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Jan 23rd, 2015
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  7. <fileDesc>
  8. <titleStmt>
  9. <title>Beatrice, versione digitalizzata</title>
  10. <respStmt>
  11. <resp>codifica a cura di </resp>
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  14. </titleStmt>
  15. <publicationStmt>
  16. <publisher>Uiuuuuu</publisher>
  17. <date>cccc</date>
  18. </publicationStmt>
  19. <sourceDesc>
  20. <bibl>
  21. <author>Stefano Benni</author>
  22. <title>Le Beatrici, Cap I, Beatrice</title>
  23. <publisher>Feltrinelli</publisher>
  24. <date>2011</date>
  25. </bibl>
  26. </sourceDesc>
  27. </fileDesc>
  28. <encodingDesc>
  29. <p>La seguente codifica mette in evidenza all&apos; interno del testo le parti in poesia, i discorsi indiretti e i nomi di persona e di luogo</p>
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  32. <text>
  33. <front>
  34. <docTitle>
  35. <titlePart>Beatrice</titlePart>
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  37. <docAuthor>Stefano Benni</docAuthor>
  38. </front>
  39. <body>
  40.  
  41. <p>Una ragazza vestita con un bell’abito medievale sta leggendo i tarocchi su un tavolino. Canta:</p>
  42.  
  43. <div type="poetry">
  44. <epigraph>
  45. <lg rhyme="aabb">
  46. <l>Fior di <rhyme label="a">vaniglia</rhyme></l>
  47. <l>il tempo passa e nessuno mi si <rhyme label="a">piglia</rhyme></l>
  48. <l>Si sposan tutte <rhyme label="b">quante</rhyme></l>
  49. <l>e a me mi tocca di aspettare <rhyme label="b"><name type="person">Dante</name></rhyme>.</l>
  50. </lg>
  51. </epigraph>
  52. </div>
  53. <div type="racconto">
  54. <p>(Con lieve accento toscano)</p>
  55.  
  56. <p>Oh, è curiosa la vita nel Medioevo. Che poi Medioevo lo dite voi, io dico milleduecentottantaquattro, poi voi lo chiamate come vi pare, le epoche gli si dà il nome dopo.
  57. Le dittature, ad esempio, se ne parla male solo dopo, intanto tutti se le puppano.
  58. Volete vedere?
  59. Io sono <name type="person">Beatrice</name> che il futuro predice, leggo le carte quindi so tutto del futuro. In quanto agli anni che vivete voi adesso… </p>
  60.  
  61. <p>(guarda le carte)</p>
  62.  
  63. <p>Madonna nana, neanche c’è un nome per chiamarlo, quello lì… ragazze, girategli alla larga a codesto puttaniere. Ma non devo parlare di politica, che ci si mette nei guai. A <addName type="nickname">Canappione</addName> gliene stanno capitando di tutti i colori coi guelfi e i ghibellini e i bianchi e i neri e così via…</p>
  64.  
  65. <p>Chi è <addName type="nickname">Canappione</addName>? Scusate, io l’<name type="surname">Alighieri</name> lo chiamo così, mia madre dice <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;non t’azzardare che è un grande poeta importante&gt;&gt;</said>, però c’ha importante pure il naso, via c’ha un becco che pare una poiana, pare… una caffettiera, anche se non è ancora stata inventata. Insomma, lui fa il poeta ma inveisce e si incazza e mette tutti all’<name type="place">Inferno</name>, ce l’ha con <name type="place">Pisa</name> e con <name type="place">Arezzo</name>, e con i Papi e con gli Arcivescovi. Mi sa che prima o poi lo fanno fuori, lo metton fuori dal palinsesto a legnate. Mi dispiacerebbe?</p>
  66.  
  67. <p>(sottovoce al pubblico)</p>
  68.  
  69. <p> Oh, lo dico a voi in confidenza. Io a quello non lo sopporto.
  70. Mi ha visto la prima volta che c’avevo otto anni, lui nove, mica mi ha detto <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;si gioca insieme, ti regalo un gelato&gt;&gt;</said>… no, c’ha fatto dieci poesie di duemila versi il piccino.</p>
  71.  
  72. <p>Ci siamo incontrati solo una volta l’anno scorso, c’avevo diciotto anni, e da allora sparito, di nebbia.
