cina.
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  30. La visita del presidente Biden in Vietnam, contro cui il suo Paese ha combattuto fino al 1975, rientra in una serie di iniziative miranti ad allacciare partnership e alleanze finalizzate a contrastare l’influenza cinese. Anche questo era un sogno da commesso viaggiatore, questa volta sia per il Vietnam sia per gli Stati Uniti, perché entrambi hanno stretto accordi interessanti. Noi siamo semplicemente più abituati all’Air Force One che al treno blindato del presidente Kim.
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