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Santanchè, tutte le domande senza risposta

Jul 2nd, 2023
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  1. Santanchè, tutte le domande senza risposta
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  3. Al di là delle querele annunciate e dei “non so” sulle vicende che riguardano la sua gestione delle aziende Visibilia e Ki group, dovrebbe dare dei chiarimenti da ministra prima ancora che da ex amministratrice di queste società
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  5. di Antonio Fraschilla
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  8. Dai Tfr non versati ai prestiti tra le sue stesse società, dai pagamenti ai fornitori non versati ai super compensi da amministratrice. Daniela Santanchè al di là delle querele annunciate e dei “non so” sulle vicende che riguardano la sua gestione delle aziende Visibilia e Ki Group, dovrebbe dare dei chiarimenti da ministra prima ancora che da ex amministratrice di queste società. Aziende comunque gestite talmente male da essere disastrate e al momento con pochissimi addetti per mandare avanti l’ordinaria amministrazione. Non sono fallite perché nel recente passato un fondo di Dubai ha prestato soldi oppure perché in extremis hanno immesso liquidità nuovi soci come Luca Ruffini, non estraneo a rapporti con il mondo FdI. Ecco dieci questioni senza risposta su tutte le vicende che coinvolgono la ministra: vicende oggetto anche di indagini della procura di Milano e di processi in corso in sede civile e di giudice del lavoro.
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  10. Tfr non versati
  11. La Ki Group è una azienda di commercializzazione di prodotti biologici rilevata da Santanchè e dal suo ex compagno Canio Mazzaro intorno al 2011. Dal 2018, quando Santanchè e Mazzaro subentrano nella gestione diretta, la Ki Group ha enormi difficoltà finanziare e poco dopo inizia a licenziare. Intervistati da Report alcuni dipendenti sostengono di non aver ricevuto ancora il Tfr spettante. Anche alcuni dipendenti di Visibilia segnalano di non aver ricevuto il Tfr. Perché non è stato pagato il trattamento di fine rapporto a questi dipendenti?
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  13. La gestione dei fornitori
  14. Molti fornitori sostengono di non aver ricevuto pagamenti e di essere stati costretti a chiudere l’attività. Nel 2018 i debiti di Ki Group verso i fornitori arrivano a oltre 8 milioni di euro, quasi un quarto del fatturato. A partire dal 2019 i numeri di Ki Group spa sono sempre più preoccupanti. I bilanci dell’azienda vengono sistematicamente bocciati dalla società che li revisiona e viene creata una seconda società con lo stesso nome (ma srl) che si prende i rami di azienda che fatturano e la Ki Group spa diventa “una scatola vuota”. Nel frattempo alcune piccole aziende che attendevano pagamenti vanno ko, come la Verde Bio: che chiude l’attività e affitta lo stesso ramo di azienda alla Santanchè e al suo socio con un costo di appena 50 mila euro all’anno. È corretta questa gestione delle spese per i fornitori?
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  16. I super compensi
  17. Come denunciato da Report, Mazzaro e Santanché in meno di nove anni in Ki Group solo come stipendi per le cariche sociali, Daniela Santanchè si è portata a casa due milioni e mezzo di euro e Canio Mazzaro sei. Non solo, per anni Ki Group ha pagato a Mazzaro l’affitto di un’automobile di lusso e di una casa in centro a Milano, indicato in bilancio come “ufficio di rappresentanza”. Anche con Visibilia, mentre la società editoriale accumulava perdite, Santanché firma un contratto di noleggio da 77 mila euro per una Maserati. È giusto incassare questi compensi mentre le società erano in difficoltà?
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  19. I prestiti con lo Stato per l’emergenza Covid non restituiti
  20. Il Partito democratico con una interrogazione urgente firmata dal senatore Antonio Misiani ha segnalato un'altra anomalia “La Ki Group riconducibile a Santanchè — si legge nel documento — risulta essere stata destinataria di un prestito pari a 2,7 milioni da parte del Fondo Patrimonio Pmi, risorse che dovevano essere utilizzate per pagare fornitori e dipendenti” nell’ambito degli aiuti Covid. La società, che nel tempo è stata beneficiata di “numerosi aiuti di Stato tra cui un credito di imposta di 600mila euro”, ha dichiarato nella relazione sulla gestione allegata al bilancio 2021 “di aver ricevuto da Invitalia, in data 17 maggio 2022, una richiesta di restituzione anticipata del prestito”. Pertanto, prosegue l’interrogazione, “la società è attualmente debitrice del Fondo, e quindi dello Stato, della somma di 2.7 milioni di euro oltre accessori”. Questi fondi perché non sono stati ancora restituiti, c’è stata una interlocuzione con Invitalia, società pubblica, da quando è ministra?
