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Laredazione

Bufera Santanchè

Jun 23rd, 2023
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  1. Bufera Santanchè
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  3. L’imprenditrice finisce nel mirino dopo le accuse di Report alle sue aziende “Dipendenti lasciati a casa senza tfr e uso illegale della cassa integrazione” Le opposizioni chiedono le dimissioni: “La premier riferisca in Parlamento”
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  5. di ALESSANDRO DI MATTEO
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  8. L’ opposizione lancia l’offensiva contro Daniela Santanché, dopo il servizio di Report di lunedì scorso, quell’inchiesta giornalistica sulle aziende della ministra costringe il governo sulla difensiva, ma la ministra - dopo giorni di silenzio - risponde annunciando querele. Ad alzare le barricate in sua difesa, in realtà, è soprattutto il suo partito, FdI, mentre per ora la Lega rimane in silenzio e per Forza Italia si fa sentire Raffaele Nevi. Di sicuro, Pd, M5S e Verdi-Sinistra provano ad alzare il tiro, chiedono alla premier Giorgia Meloni di riferire in aula, molti arrivano a invocare le dimissioni della ministra. Qualcuno, come Angelo Bonelli dei Verdi, propone addirittura una mozione di sfiducia delle opposizioni, ma l’idea per ora resta solo un’ipotesi.
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  10. Gli addebiti del servizio di Report nei confronti della ministra sono in effetti pesanti. Si parla, come ricorda Carlo Calenda, di «dipendenti non pagati, Tfr non erogati e cassa integrazione usata in modo fraudolento». Ma nell’inchiesta della trasmissione di Rai Tre c’è anche altro: nel mirino ci sono le società Ki Group e Visibilia, il servizio riporta testimonianze di lavoratori, fornitori che dicono di non essere stati pagati. La ministra, poi, è un’esponente di primo piano di FdI, è molto legata ad Ignazio La Russa, le opposizioni sanno che è un bersaglio importante.
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  12. L’affondo scatta ieri mattina, quando in aula alla Camera Pd, Verdi-Sinistra e M5S - uno dopo l’altro - cominciano appunto a tirare in ballo la stessa premier. «Chiediamo che Meloni riferisca su quanto sta emergendo sulla gestione degli affari poco chiara della ministra Santachè», ha attaccato il democratico Toni Ricciardi, chiedendo anche esplicitamente le dimissioni immediate. Simili gli interventi di Elisabetta Piccolotti (Avs) e Alessandra Todde (M5S). È l’inizio di un fuoco di fila, vanno all’attacco molti dirigenti e parlamentari Pd: tra gli altri la capo gruppo alla Camera Chiara Braga, Debora Serracchiani, Giuseppe Provenzano, Enzo Amendola, Antonio Misiani, Marco Furfaro.
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  14. La stessa segretaria Elly Schlein, a margine di una iniziativa elettorale in Molise, sottolinea che «Meloni non risponde su Santanchè». Ma attaccano in tanti anche dal Movimento 5 Stelle: Stefano Patuanelli, Chiara Appendino, Francesco Silvestri. Anche il leader di Azione Carlo Calenda dice che quelle contro la Santanchè «non sono accuse che possono essere lasciate cadere nel vuoto. Aspettiamo chiarimenti». A Montecitorio per qualche ora comincia anche a circolare la voce di possibili dimissioni della ministra e il rinvio del consiglio dei ministri a un certo punto contribuisce a rafforzare le indiscrezioni.
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  16. Tutto, però, viene spazzato via a metà pomeriggio, con la nota della Santanchè e la controffensiva di Fratelli d’Italia. Per la ministra, le notizie di Report «risultano prive di corrispondenza con la verità storica. Sono state rappresentate in forma del tutto suggestiva e unilaterale per fornire una ricostruzione dei fatti che risulta radicalmente non corrispondente al vero, ispirata esclusivamente dalla finalità di screditare l’immagine e la reputazione della sottoscritta presso l’opinione pubblica». Quindi, l’annuncio del ricorso alle vie legali: «I responsabili della trasmissione televisiva erano stati preventivamente invitati a evitare di diffondere notizie non veritiere, purtroppo invano.
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  18. Per questi motivi ho dato mandato ai legali di fiducia per le necessarie iniziative nelle opportune sedi giudiziarie». Fanno muro i capigruppo di FdI. Tommaso Foti dice: «Esprimo tutta la mia solidarietà. Evidentemente certi esponenti della sinistra non si sono ancora resi conto che gli unici a essere dimissionati sono loro, dagli elettori». E Lucio Malan aggiunge: «La nostra collega è stata vittima di raffigurazioni scandalistiche della realtà dei fatti e bene ha fatto ad annunciare querela»
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