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Nov 19th, 2018
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  1. L'orrore ha sempre fatto parte della vita umana, in tutta la sua paurosa attrattiva, scatenando in superficie la ripulsione, ma insinuandosi nelle nostre vite, rivelando la profonda curiosità macabra che fa parte di tutti noi. L'orrore nasce da una rielaborazione fantastica del banale, donando una forma concreta, l'assassino, il mostro, il non morto, a quelle che sono idee decisamente più astratte, come la paura, l'inesplorato, l'indefinito.
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  3. La ripulsione lascia il passo al divertimento, creando un genere che ci intrattiene attraverso lo spettacolo della nostra debolezza, della nostra paura e come vedremo, anche dei nostri codici morali occidentali e desideri.
  4. Non c'è da stupirsi quindi che il cinema dell'orrore, nell'accezione più fantastica, emettesse i primi vagiti mentre il cinema come arte era appena stato inventato.
  5. E' infatti già dai primi anni della belle epoque che i teatri e le stanze buie e fumose in cui Edison proiettava i primi film, iniziano a proiettare le prime opere orrorifiche, i primi maestri di questo genere sono in realtà i primi maestri del cinema, Melies, Wegener, Murnau, Lang, si sono cimentati tutti questo genere. Le prime opere cinematografiche dell'orrore risalgono al 1896 con il film di Melies Le Manoir Du DIable, per dare una idea i Fratelli Lumiere propongono un film per la prima volta al pubblico nel 1895, ed è già dal film,perduto, La Caverne Maudite del 1898 che, grazie a quel poco che rimane di trama, possiamo iniziare ad avvertire il codice morale dell'orrore cinematografico, che ci accompagnerà fino agli anni più recenti (1).
  6. L'infanzia del genere non è certo priva di capolavori, dal Golem di Wegener, diretto nel 1915, andato perduto e con il suo prequel del 1920, passando per il celebre Nosferatu di Mornau(1921), il Fantasma Dell'Opera di Julian (1925) oppure Il Gabinetto Del Dottor Caligari di Fritz Lang (1920). Questi primi film fanno parte del movimento conosciuto come espressionismo tedesco e sono tutt'oggi dei film da consigliare, dato che la loro carica artistica non è certo venuta meno con il tempo. La prima evoluzione delle idee espresse in questi film si ha con gli anni 50.
  7. Gli anni 30 e 40 sono stati gli anni della Universal, di Frankenstein, di Dracula, dell'orrore gotico dei romanzi rielaborano semplicemente idee e paure dell'800 in un altro Medium, in cui Dracula e l'uomo lupo sono semplici accuse xenofobe contro l'immigrato, e la Creatura non è altro che un Golem moderno che sostituisce Dio con l'Uomo. Vale la pena citare il film Ho Camminato Con Uno Zombie, di Torneur (1943) e Refeer Madness del 1936, film moraleggiante contrario all'utilizzo della cannabis.
  8. La fine della seconda guerra mondiale e lo spartiacque dato dalla forza dell'atomo mutano l'orrore, i laboratori si sostiuiscono ai castelli e gli scienziati ai vampiri, la paura diventa quella della tecnologia, con la sua energia inumana, e il grande avversario della Guerra Fredda, i Russi. Si potrebbe dire che la società americana del Maccartismo è terrorizzata, senza possibilità di divertimento, dai russi, che vengono quindi trasfigurati in alieni, come nel celebre L'invasione Degli Ultracorpi (1955) e dalla Bomba, che viene mostrata come la porta che non si doveva aprire, ed ora che è spalancata riversa su di noi una violenza senza freni, Them!, con le sue formiche giganti mutate dalle radiazioni è del 1954 cosi come Godzilla, con il suo Dio vendicativo evocato dai bombardamenti atomici.
  9. L'immigrato, la superstizione, il comunismo sono riflessioni che la società non fa su se stessa, la tematica sociale in questi film non è affrontata molto, non c'è un codice morale in cui rifugiarsi, se non la gretta paura del nuovo, il pericolo viene dall'esterno, e sarebbe invicibile se non ci fossero i sani valori della società e del progresso a fermarli, l'immigrato puzzolente che insidia le nostre donne viene sconfitto da un manipolo di gentiluomini acculturati, l'enorme scimmia balena deambulante nata da un esplosione viene uccisa da un implosione, frutto di un dispositivo tecnicamente più avanzato.
  10. Ci vogliono gli anni 60 e 70 per portare alla luce la vera natura reazionaria del cinema d'orrore occidentale. La Notte dei Morti Viventi di Romero (1968) ci mostra un pericolo della società, ovvero la società stessa, la carica dello zombie, ormai del tutto disinnescata, è proprio questo. Lo zombie si riconosce immediatamente, è violento e si nutre dei vivi, un singolo non può molto, ma sono i milioni della maggioranza silenziosa che possono mettere fine al mondo come lo conosciamo. Chi è lo zombie? E' il ragazzo scostumato, l'impiegato alla posta che ci tratta male, la vecchia che ci passa davanti durante una coda, è il nemico di una società nucleare, in cui non si ha più fiducia nel prossimo, tutti sono i nostri nemici, e non resta che tornare ad uno stadio primitivo, in cui la violenza è l'unica risposta possibile, sia contro coloro che vedevamo come amici, ma sopratutto contro coloro che non vedevamo da vivi, gli emarginati, gli afroamericani, a cui non abbiamo dato ascolto da vivi e ora tornano per vendicarsi da morti, la violenza che serbiamo contro chi è diverso da noi non se n'è mai andata, e appena cade l'ordine costiuito della società questa violenza si sfoga senza remore, è emblematico che il climax della Notte Dei Morti Viventi sia un omicidio a sfondo razziale, mentre il peggior nemico del seguito, Zombi (1978) non sia altro che una gang di motociclisti, rappresentanti di un nuovo ordine.
