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Zorothegallade

Croma 2 - Epilogo

Aug 27th, 2017
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  1. Epilogo (Troncato) di Croma 2
  2.  
  3. -- 1-LA SCALATA DELLA CODA DI DRAGO
  4.  
  5. Risalire la Coda di Drago è più semplice questa volta. Il drappello di seguaci che affianca Rand e i suoi compagni passa senza problemi i boschi, pagando un buon quarto di bue ai troll bicefali Twix e Stix, e ripercorrendo, con stoica sofferenza di Ilvan, le rovine del villaggio di Ilstavar.
  6.  
  7. Da dietro la porta della fortezza rimbomba una voce crudele e sbeffeggiante.
  8. "Pensavo che avresti colto l'occasione per nasconderti o fuggire da qui. A quanto pare la tua parola valeva qualcosa alla fine."
  9. Le porte si spalancano dall'interno.
  10. "Entra quindi, e cerca di non farti battere troppo in fretta. Altrimenti mi assicurerò che tu muoia soffrendo, passando giorni a rimpiangere il tuo folle gesto."
  11. Riuniti insieme, come a fargli coraggio, dalle mani dei compagni arrivano incantamenti protettivi di ogni tipo, e Rand quasi cede per tenerli tutti sotto controllo. Armature arcane, scudi di energia, barriere fisiche e mentali si accumulano, fino a quando non sembra essere circondato da una corazza di pura luce.
  12. Rand entra nel cortile della fortezza, la Scimitarra Inamovibile stretta in pugno. I portoni si richiudono fragorosamente dietro di lui, e al lato opposto dell'arena appare, torreggiante anche nella sua forma umanoide, Vertas. Anche lui circondato di incantesimi protettivi, si rigira una spada bastarda tra le mani. Unico spettatore della vicenda è Irelia, incatenata a un trono di ferro da cui ha una vista dell'arena. La sua bocca è imbavagliata, ma scruta i duellanti con uno sguardo teso.
  13. "La posta in gioco è semplice. Tu muori, la ragazza resta in mano mia. E se il fratello tenta nuovamente di entrare nella fortezza, lo ucciderò con le mie stesse mani."
  14. "E se, poniamo caso, riuscissi ad ucciderti?"
  15. Vertas, ancora più beffardo, tira fuori una chiave che ha appesa al collo con una catenina e la rimette a posto.
  16. "Hmpf. In quel caso avresti la ragazza...e anche la mia fortezza. Almeno avrai di che occupare le tue fantasticherie prima di trovare la morte."
  17. I due impugnano le spade e si avvicinano. Rand tiene lo spadone, forgiato dagli Shaitan, di traverso, tenendo la guardia alta, mentre Vertas cammina con atteggiamento beffardo, tenendo la bastarda al fianco come se niente fosse.
  18. Passano svariati secondi di silenzio prima che il drago lo rompa.
  19. "Cosa c'è? Ti sto offrendo l'onore del primo colpo, non dirmi che non hai neanche il coraggio di attaccare..."
  20. La lama di adamantio scatta in avanti come un serpente, ma il fragore di metallo contro metallo rende evidente che il colpo non è andato a buon fine.
  21. La spada di Vertas para l'attacco, ma l'inerzia è tale che il drago si ritrova a dover fare un mezzo passo all'indietro.
  22. Senza parole, lui risponde al colpo, costringendo il mago a pararlo a sua volta. Lo scambio continua, e i due accompagnano i fendenti con grandi balzi, tentando di non essere il primo a colpire a vuoto e dare all'avversario la possibilità di contrattaccare.
  23. Rand vede diverse opportunità, ma nessuna di esse lo tenta a sufficienza. Sa che anche solo ferire Vertas sarà un colpo al suo orgoglio, e la prima ferita che gli infliggerà dovrà essere significativa se vuole destabilizzarlo al punto di abbatterlo.
  24. Con un ringhio di trionfo Vertas trova finalmente la sua opportunità: un atterraggio poco stabile di Rand gli offre un fianco da colpire anche troppo facilmente. La sua risata echeggia mentre la lama affonda nelle barriere di energia per impattare con la carne, con forza ridotta ma comunque sufficiente a spremere il respiro dai polmoni di Rand.
  25. Infervorato dall'aver sparso sangue per primo, quella frazione di secondo di indulgenza tradisce Vertas, che con la coda dell'occhio vede lo spadone calare su di lui.
  26.  
  27. 2--DUELLO
  28.  
