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TringaliLuca

corpus test gatto

Feb 2nd, 2019
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  1. Il gatto domestico (Felis catus Linnaeus, 1758 o Felis silvestris catus Linnaeus, 1758) è un mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei felini.
  2. Si contano una cinquantina di razze differenti riconosciute con certificazioni. Essenzialmente territoriale e crepuscolare, il gatto è un predatore di piccoli animali, specialmente roditori. Per comunicare utilizza vari vocalizzi (più di sedici), le fusa, le posizioni del corpo e produce dei feromoni. Prevalentemente domestico, il gatto può essere addestrato ad accettare istruzioni semplici e può imparare da solo a manipolare svariati meccanismi, anche complessi, tra cui le maniglie delle porte o le chiusure delle gabbie.
  3. È il felino col più vasto areale nel mondo e con la popolazione più numerosa, protagonista anche di fenomeni di inselvatichimento così ampi da determinarne l'inclusione nella lista delle cento specie invasive più dannose da parte dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.
  4. Cranio
  5. La temperatura corporea del gatto oscilla fra i 38 e i 38,5 °C; la frequenza respiratoria normale è di 10/20 respiri al minuto e quella cardiaca di 110/140 battiti al minuto.
  6. Scheletro e muscoli
  7. Il suo corpo è molto agile, flessibile e massiccio, tale da consentirgli di camminare molto silenziosamente e di spiccare grandi salti; le sue unghie retrattili (più precisamente protrattili, dato che nella condizione ordinaria di riposo si trovano nascoste e sono estratte solo all'occorrenza) gli permettono di arrampicarsi e di afferrare con grande agilità. Lo scheletro è formato da 250 ossa. Le vertebre del collo sono corte e la colonna vertebrale molto mobile. La clavicola dei gatti, come per tutti i felini, è piccola e collegata allo sterno unicamente da un legamento: ciò gli conferisce una grande mobilità visto che le spalle possono muoversi indipendentemente. Le vertebre caudali prolungano la colonna; il loro numero è variabile in funzione della razza.
  8. Artiglio
  9. La coda ha un ruolo importante nel mantenimento dell'equilibrio. Le zampe anteriori terminano con cinque dita fornite di artigli prottatili, formati da cheratina, ma solo quattro di essi toccano il suolo, visto che il quinto dito, detto "sperone", resta di fianco. Esistono comunque casi di polidattilia felina in cui il gatto risulta avere sei o addirittura sette dita per zampa. Le zampe posteriori, più lunghe di quelle anteriori, terminano con quattro dita fornite anch'esse di artigli protrattili. I cuscinetti sono costituiti da membrane elastiche che gli conferiscono un'andatura silenziosa. Sotto le zampe, come nel muso e sopra gli occhi sono anche presenti le "vibrisse" che hanno la funzione di controllare l'equilibrio del felino. I muscoli dorsali sono molto flessibili e quelli delle zampe posteriori molto potenti.
  10. Queste specifiche conferiscono all'animale una grande agilità e un'ampiezza quando salta: può saltare a un'altezza cinque volte superiore alla sua statura. Nella corsa può raggiungere i 60 km/h e percorrere 120 m in sette secondi, ed è un corridore di lunghe distanze e non si stanca molto velocemente. Contrariamente a quello che generalmente si pensa, tutti i gatti sanno nuotare molto bene ma esitano a gettarsi in acqua se costretti. Un gatto pesa in media tra i 2,5 e i 4,5 kg e misura da 46 a 51 cm senza la coda che misura dai 20 ai 25 cm. Il record di peso e grandezza è detenuto da Balù, un gatto castrato Italiano che alla sua morte nel 2010 pesava 23 kg per 96,5 cm di lunghezza totale.
