Nel film "Confessione di un commissario di polizia al procuratore della Repubblica" di Damiano Damiani, il Commissario Bonavia (interpretato da Martin Balsamo) racconta la storia del sindacalista Giampaolo Rizzo (interpretato da Giancarlo Prete) al sostituto procuratore Traini (interpretato da Franco Nero).

Stralcio del film:

[Sede sindacale. Si notano le foto appese al muro ritraenti i sindacalisti siciliani uccisi tra gli anni '40 e gli anni '50. Damiani si sofferma con la cinepresa su Rizzo (interpretato da Prete) e la foto di Salvatore Carnevale]
Rizzo: "ah ecco un vecchio amico che è venuto a fare gli auguri. Ma è anche un funzionario di polizia. E siccome il mio comizio non era autorizzato è venuto ad arrestarmi, vero Giacomo?
Bonavia: "Devo accompagnarti a Palermo. Il giudice deve farti una diffida"
R: "Una diffida...una diffida per dirmi di farmi gli affari miei. Di non disturbare l'ordine pubblico. Ma tu che hai studiato, perchè ti sei fatto sbirro? Pensi che è la sola maniera per farsi portare rispetto dalla gente importante?"
B: "Io penso alla legge"
R: "Ma intanto arresti a me e non mi dire che esegui gli ordini, che non te ne vuoi per arrestare Lo Munno"
B: "È questione di tempo"
R: "Siete tutti e due dalla stessa parte: tu sbirro e lui malandrino...dalla parte dei padroni"

[Fine della seconda parte del flashback. Ritorno al dialogo tra Bonavia e Traini sulla collina dove si trova il monumento a Rizzo]
Bonavia: "Quello che Rizzo mi disse, mi diede da pensare per anni. E ci penso ancora. E più ci penso e più provo vergogna. Ha mai provato qualcosa del genere? Ha mai dubitato di essere uno strumento, di essere soltanto l'esecutore degli ordini di quelli che comandano la baracca eh?"
Traini: "Un poliziotto che si sente anarchico. Lei è una contraddizione vivente, Bonavia."
B: "L'è venuto mai il dubbio di applicare leggi ingiuste? "
T: "Il nostro compito non è giudicare la legge ma..."
B: "...applicarla. Ma sì, me l'aspettavo. Lei che farebbe se domani ci fosse una legge che imponesse la tortura?"
T: "Non dica sciocchezze."
B: "Sì, la tortura è stata abolita ma questo non tocca la questione di principio. Lei userebbe la tortura se la legge lo volesse? "
T: "Ma lei sta usando un caso estremo!"
B: "Allora mi dica qual è il suo limite. Quante ingiustizie è disposto a commettere in nome di una qualsiasi legge?"
T: "Se continua l'arresto."
B: "Io stavo soltanto riferendo le parole di Rizzo."