Ottobre 2004

Altis cade in una profonda crisi economica, aumentano le proteste, la popolazione diventa più violenta e la criminalità organizzata dilaga per le strade, i più poveri rubano ai più ricchi, la situazione diventa insostenibile ed alcuni cittadini, i più fortunati, riescono a scappare in altri paesi. Il tasso di mortalità aumenta del 10% in meno di un anno (Fonte: CIA World Factbook)
Inizia a girare la voce che il governo si tenga tutti i soldi, facendo morire centinaia di civili affamati, mentre le loro tasche si arricchiscono.

Marzo 2005

La popolazione, adirata da questa situazione, inizia a protestare attivamente, fino al 11 Marzo 2005, dove, un gruppo di rivoltosi assalta il palazzo del governo situato a Pyrgos (ex capitale di Altis), il presidente viene ritrovato morto, impiccato. Della sua famiglia, invece, non c'è traccia. Gli altri politici rimasti vengono giustiziati o fatti prigionieri. Altis cade nella completa anarchia.

Aprile 2005

Il capitano del gruppo di rivoltosi che assalta il palazzo, Basil Calà, decide, attraverso una forte propaganda mediatica, di autoeleggersi capo dello Stato, creando un governo completamento da zero, con una nuova costituzione. Il popolo appoggia completamente il nuovo governo.
Nello stesso mese, però, viene imposta una dittatura totalitaria, vietando qualsiasi altro tipo di idea politica.

Agosto 2012

Basil Calà muore in età giovane, 38 anni. Suo figlio viene proclamato il nuovo dittatore di Altis. Il nuovo dittatore, Ciril Calà, si oppone immediatamente agli ideali del defunto genitore, instaurando un’assemblea e sostituendo l’attuale corpo di polizia con un gruppo di agenti appositamente selezionati per evitare l’insorgere di eventuali ribellioni. In seguito, Ciril Calà, impedisce le comunicazioni estere e blocca l’accesso ad internet in tutta l’isola di Altis, in modo il tale ché la censura possa vigere e che la popolazione non possa condividere pensieri comuni che non siano quelli imposti dalla dittatura. Kavala viene nominata capitale dello Stato di Altis.

Settembre 2012

Successivamente ad un corteo viene deciso che chiunque si opponga alle ideologie dittatoriali subirà delle sanzioni penali, iniziando dal semplice arresto, fino ad arrivare, nei casi più gravi, all’esilio dall’isola.

Dicembre 2012

A causa dell’attuale situazione politica dell’isola, il malcontento popolare ha iniziato ad espandersi, portando a delle insurrezioni da parte del popolo, dando vita a gruppi di ribellione nelle più grandi città di Altis.