  29. Fuori dalle mura, il clangore del metallo viene interrotto da un grido inumano.
  30. All'interno, un lungo corno ricurvo, stillante ancora midollo dal punto in cui è stato spezzato, rotola per terra.
  31. Recuperando la sua postura, un Rand ansimante si costringe a ringhiare una provocazione contro Vertas.
  32. "Già...la tua fortezza...non ho intenzione di restarci, ma vorrei tanto ribattezzarla. 'Forte Due Corni' mi sembra un bel nome, non credi?"
  33. Dalla bocca di Vertas escono solo un sibilo e un filo di schiuma.
  34. L'aria di sufficienza del drago è completamente sparita, e si lancia in una raffica di fendenti poderosi, ognuno di essi grave e spietato come la discesa di una ghigliottina. Quei colpi che Rand non riesce ad evitare vengono mitigati in parte dai suoi incantesimi, mentre cerca l'occasione giusta per rispondere. Con passo veloce si fa strada fino alla schiena di Vertas, ancora impegnato a riprendersi da un colpo vibrato male, ed estratta la spada lunga incantata gliela pianta nelle carni.
  35. La ferita è profonda, ma l'incantesimo elettrico della lama si dissolve in una rete di piccoli fulmini, infrangendosi su una barriera azzurrina intorno al nemico.
  36. "Cosa credevi di fare? Haziza ti ha già visto combattere...risparmiarla è un atto che ti costerà caro. Qualsiasi vecchia mossa tu abbia nel tuo arsenale non può cogliermi di sorpresa. Ma se ci tieni tanto a morire, veniamo subito al sodo."
  37. Lo spadone di Vertas vola verso Rand, che è costretto a lasciare andare la spada lunga per cercare di evitarlo. L'impatto lo scaraventa a terra in una nube di polvere e fango. Non fa in tempo a pulirsi gli occhi che sente un torrente di aria calda e mefitica investirlo. La sua protezione dall'acido sembra tremare come una bolla pronta a scoppiare, e anche dietro di essa sente il soffio acido corrodergli la carne.
  38. Si rialza barcollando, cadendo indietro quasi di riflesso per evitare l'artigliata in arrivo.
  39. Rimettendosi in piedi, misura con lo sguardo la vera forma di Vertas.
  40. Artigli lunghi e ricurvi come scimitarre. Un corpo alato, lungo come l'albero maestro dell'Occhio dell'Ago. Una testa sorretta da un collo lungo e muscoloso, che schiocca le fauci minacciosamente verso di lui.
  41. "È il momento che tu capisca il prezzo che stai per pagare per la tua insolenza!"
  42. Ogni parte del corpo di Vertas è adesso un'arma. Rand fa appello a tutta la sua risolutezza per restare concentrato sullo scontro. Un'ala viene schivata, un morso debellato allontanando la testa con un colpo di piatto della lama. Un artiglio trapassa Rand, che fa appena in tempo a pronunciare un incantesimo per dissolversi nell'aria quel poco che basta per farlo passare. Un colpo diretto, senza difese, gli sarebbe fatale.
  43. La sua occasione finale arriva quando Vertas si prepara nuovamente a usare il soffio. Conscio di avere un'unica possibilità, Rand resta saldo dov'è, tenendo la spada davanti a sè come a dividere l'imminente fiume di miasma che sta per abbattersi su di lui.
  44. Vertas è trionfante quando vede Rand sparire nella nube del suo soffio. Il fragore del suo ruggito copre i passi che vanno verso di lui, il vapore della neve sciolta gli nasconde lo spadone alla vista finchè non è troppo tardi.
  45. Con una ferocia inenarrabile, sente la lama conficcarglisi nel palato molle. Il riflesso di chiudere la bocca spinge l'Inamovibile ancora più a fondo, e il corpo del drago ha uno spasmo mentre l'incantamento, nemico del caos e delle creature d'aria, gli squassa le carni.
  46. Così muore Vertas. Non ha il tempo di lamentare il suo destino o lanciare un'ultima minaccia: il suo ultimo suono è un rantolo strozzato seguito da un tonfo grave sul terreno.
  47.  
  48. 3-- SALVATAGGIO
  49. I portoni si riaprono, e Rand, insanguinato ed esausto, appare sulla soglia.
  50. Il respiro sospeso di tutti viene fuori sotto forma di grida emozionate e gioiose quando vedono la carcassa monumentale di Vertas nel cortile.
