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Oct 21st, 2017
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  1. Ne converremo che i pensieri per uscirti dalla testa richiedono a loro volta una forma costruita su innumerevoli congetture.
  2.  
  3. E così mi viene da pensare che il verbo di per sé sia uno strumento rudimentale e privativo.
  4.  
  5. Non c'è uomo realmente più intelligente da potersi elevare sopra agli altri fintanto che nella creazione universale siamo stati dotati tutti della stessa abilità di partezza.
  6.  
  7. L'ambiente in cui varie possibilità possono essere intraprese gioca un ruolo essenziale nel fare emergere le differenze.
  8.  
  9. Perché è la differenza a mio avviso la vera forza. Se tutti fossimo plasmati con lo stampino l'umanità equivalrebbe ad un esperimento fallimentare.
  10.  
  11. A questo punto si arriva presto a constatare che l'ideologia di un'unica matrice che avrebbe creato la vita a sua immagine e somiglianza è anch'essa una
  12. congettura che non porta altro che all'uccisione fra propri simili.
  13.  
  14. Non direttamente si intende. Ma così come l'esigenza di 'essere' nella propria unicità si scontra con il principio di un' uguaglianza forzata e tirannica
  15. si è finito per plasmare l'idea di 'peccato' per porre un freno alle menti che iniziavano a vagare deliberatamente secondo la propria personale traiettoria.
  16.  
  17. A questo punto ho capito perché questo sedicente Lucifero sarebbe il capro espiatorio dell'umanità. In quanto, dove nel disegno di un ordine che
  18.  
  19. stabilisce nel peccato un'azione abbietta per la quale è necessario fare ammenda, siamo tutti responsabili di esortare il prossimo a seguire la strada della virtù.
  20.  
  21. Lucifero è la testimonianza di colui che per primo ha iniziato a pensare con la propria testa e ha fatto breccia in un contesto che doveva essere inteso a rasentare
  22. il perfetto connubio delle virtù e dell'ordine insovvertibile.
  23.  
  24. In questo consiste sostanzialemente la differenza tra Satana, tentatore e punitore necessario al fine di mantenere un equilibrio dualistico, e Lucifero, modello del peccato
  25. primordiale e della creatura bramosa di divincolarsi che ha finito per ribellarsi al suo creatore. Nonchè unico comune denominatore di abbiettitudine, quindi capro espiatorio,
  26. recidivo nel peccato e additato e represso da coloro che dovrebbero essere i fantomatici giusti che seguono le virtù.
  27.  
  28. E ancora, Satana, modello di giustizia neutrale ed inflessibile che esiste per mettere sotto torchio coloro nel cui cuore si instilla il peccato e provare così la loro fede.
  29.  
  30. Controparte del divino, che rappresenta la sua ira funesta e fa le veci fondamentalmente del 'poliziotto cattivo'.
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