PIccoli lapsus 18022008

Scrivo qui alcune mie perplessità, dopo quanto letto nella notecard inviata da Salahzar Stenvaag.

1. Non capisco più chi realmente orienta il gruppo.

Inizialmente era Siddharta, poi è subentrato Yoga, ed ora ci scrive Salahzar...

2. Io ho offerto la land di Elegua

Buddhismo Italia, Elegua (31, 31, 22)

che è abbastanza ampia (4096 m2,  937 prims) in uso gratuito

al Gruppo Buddhismo Italia.

L'affitto ('tier') per questa land è pagato fino alla fine di aprile 2008, e dunque non c'è fretta.
Vorrei però essere informato entro la fine di marzo se il Gruppo è interessato ancora ad utilizzarla oppure no.

3. Anche se concordo sulla necessità di riunioni organizzative, penso che queste potrebbero essere limitate a chi effettivamente ha già in mente il progetto di sviluppo della land del gruppo, aspetti estetici e tecnici compresi, ed a questi lavora.

Mi lascia un po' sconcertato invece che si passi di rinvio in rinvio il tempo a parlare di dettagli organizzativi e tecnici con tutto il gruppo, senza che fino ad ora ci sia stato un solo incontro in cui un Buddhista si sia presentato, abbia chiarito al gruppo che cosa intende proporre, se delle meditazioni, delle 'classi' per apprendere qualcosa di più, degli incontri inter o trans religiosi, delle audizioni in streaming o quant'altro. E sia poi passato a fornire un calendario delle medesime, in modo da consentire al gruppo di partecipare a incontri 'in tema', senza disperdersi.

Non essendo Buddhista, e anzi essendo di principio a-religioso, vedo che però in Second Life molti gruppi che si ispirano al Buddhismo svolgono un utile e interessante ruolo sia di insegnamento che di organizzazione di incontri finalizzati a meditare insieme, con la guida di qualcuno esperto.

Momenti di tregua, di pace, di distacco dalla frenesia del 'fare', dalla bramosia del vendere/comprare, dalllìansia di organizzare/partecipare ad eventi, party, concerti e quant'altro.

Credo che se il gruppo Buddhismo Italia iniziasse a fare almeno questo sarebbe già molto, considerato che molti italiani hanno difficoltà con la lingua inglese.

4. Chiederei dunque ai 'responsabili' del Gruppo Busshimso Italia di ritrovarsi 'tra loro' per definire i dettagli del programma che vogliono sviluppare, per decidere quale land utilizzare, quali strumenti tecnici eccetera...

e una volta deciso, che comunicassero a tutto il gruppo dove e quando ci si incontra, per fare o partecipare a cosa, in sl o sul web

Il mio timore è che se si persegue una via troppo complicata, dettagliata, tecnica, frammista anche di elementi 'commerciali', alla fine a ritrovarsi saranno sempre e soltanto gli organizzatori (che, come al punto uno, non è ben chiaro chi siano) e il tutto resterà sempre sospeso per aria, lasciando svanire il pur presente interesse ed entusiasmo iniziale per questo gruppo.

Grazie

Lapsus Weintein