Advertisement
Laredazione

La beffa della social card che non andrà ai veri poveri

Jul 12th, 2023
17
0
Never
Not a member of Pastebin yet? Sign Up, it unlocks many cool features!
text 3.65 KB | None | 0 0
  1. La beffa della social card che non andrà ai veri poveri
  2.  
  3. La premier Meloni e il ministro Lollobrigida presentano con toni trionfali “Dedicato a te” sostegno una tantum da 382,5 euro. Isee doppio rispetto a quello del Reddito, single esclusi
  4.  
  5.  
  6.  
  7. di Valentina Conte
  8.  
  9.  
  10. Arriva la social card del governo Meloni. Ma al contrario degli annunci trionfali non è una carta acquisti per i poveri. I criteri di accesso non sono selettivi, anzi distorsivi. Non individuano davvero chi si trova in difficoltà, a partire dal requisito Isee a 15 mila euro, doppio di quello richiesto per il Reddito di cittadinanza. E si escludono ancora single o genitori single.
  11.  
  12. La mossa serve però per oscurare il fatto che da questo mese a 350 mila persone viene tolto il Reddito. Se ne aggiungeranno altre 265 mila da gennaio. Ecco quindi “Dedicata a te”, la card da 382,5 euro, una tantum, non ripetibile, presentata alla stampa ieri dal suo sponsor e ideatore, il ministro dell’Agricoltura e plenipotenziario di FdI Francesco Lollobrigida, grazie al mezzo miliardo stanziato in legge di Bilancio. «Dobbiamo cercare di dare una mano a tutti coloro che hanno bisogno», spiega mentre si rigira tra le dita la carta azzurra come all’epoca Luigi Di Maio con quella gialla del Reddito.
  13.  
  14. «Ma non è sommabile al Reddito, le risorse dello Stato non sono infinite», aggiunge il ministro che giusto un mese fa giurava di non sapere se le due misure fossero compatibili. Bluffava perché il decreto di aprile del suo stesso ministero, condiviso con il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, fissava i criteri. Ed escludeva chi prende il Reddito, la Naspi, la Cig o altri sussidi. La carta va a 1,3 milioni di famiglie per fare la spesa (tranne gli alcolici), anche scontata negli esercizi convenzionati. Si ritira alle Poste dal 17 luglio, da attivare entro il 15 settembre e usare entro l’anno. Non occorre fare domanda. L’Inps ha già individuato, in base ai criteri del decreto Lollobrigida, i nominativi e li ha spediti ai Comuni. Il ministro riferisce che 7.558 sindaci su 7.900 hanno mandato alla famiglie lettere di avviso.
  15.  
  16. Da lunedì tutti alle Poste. «Un segnale di attenzione per chi è in difficoltà», rincara la premier Meloni con un videomessaggio rimandato da tv e social, solo un antipasto della campagna di comunicazione che verrà. «Noi ci siamo e cerchiamo di fare del nostro meglio per dare una mano a chi ha problemi con il caro carrello». Eppure, a guardare i requisiti scelti per la misura, non pare un aiuto davvero mirato. Sotto i 15 mila euro di Isee, tanto per cominciare, c’è il 70% di quanti presentano l’indicatore della situazione economica: ben 5,6 milioni di famiglie con 15 milioni di persone.
  17.  
  18. Il secondo criterio si basa sulla popolazione residente e sulla differenza tra il reddito medio locale e quello nazionale. In questo modo, ci saranno famiglie con Isee a 15.000 euro con la Carta e famiglie con Isee a 7.000 senza, a seconda se vivono in un posto più o meno ricco e popoloso. Il terzo criterio è la numerosità della famiglia e la presenza di figli. Viene stilata una classifica e si procede “in ordine di priorità decrescente”. Prima le famiglie con tre componenti, di cui almeno un under 14. Poi le famiglie da tre di cui almeno un under 18. Infine le famiglie da tre senza limiti di età. Semmai avanzassero risorse, andrebbero anche a chi è fuori: single, single con un figlio, coppie senza figli o con figli maggiori. Ipotesi quasi irrealistica: le liste sono chiuse.
  19.  
  20. Come pure impossibile per un fuoriuscito dal Reddito avere la Carta, perché chi lo perde ha tra 18 e 59 anni senza figli minori o disabili. Ecco i “poveri” del governo Meloni.
  21.  
Advertisement
Add Comment
Please, Sign In to add comment
Advertisement