  11. Sistema digestivo
  12. Organi interni
  13. Come tutti i carnivori, l'ultimo premolare superiore e il primo molare inferiore formano i cosiddetti "ferini". Questi permettono ai gatti di strappare il cibo, grazie ai potenti muscoli fissati alle pareti laterali del suo cranio, inghiottendo senza masticare. La mandibola del gatto è fatta in modo che, pur consentendo unicamente una masticazione verticale, ha il vantaggio di permettere un effetto a forbice. L'osso ioideo è ossificato internamente: ciò permette al gatto di fare le fusa, ma non di ruggire. Contrariamente all'uomo, il gatto mastica poco e il processo di digestione comincia nello stomaco e non in bocca.
  14. Lo stomaco del gatto è piccolo (circa 300 millilitri), ma possiede un'acidità molto elevata che è utile anche come mezzo di prevenzione delle infezioni digestive.
  15. I cambi di direzione del pelo sul muso
  16. Il suo intestino piuttosto corto (circa un metro per l'intestino tenue e da 20 a 40 cm per il colon) è tipico dei cacciatori di piccole prede. Queste dimensioni spiegano perché il gatto deve mangiare frequentemente ma in piccole quantità (tra i dieci e i sedici pasti).
  17. Il pelo
  18. Gatto persiano
  19. Un gatto calico o tartarugato femmina
  20. La colorazione differenziale della sua pelliccia dipende dall'inattivazione selettiva di cromosomi X nelle sue cellule, che portano alleli diversi per il colore del pelo. La sordità, ad esempio, è una malattia molto comune nei gatti bianchi a causa di una predisposizione genetica (gene W). I gatti bianchi più colpiti sono generalmente quelli con gli occhi azzurri, sempre a motivo dello stesso gene W. Il colore del pelo è molto vario in funzione delle razze: si va dalle razze a pelo lungo fino a razze quasi del tutto senza pelo come lo sphynx.
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  22. Probabilmente in origine il pelo era di colore grigio-marrone tigrato adatto alla mimetizzazione durante la caccia. La pelliccia del gatto è composta da peli lunghi che coprono la superficie esterna e da peli corti sotto. Questo permette un buon isolamento termico. Il manto di un gatto è composto da più colori che formano diversi motivi. Certi esemplari hanno delle grandi macchie mentre altri delle striature o delle macchie più piccole. Il colore del pelo di un gatto può avere più tinte (nero, bianco, rosso) più o meno diluiti o scuri. Il maschio per delle ragioni genetiche può assumere solo uno o due colori alla volta, salvo rare eccezioni (il maschio calico è geneticamente sterile). In principio solo le femmine possono portare tre colori (gatto calico o tartarugato).
  23. Il gatto impiega molto tempo nella pulizia del suo pelo perché questo è molto importante per regolare la sua temperatura corporea. La sua lingua è coperta da piccole papille che la rendono molto ruvida, e gli permettono di snodare il pelo durante la sua toelettatura (salvo casi particolari, i gatti si "lavano" ogni giorno).
  24. Sphynx
  25. Avendo un elevato rapporto fra superficie epidermica e peso, il rischio di dispersione termica è grande. Se il pelo fosse in disordine o sporco, le caratteristiche isolanti sarebbero meno efficaci. Inoltre in estate, il fatto di bagnare la pelliccia provoca un raffreddamento grazie all'evaporazione della saliva. I gatti perdono il pelo all'inizio della stagione estiva per effetto della muta.
  26. I sensi
  27. Predatore crepuscolare, il gatto possiede dei sensi molto sviluppati. Percepisce il mondo diversamente dagli esseri umani; è forse per questo che gli vengono associati dei poteri soprannaturali. Esistono diverse storie che raccontano come dei gatti hanno predetto dei terremoti o altre catastrofi, scappando prima del fenomeno. La spiegazione è probabilmente legata alla percezione di frequenze che non sono udibili dagli esseri umani.