  73. <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;Gli è timido&gt;&gt;</said>, dicono. E poi tutti a aggiungere <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;quanto sei fortunata! Quello è un poeta, ti dedicherà il capolavoro della letteratura italiana, ti renderà famosa (…) Sai quante vorrebbero essere cantate da lui?&gt;&gt;</said> Va bè, ma io sono una donna, non una serenata…
  74. Mica posso aspettare che abbia finito il capolavoro e che mi abbia angelicato e intanto io buona e zitta. A diciannove anni al Medioevo si è già in anticamera da zitelle. Mica si ha il lifting e gli antibiotici e l’aerobica, noi.
  75. A venticinque anni, zitelle e carampane, o tisiche, o magari ti capita un casino come <name type="person">Giulietta</name>, tac, secca a quindici anni poverella, o come <name type="person">Ofelia</name>. Lo vedo io nelle carte cosa succederà,</p>
  76.  
  77. <p>(si rabbuia),</p>
  78.  
  79. <p>magari muoio a venticinque anni, qui c’è scritto che sarà così.
  80. E intanto devo star qui ad aspettare il vate… che neanche suona bene come frase…</p>
  81.  
  82. <p>Oltretutto bello non è. Mi passa a venti metri, lo vedo che mi guarda, sospira, si gratta il becco, ma mai che si facesse avanti. O vien più tosto, <addName type="nickname">Dantino</addName> mio, e fammi che ne so, un regalino, un anellino, va bè non mi puoi invitare al cinema, si va a vedere la piena dell’<name type="place">Arno</name>…
  83. Dicono <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;sii paziente, gli è un poeta, ti regala i suoi versi&gt;&gt;</said>.
  84. Eh, una bella fava!
  85. Già ne ha scritto uno, di verso, che te lo raccomando:
  86. TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE.
  87. Certo che il letterato capisce che PARE sta per APPARE.
  88. Ma quelli del <name type="place">borgo San Jacopo</name>, quando passo, li sento: <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;Guarda la <addName type="nickname">Bea</addName>, la <name type="personSurname">Beatrice Portinari</name>… sai che c’è? Tanto gentile e tanto onesta PARE.&gt;&gt;</said>
  89. E giù che ridono. Bel servizio mi ha fatto, la <addName type="nickname">Poiana Canappiona</addName>.
  90. Oh, sentite questi versi:</p>
  91. <div type="poetry">
  92. <epigraph>
  93. <lg rhyme="ababcb">
  94. <l><name type="person">Beatrice</name> tutta ne l’etterne <rhyme label="a">rote</rhyme></l>
  95. <l>fissa con li occhi stava; e io in <rhyme label="b">lei</rhyme></l>
  96. <l>le luci fissi, di là sù <rhyme label="a">rimote</rhyme>.</l>
  97. <l>Nel suo aspetto tal dentro mi <rhyme label="b">fei</rhyme>,</l>
  98. <l>qual si fé <name type="person">Glauco</name> nel gustar de l’<rhyme label="c">erba</rhyme></l>
  99. <l>che ’l fé consorto in mar de li altri <rhyme label="b">dèi</rhyme>.</l>
  100. </lg>
  101. </epigraph>
  102. </div>
  103. <p>Oh.. io che guardo fissa, le rote di che? Una scema sembro… NEL SUO ASPETTO TAL DENTRO MI FEI, mi fei… ti fei cosa? E ‘sto <name type="person">Glauco</name> che bruca l’erba, ma chi è? Un caprone?
  104. Te l’immagini uno che torna a casa tutte le sere e ti parla così? Mi fé, che mi fei, che hai fetto oggi?, cosa si fé stasera…?.
  105. E’ che nel Medioevo noi si deve far quello che vogliono i genitori.
  106. Se mi sente parlare così il mi’babbo banchiere, vado in convento.
  107. Perché nel Medioevo, belline mie, se non si va d’accordo con babbo e mamma mica ci si impasticca, mica si va all’estero con l’<foreign xml:lang="en">Erasmus</foreign>, mica dallo psicanalista, mica in <foreign xml:lang="en">college</foreign>.
  108. Noi si va in convento, capito?</p>
  109. <p>E poi ‘sti poeti son dei begli ipocriti, se ne scelgono una da angelicare e poi vanno a troie.
