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Laredazione

Con il gioco dei tassi le banche italiane raddoppiano gli utili

Apr 27th, 2023
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  1. Con il gioco dei tassi le banche italiane raddoppiano gli utili
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  3. Altri 5 miliardi di utili a inizio 2023 dopo un anno record Nemmeno un decimo dei rialzi decisi dalla Bce è passato ai correntisti
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  6. di Andrea Greco
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  9. Le crisi di marzo non hanno intaccato la messe di profitti degli istituti italiani, che a giorni diffonderanno un raddoppio degli utili, circa 5 miliardi di euro nel primo trimestre, quasi il doppio del 2022 e grazie ai nuovi rialzi dei tassi. E i venti di recessione che scuotono i mercati europei in questa fase non paiono poter compromettere un’annata che per molti batterà il 2022 dei record, con una redditività attorno al 10% per gli azionisti dei maggiori istituti quotati. Il miglioramento deriva soprattutto da una misura di politica monetaria: il rialzo dei tassi di sconto della Bce, che tra gennaio e marzo è proseguito di circa 87 punti base (e siamo già oltre il +1% sui dati al 21 aprile), che allarga la forbice tra i prestiti e gli oneri pagati sulla raccolta dei banchieri.
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  11. Specie quelli italiani, particolarmente lento a trasferire i rincari ai depositanti: nemmeno un decimo del rialzo dei tassi è passato ai conti correnti, su cui le banche a marzo — dato medio dell’Abi — pagano lo 0,26%, mentre il tasso medio sui loro prestiti è ormai al 3,81%. I dati delle banche saranno diffusi tra il 3 e l’11 maggio. E diversi uffici studi che hanno formulato previsioni, come Barclays, Deutsche Bank, Kepler Cheuvreux, Mediobanca, convergono sul fatto che il margine d’interesse sarà «il fattore decisivo degli utili trimestrali, e permetterà di rivedere al rialzo rating e prospettive di utile».
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  13. Gli analisti tedeschi lo vedono salire a 8,78 miliardi per il settore quotato (+43% sul marzo 2022), mentre Kepler Cheuvreux vede un +47% e Mediobanca un +50%. Le tensioni di metà marzo, con fughe di depositi multimiliardarie in Svizzera e negli Usa, paiono assenti tra i correntisti italiani, malgrado la remunerazione che ricevono: l’Abi a marzo censisce 1.783 miliardi di euro di depositi, 4 miliardi meno del mese prima e circa 15 miliardi meno rispetto a gennaio. Poca cosa: Barclays ha ipotizzato che il calo dei depositi italiani, lo 0,8% nel trimestre, sia finito soprattutto nei 10 miliardi di Btp comprati dal largo pubblico italiano nel periodo, e pari a un decimo del totale emesso dal Tesoro nel 2023. I ricavi del settore secondo Kepler e Deutsche dovrebbero salire dell’8-9%, tutti al traino dei maggiori interessi, e malgrado la frenata attesa sulle commissioni dati i cali borsistici.
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  15. I costi operativi dovrebbero salire di circa il 6%, un paio di punti percentuali sotto l’inflazione ufficiale in Italia. E nel confronto rispetto a un anno fa c’è un altro elemento positivo: gli accantonamenti per le perdite su crediti, voce centrale insieme al lavoro dei costi bancari, dovrebbero dimezzare rispetto al primo trimestre 2022, perché allora l’invasione dell’Ucraina da parte dei russi aveva indotto Intesa Sanpaolo e Unicredit ad accantonamenti specifici per oltre un miliardo. Un anno dopo le esposizioni dei due gruppi in Russia, pur presenti, sono state molto ridotte, e così i rischi: quindi si rilasceranno altri utili. Ma non sono solo i rischi russi, a fare meno paura: il concetto vale anche per le perdite derivanti dalla prossima, probabile recessione in Europa. Barclays nota come «i miglioramenti strutturali nella qualità dell’attivo aiuteranno a stabilizzare il costo del rischio a livelli molto più bassi rispetto alle passate recessioni vissute dagli investitori».
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  17. La prima tappa dell’esercizio, a marzo, dovrebbe vedere un costo del rischio creditizio dimezzarsi rispetto all’anno prima, e attorno ai 40-45 punti base (0,4 euro persi ogni 100 prestati), per poi salire verso i 55 punti a fine anno. Il settore bancario è tra i più ridenti in Europa, anche nel 2023. Quello italiano da gennaio in Borsa è salito in media del 17%. E secondo il coro degli analisti potrebbe continuare a farlo, specie sui grandi istituti commerciali Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper.
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