The The Contract

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The Contract
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Tentando di riprendersi da un recente trauma familiare scappando nel bosco per un tranquillo trekking, un ex-lawman e il suo giovane figlio inciampano in un pericoloso killer a contratto nel thriller del regista Bruce Beresford. Ray Keene (John Cusack) ha perso la moglie, e ora il padre in lutto sta cercando di riconnettersi con il suo giovane figlio (Jamie Anderson) con un'escursione tanto necessaria nella natura selvaggia. Ma Ray e suo figlio non sono soli in natura, perché l'assassino di alto profilo Frank Cardin (Morgan Freeman) si è avventurato nella natura con le intenzioni malvagie di adempiere a un contratto per uccidere un uomo d'affari estremamente potente. Quando il colpo di Frank va storto e finisce sotto la custodia degli Stati Uniti Marshalls, la situazione rapidamente gira fuori controllo quando un piccolo esercito di leali mercenari attirano le loro armi nel tentativo violento di liberare il loro famigerato compatriota. Più tardi incespicando nella situazione caotica, Ray fa del suo meglio per proteggere suo figlio assicurandosi che Frank non sfugga alla giustizia. Sebbene gli uomini di Frank non siano disposti a lasciare andare il loro capo in prigione senza combattere, Ray giura di fare la cosa giusta in quanto l'aiuto viene improvvisamente dai posti più improbabili.
Alcuni registi producono i loro migliori mentre maturano. Bruce Beresford, a mio parere, ha fatto il contrario con film come Don's Party (1976), Getting of Wisdom (1978), Breaker Morant (1980) e, naturalmente, Driving Miss Daisy (1989), probabilmente il suo ultimo migliore film. <br/> <br/> L'elemento comune di questi e altri precedenti sforzi è che erano tutte storie guidate dai personaggi, ben recitate e ben ricordate. <br/> <br/> Il contratto - ancora una volta portando Morgan Freeman e Beresford insieme - è un gioco di parole, di legno (non è un gioco di parole, anche se la storia è ambientata in gran parte nelle foreste dello stato di Washington) e un prevedibile thriller d'azione. Non è tutto male, e non è tutto buono; è semplicemente dimenticabile, e probabilmente è peggio. <br/> <br/> Sarebbe potuto essere al di sopra della media ma è silurato, in primo luogo, da una storia che non ha plausibilità - un particolare gruppo di assassini che hanno operato in incognito per il Governo degli Stati Uniti per molti anni e all'interno dei confini degli Stati Uniti. Perché non plausibile? Perché sono così inetti che dovrebbero essere stati tutti morti anni fa. È quasi come guardare The Three Stooges - o, in questo caso, i Four Stooges. Hmmm, c'è un pensiero ... <br/> <br/> In secondo luogo, l'azione - per dirla gentilmente - trascina. In verità, è abbastanza pedonale (ora, è un gioco di parole perché tutti i bravi ragazzi e i cattivi camminano attraverso le foreste). Sì, devono attraversare il bosco, ma, tipo, quando hai assassini sulla tua coda, vai a caccia? Io non la penso così ... <br/> <br/> L'altra cosa di legno è la recitazione: Freeman è il suo solito stile urbano, come se si rivolgesse per la maggior parte del tempo a un gruppo di ragazzi della scuola; John Cusack sembra decisamente gonfio e forse desidera che sia tornato a Chicago; i poliziotti locali tipici dello stereo erano, beh, semplicemente troppo; i cattivi dovevano essere professionisti - e uno di loro continua a giocare a scacchi sul suo laptop durante le pause pranzo mentre gli altri continuano a preoccuparsi di quando verranno pagati? Solo Jamie Anderson nel ruolo del figlio di Cusack, Chris, fa un lavoro credibile con uno script molto normale. <br/> <br/> Mi piacciono Morgan Freeman e John Cusack. Ed è per questo che ho guardato questo film. <br/> <br/> Ma, l'ho già dimenticato ...

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