  110. Tutti a <name type="place">Via del Prato</name>, al bordello della <name type="person">Mara</name>, e sai che versi.
  111. Come i politici vostri, evviva la famiglia, i valori cristiani, e poi tutti a trombare in giro. Io invece tanto gentile e onesta devo parere. Devo camminare a occhi bassi. Mi sono guardata tutte le merde di cane da casa mia a piazza <name type="place">Santa Maria Novella</name>.
  112. Però ho imparato a camminare così, vedete </p>
  113. <p>(fa tre o quattro passi)…</p>
  114. <p>Tengo gli occhi bassi, poi li alzo come vedessi… una visione, il paradiso, le alte rote, la madonnina, e invece di sguincio butto l’occhio.</p>
  115. <p>E guardo i ragazzi. E vedo <name type="person">Battistone</name>, quello che gioca al pallone, sì il calcio fiorentino.
  116. Adesso è un gioco clandestino, ma tra cent’anni lo conosceranno tutti.
  117. <name type="person">Battistone</name> è un metro e novanta, due spalle, due occhioni!
  118. Col corpetto viola col giglio. E sapete che adesso ci sono quei pantaloni attillati che.. si vedono certe… abbondanze dentro… poi certo, uno può simulare, ci può infilare un calzino o una bottiglia di sidrone… sì, di sidrone, è la <orgName type="brand">Coca Cola</orgName> medievale… ma il <name type="person">Battistone</name> è tutta roba sua, lo so per certo da un’amica mia.
  119. Perciò, o il <addName type="nickname">Canappione</addName> <name type="surname">Alighieri</name> mi si dichiara, mi fa vedere il sette e quaranta, mi assicura che ‘sta commedia che sta scrivendo avrà un certo successo, e soprattutto mi vien giù di regalino, di anellino o collana o gemmula, oppure io una di queste notti mi metto il mantello e scappo di casa.
  120. Vo’ in <name type="place">Santa Croce</name> dove si allenano di nascosto, vado dal <name type="person">Battistone</name> e gli dico <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;ciao bellino, sono la <name type="person">Beatrice</name>, quella cantata da <name type="person">Dante</name>, dai che tra noi ragazze famose e voi calciatori c’è sempre <foreign xml:lang="en">feeling</foreign>…&gt;&gt;</said>, e lui, bello ma un po’ rozzo, mi dirà <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;che cazzo vuol dire <foreign xml:lang="en">feeling</foreign>&gt;&gt;</said>, e io gli dirò <said aloud="false" rend="italic">&lt;&lt;vieni vieni che ti porto sotto il ponte all’<name type="place">Arno</name> e te lo spiego&gt;&gt;</said>.
  121. Che per descrivere quello che succede poi non ci vuol <name type="person">Dante</name>, ci vuol l’<addName type="nickname">Aretino</addName>.</p>
  122. <p>(ride)</p>
  123.  
  124. <p>Non sono angelicata? Non sono seria?
  125. E chi l’ha detto che devono scegliere loro?
  126. Basta col poeta che si sceglie la donna ispiratrice, d’ora in avanti i poeti ce li scegliamo noi.
  127. Tu a me non mi canti. Mi faccio cantare dal <name type="person">De André</name>. Va bene?
  128. Anzi, mi faccio cantare dal <name type="person">Battistone</name> che fa delle belle serenate con tre rime ma sincere, c’ha pure il sidrone.</p>
  129. <p> (Guarda alla finestra)</p>
  130. <p> Ma guarda che bella luna, chissà l’<name type="place">Arno</name> come brilla e io sono giovane e bella e c’ho voglia di essere libera. Sai che dico? </p>
  131. <p>(Si mette un mantello)</p>
  132. <p>Io esco stanotte, che magari domani mi fanno sposare <addName type="nickname">Canappione</addName> o un altro notabile che non mi piace e schiatto al primo parto.
  133. Vai, <name type="person">Beatrice</name>, che è una bella notte avventurosa.
  134. Poi l’ha scritto lui, no?
  135. Tanto gentile e tanto onesta… PARE.</p>
  136. <p>(Esce e canta:)</p>
  137.  
  138. <p>Fior di prugnola
  139. Le mie poesie me le scrivo da sola…</p>
  140. </div>
  141. </body>
  142. </text>
  143. </TEI>
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