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- Il termine Boring Taste nasce come contrazione di "The Most Boring Taste In Anime", il titolo di un video di Digibro in cui il vate di Virginia Beach si lamenta di come molte 3x3( https://imgur.com/0sNdisv immagini di questo tipo) più che raccontare qualcosa dell’autore finiscano invece col riempirsi titoli che hanno il solo scopo di far fare a quell’utente bella figura, in quanto anime che hanno una reputazione quasi inattaccabile all’interno della community. Digital Boy afferma poi che le serie più adatte a creare una 3x3 di quel tipo sono:
- - Uno show di Maasaki Yuasa
- - Anime degli anni 70’-80’ come i World Masterpiece Theater (世界名作劇場 Sekai meisaku gekijō)
- - Un cartone animato diretto da Osamu Dezaki.
- - Legend of Galactic Heroes.
- - Mushishi
- - Aria The Animation
- - Yokohama Kaidashi Kikou
- - Classici del genere sci-fi come Akira o Ghost in the Shell
- - Anime prodotti alla fine degli anni 90’ e all’inizio degli 00’ che hanno ricevuto molti apprezzamenti dalla critica come Serial Experiments Lain o Cowboy Bebop.
- Quel che è importante comprendere è che non erano gli anime ad essere “boring taste” originariamente, lo erano le 3x3. Gli anime “boring taste” sono l’esatto opposto delle serie sconosciute e brutte, poiché per rientrare veramente in questa categoria devono quantomeno essere entrati nell’immaginario collettivo di molti. Col tempo però questo termine ha avuto un’espansione semantica che lo ha portato a definire ogni singolo anime che, a detta di chi utilizza l’espressione, è stato inserito nella propria lista dei preferiti solo per dare un’impressione di autorevolezza e comprende anche titoli pressoché sconosciuti o criticati dalla parte più elitista della community. Di conseguenza Chie la piccola peste è diventato boring taste, Tsumiki no ie è divenuto boring taste e persino Madoka Magica ha ottenuto questo status. Con la diffusione delle 3x3 questi “anime boring taste” hanno ottenuto una discreta popolarità e sono divenuti le fondamenta della collezione di molti utenti che volevano addentrarsi nel medium e questo ha portato molti a vedere quel vago raggruppamento di titoli come un segno non più di esperienza ma di totale inesperienza. Più avanti si è diffuso anche il termine “normie taste”, una categoria opposta che comprende tutti quegli anime che vengono apprezzati da coloro che non si fanno particolari problemi ad essere giudicati negativamente dalla community a causa dei loro gusti e che magari sono alle prime armi. Mi riferisco a titoli quali gli shonen più mainstream, i “moeblob” stagionali, Maidora o Love Live. Dal mio punto di vista oggi tutta questa terminologia non ha più molto senso di esistere come espressione se non usata in maniera ironica poiché comprende una gamma troppo ampia di anime anche troppo diversi tra di loro. Se originariamente era un gioioso grido alla ricerca di un “Sii te stesso!” oggi viene praticamente usato solo a fini polemici(flame, shitposting, circlejerking etc etc).
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