  51. Davanti ad essa, Rand, esausto ed insanguinato, porge una chiave di ferro, da poco strappata al collo del drago. Shun gliela toglie di mano senza una parola e corre verso la fortezza, prima che Silky gli si butti addosso, cadendo con lui in un groviglio di braccia e zampe.
  52.  
  53. Nel cortile, le catene intorno ad Irelia sono finalmente sciolte.
  54. "Shun!"
  55. La riunione dei due fratelli è momentanea.
  56. "A'etta qui" dice il ghermito nel suo pesante accento. "'è an'ora qua'osa 'he 'evo 'are"
  57. Un colpo di leva con la sua spada basta ad aprire la botola che porta al vecchio laboratorio. I resti del loro ultimo incontro, vetro e liquami sparsi, sporcano ancora il pavimento della sala.
  58. "'ove 'ei, 'atto?" chiede.
  59. Si guarda intorno, circospetto. Il tessuto della sua benda, un tempo appartenuta a un eroe maledetto, gli fa trovare ciò che cerca con una luce che non può vedere. La sua lama taglia l'anta di un armadietto come se fosse di carta, e dall'interno proviene uno squittìo disperato.
  60. La rattoide rovina per terra in uno stato pietoso, i baffi sul lato destro del muso recisi di netto.
  61. "Basta! Questa volta mi arrendo sul serio..."
  62. Il piatto della lama le solleva la testa, portandola faccia a faccia con Shun, la sua espressione resa indecifrabile dagli occhi coperti.
  63. "Se 'uoi 'ivere, 'evi 'are 'elle 'ose. 'rima, 'istruggi 'utti i 'am'ioni di mia 'orella"
  64. "Ma..." obietta debolmente Haziza "Il mio capolavoro...la mia ricerca..."
  65. "'on me ne im'orta 'iente. Vai a 'are la 'ita onesta e 'on u'are 'iù le 'ersone 'ome 'avie.O'ure 'uoi 'orire."
  66. Haziza trema e si guarda intorno, come alla ricerca di una scappatoia. Alla fine si rassegna al suo destino.
  67. "Come vuoi...ormai la mia ricerca è già andata in fumo, senza Vertas e la ragazza..."
  68. Shun passa una buona mezz'ora a reperire tutto l'alcol su cui può mettere le mani nel laboratorio, e spargerlo su muri e pavimenti.
  69. Un tocco della sua spada infuocata, e il laboratorio di Haziza è divorato dalle fiamme, i suoi esperimenti distrutti per sempre.
  70.  
  71. 3--ADDIO
  72. La vista del rattoide che fugge giù per le scarpate non sembra disturbare nessuno. Sostenendo Rand fino alla nave, il gruppo fa vela verso Levantina.
  73. Arrivati all'alba, bengono accolti al molo da una faccia non nuova: il capitano Grey, finalmente dimesso dall'ospedale. Rand sembra sollevato, ancor più quando il capitano va a parlargli.
  74. "Soldato...è stata una situazione difficile, ma voglio dirti che ho sentito ottime storie sul tuo conto. Si direbbe quasi che aspettassi quest'occasione da una vita."
  75. "Forse, capitano. Ma non è una cosa che rifarei. Mi sono solo fatto avanti quando nessun altro l'ha fatto. Il mio dovere doveva finire con quell'unica missione sull'Isola delle Scintille...non che rimpianga ciò che è successo dopo, ma penso di essere pronto a tornare ad una vita tranquilla. Ho già dato tutto il contributo possibile alla guerra."
  76. "Capisco. In questo caso, che ne diresti di fare il tuo ultimo rapporto al Generale in qualità di capitano di persona? Sono sicuro che sarà felice di incontrarti. Naturalmente dopo sarai sollevato dall'incarico...e dovrai comunque tornare a Satura, quindi non ti prenderà molto tempo."
  77. "Sì, è questa la mia intenzione."
  78.  
  79. "Non vorresti almeno salutarli?"
  80. "Nah. 'o 'atto 'iò 'er 'ui 'ono 'enuto."
  81. "E quella ragazza con i capelli strani?"
  82. "'on è 'oluta 'enire."
  83. "Peccato. Beh, hai imparato qualcosa di nuovo in questo viaggio?"
  84. "'ì. 'he i 'agni 'anno e'ere 'olto vendi'ativi"
  85. I suoi temporanei compagni, sul molo che si allontana sempre più, si sbracciano per salutare Shun. Ridacchiando tra sè e sè, Irelia si chiede se non sia il caso di dirgli del disegno poco equivoco, tracciato con fili leggeri di ragnatela, disegnato sulla sua schiena.