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  22. I dipendenti in Cassa covid ma al lavoro
  23. A Roma è in corso una causa davanti al giudice del lavoro avviata da una dipendente di Visibilia che a sua insaputa sarebbe stata messa in cassa integrazione Covid ma avrebbe continuato a lavorare normalmente per la società. Nel merito Santanchè non ha detto nulla, ma se venisse confermata la versione della dipendente significherebbe che mentre Visibilia incassa dallo Stato la cassa integrazione per l’emergenza Covid in realtà faceva lavorare i dipendenti. Santanché durante la pandemia in diverse interviste televisive ha ribadito i sacrifici da imprenditrice addirittura per anticipare la Cassa covid ai suoi dipendenti.
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  25. La trattativa con il Fisco
  26. Daniela Santanchè per evitare il fallimento di una società della galassia Visibilia ha chiesto uno sconto del 10 per cento su 1,2 milioni di debiti con il Fisco, oltre a una rateizzazione. La pratica è sul tavolo dell’Agenzia delle entrate, i quali vertici dipendono dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti che siede con lei in Consiglio dei ministri: un conflitto di interessi sul quale la ministra non ha commentato a oggi nulla.
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  28. La plusvalenza segnalata dal perito della procura su Visibilia
  29. La procura di Milano ha appena consegnato due perizie tecniche in un secondo procedimento civile aperto dopo le denunce dei piccoli azionisti della Visibilia editore spa (quotata in borsa) che in questi anni si sono visti ridurre il valore delle azioni da 40 a 0,20 euro. Due perizie che mettono in luce “diverse anomalie” nella galassia composta dalle cinque società costituite come scatole cinesi: Visibilia editore holding, Visibilia editore spa, Visibilia srl, Visibilia editrice srl e Visibilia concessionaria. Secondo le perizie le anomalie iniziano dal 2014 e proseguono fino al 2020, quindi in periodi nei quali amministratrice era anche Santanchè, rimasta comunque socia di maggioranza in tutte le aziende fino al 2022. Le perizie segnalano continui passaggi di rami di azienda con una plusvalenza fittizia da 3 milioni di euro grazie a perdite non registrate negli anni e crediti inesigibili messi a bilancio. Cosa ha da dire su queste contestazioni?
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  31. Il prestito dal fondo di Dubai e il nome La Russa che appare
  32. Nel 2019, per far fronte a una grave crisi di liquidità dell’azienda, Visibilia aveva chiesto però un prestito a una misteriosa società di investimento di Dubai, Negma. E qui compare il nome del presidente del Senato, Ignazio la Russa. In una diffida inviata al giornale online Milanotoday da parte del fondo di Dubai, che ha prestato 3 milioni a Visibilia in cambio di azioni, la firma in calce è dell’avvocato Ignazio La Russa. Che qualche settimana prima aveva inviato allo stesso giornale un’altra diffida per conto di Visibilia. La Russa, insomma, è consulente di entrambi? Di chi chiede soldi e di chi li presta facendo poi operazioni spregiudicate? Sì, perché il fondo Negma di cui nessuno conosce gli investitori, con Visibilia fa delle operazioni di vendita delle azioni che nel corso del tempo svalutano la società e creano un danno ai piccoli azionisti. Tanto che un piccolo azionista, Giuseppe Zeno, ha presentato un esposto in procura a Milano e alla Consob. Nel giugno 2022 Negma con lo stesso meccanismo entra nella partita Ki Group addirittura firmando un accordo da 20 milioni di euro. Perché sono state avallate queste operazioni così rischiose?
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  34. I finanziamenti di Visibilia ad altre sue società
  35. Repubblica ha scoperto che nel 2013 Daniela Santanché ha avviato un finanziamento da Visibilia srl a una sua società, D1 Partecipazioni della quale è proprietaria lei stessa e usufruttuario l’allora compagno Alessandro Sallusti. Società, quest’ultima, creata pochi giorni prima di ottenere il finanziamento di 680 mila euro da Visibilia che però, secondo la perizia della procura, aveva già i conti disastrati e avrebbe dovuto segnalare una perdita di capitale di 4 milioni di euro. Ma c’è di più: dal 2017 il patrimonio netto della D1 Partecipazioni è sempre negativo, la società non fa movimenti e viene liquidata nel 2019. A cosa sono serviti questi soldi, non restituiti a Visibilia secondo la perizia della procura? E perché una società in difficoltà viene autorizzata a prestare soldi a una società appena nata e sempre di proprietà di Santanchè?
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  37. La Maserati e l’appartamento al Pantheon
  38. Il Fatto quotidiano ha segnalato che con le società della galassia Visibilia, mentre queste iniziano ad accumulare debiti e registrano patrimoni negativi, la ministra ha autorizzato alcune spese: dal noleggio di una Maserati all’affitto di un appartamento a due passi dal Pantheon. Entrambe le vicende non sono oggetto di denunce o indagini. Ma resta la domanda: sono scelte corrette per una sana gestione di una azienda che poi ha licenziato dipendenti?
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