  11. Negli anni 80 vengono stabilite le regole reazionarie del film dell'orrore, le famose serie Slasher, come Nightmare (1984) e Venerdi 13 (1980) sono le colonna portanti di queste regole.
  12. Questi film sono discendenti diretti della favola macabra dei Grimm, i loro assassini e mostri non sono altro che giudici particolarmente severi delle nuove generazioni, le loro regole morali sono ferree ed imprescindibili, e alla fine si salva solo chi la società dell'epoca considera pura e morigerata, la cosiddetta Final Girl. I massacri sono si di adolescenti, evocando il terrore di ogni genitore, ma sono adolescenti che fumano, si drogano, fanno sesso promiscuo, compiono peccati, siano essi personali o sociali e vengono puniti. A volte l'orrore stesso è moralmente corretto, come nel caso dell'Ultima Casa A Sinistra (1972), in cui i violenti giovani vengono puniti da un padre in cerca di vendetta. Le folle che si sono divertite guardando questi film non hanno fatto altro che pagare un biglietto per osservare una casa dell'orrore bidimensionale di stampo cristiano, in cui ci si ritrova a tifare per il killer, mentre indossa una maschera da Hockey dopo aver trucidato due ragazzi colpevoli di aver fatto sesso prematrimoniale. Il messaggio è implicito, queste sono le colonne d'ercole del buoncostume, oltre c'è solo perdizione e dolore. A volte queste colpe sono fin troppo remote, come nel caso di The Shape, il protagonista della serie Helloween, mosso da antichi riti pagani. Dopotutto chi meglio dei rappresentanti degli strati più sfortunati della società, un pedofilo reduce da violenti abusi familiari, un ragazzino abbandonato dai suoi custodi teenager, un ragazzo complessato e muto, possono mostrare quale violenza può scatenare la società contro le nuove generazioni che cercano di cambiarla? Queste regole vengono denunciate dallo stesso autore di Nightmare, Wes Craven, all'interno di Scream, film del 1996, in cui si diverte a giocare con gli stilemi dello slasher e da Society di Brian Yuzna (1989) in cui alla fine il vero mostro non è altro che la società che divora i suoi figli per continuare a perdurare.
  13. I film dell'orrore ci hanno mostrato le regole, dobbiamo accettare il costume, non essere troppo curiosi, farci gli affari nostri e tutto andrà bene, saremo cullati da una madre matrigna, che ci maltratta, ci tarpa ma alla fine ci concede il dono più grande, quello della sicurezza.
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  15. Con l'11 settembre 2001 e con la successiva crisi dei Mutui del 2008 crollano gli ideali che erano durati per tutto il secolo breve, quello della potenza militare e morale degli stati uniti, migliaia di persone che si recavano a lavoro una mattina e milioni di altre che avevano il sogno di farsi una casa sono morte o ritrovate in condizioni di assoluta povertà. L'ossessione americana di trovarsi dalla parte del giusto viene ferita in modo fatale, creando danni nell'immaginario culturale pop che non potranno mai essere sanati. Se le regole sono state seguite, eppure la punizione è arrivata lo stesso il cinema dell'orrore non può altro che rifugiarsi nel nichilismo.
  16. Le colpe diventano inesistenti, come in Triangle(2009) o Coherence,(2013), le punizioni si concentrano più sulla crudeltà che piuttosto sul risultato, come nel genere Torture Porn, e i codici morali diventano parossistici e del tutto arbitrari, come in Saw, di James Wan (2004). I personaggi sono completamente abbandonati a loro stessi, e per salvare quel poco che hanno devono diventare lupi identici ai lupi che affrontano, come nei casi You're Next(2011), Reversal (2015) o del già citato Triangle.
  17. L'incompresione profonda che ha generato lo scontro tra il singolo e la società vigente si mostra pienamente nei film dell'orrore odierni, come Get Out(2016) o The First Purge (2018), nel primo l'avversario non è altro che l'assimilazione culturale, in cui battaglie per il riconoscimento vengono parodizzate in un club di ricchi facoltosi bianchi che si appropria dei corpi dei neri, un nuovo schiavismo, non per produrre cotone, bensì per produrre immagine, nel secondo, quarto film di un franchise che ha intascato in tutto 400 milioni di dollari, è la società stessa che permette di sfogare la violenza sul singolo, sul debole, non c'è un vero spartiacque, il lupo e la vittima condividono lo stesso basilare desiderio di tornare a tempi migliori.
  18. Strangers, di Bertino (2008) è una ordalia di violenza, di genere Home Invasion, in cui alla fine la sfortunata protagonista chiede al suo boia per quale motivo si stia compiendo tutta questa violenza, questa scena trasfigura un'intera categoria di persone incapaci di comprendere il perchè debbano soffrire tanto, "Perché eravate in casa", le viene risposto, non c'è un codice morale, c'è solo una porta spalancata su un universo indifferente
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