  28. Vista
  29. Riducendo le pupille a due fessure, il gatto riesce a minimizzare la quantità di luce che il suo occhio riceve
  30. Il tapetum lucidum degli occhi del gatto riflette la luce
  31. Il gatto riesce a vedere in condizione di scarsissima luminosità grazie al tapetum lucidum. Come l'uomo, il gatto ha una visione binoculare che consente di percepire le distanze. Tuttavia di giorno la sua vista è meno efficiente, anche se il gatto coglie comunque bene i movimenti, distinguendo difficilmente i dettagli degli oggetti. L'acuità visiva di un gatto si attesta da 6/30 a 6/60, ovvero un gatto vede un oggetto a 6 metri di distanza come un occhio umano può vederlo a 30-60 metri. Sembra che i gatti siano miopi, il ché significa che non possono vedere oggetti molto distanti da loro.
  32. È stata per lungo tempo controversa la capacità da parte del gatto di percepire i colori, ma recenti studi hanno dimostrato la capacità cromatica dell'occhio felino. Tuttavia, in alcuni casi emergerebbe un certo daltonismo, per cui diversi gatti confonderebbero il bianco col giallo, nonché il rosso col verde.
  33. Udito
  34. Orecchio
  35. Come molti predatori anche il gatto ha un udito molto fine, aiutato dalla capacità di orientare i padiglioni auricolari, che isolano la fonte sonora interessata dai rumori ambientali rendendo possibile l'individuazione della sorgente.
  36. Tra i mammiferi, l'ampiezza dell'audiogramma del gatto è notevole e arriva fino ai 50 000 Hz (mentre l'orecchio umano è limitato a 20 000) La maggioranza dei gatti bianchi (più del 60%) è sordo da una o da entrambe le orecchie.
  37. È stato dimostrato che l'allele W, all'origine del colore del pelo, è direttamente responsabile di una degenerazione dell'orecchio interno che provoca la sordità. Il gatto nasce normale, ma dopo una settimana il suo orecchio, invece di svilupparsi, subisce delle alterazioni progressive. La degenerazione si completa dopo tre settimane.
  38. Olfatto
  39. Il naso
  40. Il gatto possiede 200 milioni di terminazioni olfattive, molte di più rispetto al cane, che ne ha da ottanta a cento milioni a seconda della specie, e all'essere umano, che ne ha cinque milioni; esse sono specializzate nell'individuazione del cibo. In effetti ha una sensibilità a vari composti azotati, consentendo all'animale di stabilire, con grande sensibilità, se il pasto è rancido e andato a male: mentre il cane azzanna il boccone che gli viene dato, il gatto lo ispeziona annusandolo. L'Organo di Jacobson è in grado di rilevare sensazioni sia olfattive sia gustative; esso ha lo specifico scopo di trasmettere gli stimoli sensitivi ai centri sessuali del cervello. L'olfatto è anche importante nella sua vita sessuale: il maschio riesce a sentire l'odore della femmina a centinaia di metri di distanza.
  41. Gusto
  42. La lingua
  43. Ha un senso del gusto molto sviluppato grazie al quale può percepire una minima variazione nel sapore dell'acqua. Il gatto percepisce poco i sapori dolci.
  44. Tatto
  45. I cuscinetti plantari
  46. Anche il suo senso del tatto è ben sviluppato. I suoi baffi, chiamati vibrisse, gli permettono di percepire piccole variazioni nella pressione dell'aria e ostacoli. È anche grazie a essi che riesce a orientarsi nel buio più assoluto e a percepire le dimensioni dei piccoli spazi. Possiede delle vibrisse anche sotto le zampe, sotto al mento e alle sopracciglia. I cuscinetti sotto le zampe sono molto sensibili alle vibrazioni e la sua pelle è coperta di cellule tattili estremamente sensibili.
  47. L'equilibrio durante le cadute: l'apparato vestibolare
  48. Il suo sistema vestibolare è particolarmente sviluppato e gli conferisce un buon senso dell'equilibrio. Ciò spiega la sua particolare capacità di rigirarsi durante una caduta per atterrare sulle zampe. Se un gatto cade anche da pochi centimetri dal suolo ed è girato di schiena, può rigirarsi ruotando dapprima la testa in direzione del suolo, poi le zampe anteriori e infine quelle posteriori.
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