Not a member of Pastebin yet?
Sign Up,
it unlocks many cool features!
- Atto I, scena I
- Greggio, Aryanon, ****, Esposito, Poetanon
- Interno: stanza, simile ad un’aula: i muri sono scrostati, un odore di muffa e di chiuso si è ormai insediato tra le crepe dell’intonaco. Sul soffitto, una lampada a neon, malfunzionante, si accende e si spenge, crepitando ad ogni cortocircuito provocato da una pioggia burrascosa, che si ode a malapena, attutita dalle spesse pareti di mattoni cotti.
- Greggio siede ad una cattedra mezza sgangherata, dalla tavola scorticata: segni del tempo si vedono in ogni dove nell’attrezzatura scolastica, anche su una lavagna rivestita in legno, ormai roso dai tarli. Unica nota di colore è l’abbigliamento del nostro professore: tweed color arancione, pantaloni signorili e un cappello di tesa blu. Greggio, un uomo di circa 35 anni, si trova nelle condizioni economiche più precarie, ma continua il suo lavoro, imperterrito, di insegnante nella scuola.
- Aryanon, diciassettenne ribelle, ma dal cuore d’oro, ha gli “occhioni” più belli di tutta la scuola, a seconda delle (poche) ragazze presenti, motivo di orgoglio per lui. Abbigliamento punk a parte, indossa una piccola catenella d’argento al polso.
- ****, così chiamato per ****, indossa una **** a ****. Di aspetto ****, ha sempre ****************. Si narra molto su di lui, come quando [...]
- Esposito: t-shirt di una Università del Minnesota, scarpe da ginnastica grigio chiaro, capelli scuri e leggero incarnato moro, ha sempre preferito la compagnia di Poetanon a quella di ****, per via di quella volta che **** [....]
- La sua leggera difficoltà nel comprendere lo scritto ha dato non pochi problemi alla coesione della classe, ormai ridutta a quattro membri.
- Poetanon, beh, è un coglione.
- Greggio (entrando): E’ lui o non è lui?
- Aryanon, ****, Esposito, Poetanon non rispondono. Sono visibilmente sovrappensiero.
- Greggio (sorpreso): Va bene, ragazzi, riproviamo: E’ lui o non è lui?
- Aryanon, ****, Esposito, Poetanon fissano Greggio negli occhi, poi chinano il capo, come se non esistesse.
- Greggio (spazientito e alquanto irritato): Ve lo dico per l’ultima volta: E’ lui o non è lui? Badate che non ci metto nulla a mandarvi dal preside!
- Aryanon, ****, Esposito, Poetanon (meccanicamente, litaniando le parole) : “Cerrrto che è lui! Wuahahahah!”
- Greggio (leggermente sollevato): Oh, così va meglio!
- Avviandosi verso la lavagna, prende un gessetto e inizia a scrivere:
- Allora, vi ho assegnato dei compiti, per oggi. Sentiamo che scusa ci siamo inventati, stavolta, per non consegnarli. ****, ti è successa di nuovo quella roba lì? Esposito, non hai capito il testo, anche se te l’ho mimato davanti? Aryanon, so della tua zia malata, quindi sei scusato. Ah, Poetanon, se anche ora mi dici che stavi approcciando una ragazzina al cinema, ti boccio, ti mando dal preside e ti cago in bocca, sia chiaro. Mi sono veramente scocciato delle tue scuse per non svolgere gli esercizi dati. Ti ricordo che siamo a metà Maggio, chiaro?
- Poetanon (costernato) : Sì, professore; tutto chiaro, professore.
- Greggio: Allora, dove hai il quaderno?
- Esposito alza la mano
- Sì, che c’è?
- Esposito: Professore, non credo tu lei deve trattare in quel modo Poetanon. Non è fatto nulla male.
