Giorgetti stana il partito della spesa

Giorgetti stana il partito della spesa


di MARCELLO SORGI


L’ attacco di Giorgetti a Cernobbio al Superbonus ha provocato due paradossi, uno nella maggioranza e uno nell’opposizione. Giorgetti infatti ha avuto il coraggio di attaccare il “partito della spesa” che abita al fondo dell’anima di qualsiasi forza politica in Italia, e mettere tutti di fronte a una scelta che il Paese tarda a compiere, a prescindere dal colore dei governi.

Scegliere come esempio il sussidio edilizio, un provvedimento, voluto dal governo Conte, che seppure con effetti positivi sull’economia e sull’ambiente, ha determinato costi sfuggiti a qualsiasi controllo e truffe per decine di miliardi, è stato, per Giorgetti, un modo di spiegare una mentalità italiana, che fatica a tramontare: l’idea, come si diceva una volta, che tanto paga Pantalone, cioè lo Stato. Come se appunto lo Stato non fossero anche i cittadini gravati da tasse che poi finiscono a finanziare provvedimenti costosi e sbagliati.

Così in un certo senso il ministro dell’Economia ha sfidato la Lega, che con Salvini si muove in senso opposto e chiede insieme di ridurre la pressione fiscale, almeno ai lavoratori autonomi, e aumentare il carico dello Stato, consentendo a più lavoratori di andare in pensione. Logico che nella maggioranza le reazioni più favorevoli a Giorgetti siano venute da Fratelli d’Italia, e quelle più formali dal Carroccio e da Forza Italia.

Quando Meloni dice che l’Italia deve imparare «a correre di più» approva l’impostazione del ministro, che ha sottolineato la necessità di essere più competitivi e aumentare la produttività: problemi, anche questi, inutilmente rinviati, malgrado siano sempre più stringenti. Conte difende il Superbonus, come aveva fatto per il reddito di cittadinanza. Ma il cortocircuito più evidente è del Pd, con Schlein che accusa il governo di voler ridurre la spesa pubblica, come se fosse una colpa, dimenticando di essere la leader di un partito che è stato a lungo al governo predicando una politica economica rigorosa.

È come se in un solo giorno, a partire dalle polemiche sul Superbonus, fosse emerso - o riemerso - un grande partito trasversale, tra maggioranza e opposizione, che si vanta di pensarla allo stesso modo. Sbagliato.