  86.  
  87. "Capitano! Una corvetta dei diavoli ci sta venendo incontro!"
  88. Gray risponde con un istante di ritardo, non ancora abituato alla nuova indole di Becquerel.
  89. Sievert corre alla balista di babordo.
  90. "Vogliono abbordarci! Un'unità volante in avvicinamento!"
  91. La diavolessa, dalla pelle rosso sangue, chiude le ali e atterra sul ponte con uno schianto. Dietro di lei, un nugolo di Imp si prepara ad assaltare la nave, mentre i soldati scoccano raffiche di frecce contro l'orda.
  92. "Tuu..."
  93. Il suo indice, dall'unghia lunga e ricurva, indica Wort.
  94. "La mia cara sorellina è stata esiliata...sconfitta e umiliata da un gruppo di patetici mortali. Tu sarai il primo di loro a cadere! Io, Lascivia, trascinerò la tua anima negli inferi e gliela darò in dono perchè possa divertirsi a tormentarla per sempre!"
  95. "Hai finito?"
  96. La Lilin tenta di bloccare il fendente, che le squarcia la spalla prima che possa reagire. Colta alla sprovvista, fa un passo indietro e si prepara a recitare un incantesimo immondo, mentre tutto intorno la battaglia infuria.
  97. I suoi colpi sono brutali, ma vanno per lo più a vuoto. Quei pochi che riescono ad affondare nelle carni di Wort sembrano disturbarlo poco, nonostante lo facciano sanguinare copiosamente, mentre lei stessa, nonostante le sue ferite si richiudano da sole, si ritrova al limite delle sue capacità.
  98. "Ngh...dannato. Devo ritirarmi per ora, ma la prossima volta-"
  99. "Ritirarti su quale nave?" la interrompe Wort.
  100. La diavolessa volge lo sguardo alla sua nave, crivellata di colpi dalle baliste. E sopra di essa una bestia dall'aspetto indescrivibile, un turbinio di ali, gobbe e denti, vola in cerchio mentre il cavaliere che gli sta in groppa infilza gli Imp sulla sua lancia.
  101.  
  102. "Che vuol dire, non fai più il pirata?"
  103. "Cerina, tesoro, l'ultima volta che ho fatto qualcosa di piratesco mi sono ritrovato in fondo al mare per un decennio. D'ora in poi mi dedicherò al recupero di relitti. Con tutte queste battaglie navali ce ne saranno a bizzeffe in queste acque!"
  104. "Urgh...va bene, ma io non ci scendo."
  105. "Non devi venire per forza, ma puoi almeno scendere dalla coffa?"
  106. "No, è il punto più lontano dall'acqua e CI RESTO QUANTO VOGLIO."
  107.  
  108. "Sicuro di volere il congedo?"
  109. Lady Scarlet è più bassa di quanto sembri nello scrutamento, è il pensiero che Rand scaccia dalla testa per rispondere.
  110. "Sicuro. Non ho altro da dire."
  111. Il secondo corno staccato da Vertas è poggiato sul tavolo, un macabro trofeo di una battaglia mai celebrata.
  112. "Per la tua impresa potresti essere ordinato Cavaliere del regno. Riceveresti un'onorificienza dalla regina stessa...vuoi rinunciare a tutto questo?"
  113. "Ho visto abbastanza degli eroi che possono farsi avanti, anche sacrificarsi per il regno quanto è in pericolo. Le loro mani sono più che capaci. Non ho rimpianti o preoccupazioni, ce la faranno anche senza di me."
  114. "In questo caso...credo ci sia almeno qualcosa di interessante che posso offrire."
  115.  
  116. La conoscenza magica e gli artefatti studiati nel suo viaggio tornarono molto utili a Rand quando si ritrovò assunto come Custode alla Torre di Carta. Un'assunzione insolitamente rapida, ma che dopo un po' sembrò più che giustificata.
  117. Finalmente libero di tornare ai suoi studi, tra l'altro in dolce compagnia, era libero anche di spezzare la monotonia durante le sue, ormai famose, lezioni tenute per gli apprendisti studiosi. Ai misteri della conoscenza e del mutismo di Lord Albo, nella Torre di Carta ne nacque un terzo meno chiacchierato: chi era il talentuoso sarto che gli forniva le vesti eleganti che sfoggiava in giro per la biblioteca?
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