- **** (???) : 𝀱 𝀲 𝀳 𝀴 𝀵 𝀶 𝀷 𝀸 𝀹 𝀺 𝀻 𝀼 𝀽 𝀾 𝀿𝁀 𝁁 𝁂 𝁃 𝁄 𝁅 𝁆 𝁇 𝁈 𝁉 𝁊 𝁋 𝁌 𝁍 𝁎 𝁏
- 𝁐 𝁑 𝁒 𝁓 𝁔 𝁕 𝁖 𝁗 𝁘 𝁙 𝁚 𝁛 𝁜 𝁝 𝁞 𝁟𝁠 𝁡 𝁢 𝁣 𝁤 𝁥 𝁦 𝁧 𝁨 𝁩 𝁪 𝁫 𝁬 𝁭 𝁮 𝁯
- 𝁰 𝁱 𝁲 𝁳 𝁴 𝁵 𝁶 𝁷 𝁸 𝁹 𝁺 𝁻 𝁼 𝁽 𝁾 𝁿𝂀 𝂁 𝂂 𝂃 𝂄 𝂅 𝂆 𝂇 𝂈 𝂉 𝂊 𝂋 𝂌 𝂍 𝂎 𝂏𝂐 𝂑 𝂒 𝂓 𝂔
- Aryanon (irato): Oh, ma stai zitto, tu! Parli, parli, parli, ma non si capisce mai nulla di quello che dici! Ma si può sapere da dove diavolo vieni? Perché ci rompi le palle tutti i giorni, con la tua presenza?
- Greggio (nervosamente) : Calma, calma, che son questi litigi già di mattina? Dove siamo, al Bagaglino? Poetanon, ancora non mi hai fatto vedere il compito. Su, dai, che qui facciamo notte.
- Poetanon apre la cartella, riluttante, estrae un quadernetto marrone a righe, apre ad una pagina a caso e lo porge a Greggio
- Che diamin…? No, Poetanon: quello di oggi! Questo è il tema sulle culone nere. Oggi c’era la ricerca sugli UFO e le sfere di luce cosmiche.
- (ironico) Ah, ma non te lo ricordavi, scusa! Ti ho disturbato mentre scrivevi i tuoi preziosi versi sul banco? Perdonami, grande Dante di noi poveri mortali!
- (arrabbiato) Dal preside, subito! Vai!
- Aryanon, Esposito (assieme) : No, professore! Lei non capisce! No, non lo mandi dal preside!
- **** (???) : 𝀱 𝀲 𝀳 𝁈 𝁉 𝁊 𝁋 𝁌 𝁍 𝁎 𝁏!
- (facendo una pausa)
- 𝁋 𝁌
- Greggio (colpito da queste parole, rimane come incantato per un paio di secondi. Schiarendosi la gola con due colpi di tosse finti) Ah...capisco. V-va bene, dai.
- (a Poetanon) Sappi che questa è l’ultima volta che la passi liscia. Rimani pure in classe, ma sappi che non hai perso l’anno per il rotto della cuffia, al momento. E devi solo ringraziare ****.
- Poetanon rimane zitto
- Su, forza, che aspetti?
- Poetanon: (malvolentieri) : grazie, ****. (a Greggio) : posso andare a sedere, ora?
- Greggio: no, vai dalla bidella a farti dare dei gessetti. E fai alla svelta, che qui rischio di scrivere con le unghie.
- Esposito (tirando fuori dei gessetti da sotto il banco) : C’ho io, professore.
- Aryanon (sottovoce, ad Esposito, piccato) : cocco della maestra!
- Esposito (di rimando) : Stai zitto, tu.
- Greggio (a Esposito e Aryanon) : Basta, voi due! Che avete oggi, da discutere così tanto?
- Poetanon, vai a posto, su.
- Poetanon si siede, maliconico, al suo banco, affondando il suo corpo sulla sedia di legno, sbuffando
- Va bene, come non detto. Allora, ragazzi, oggi affronteremo uno degli argomenti che sicuramente troveremo nel compito di maturità, per chi riuscirà a farlo, ovviamente (si volta verso Poetanon). Per chi non avesse capito, si tratta di…
- (sipario)
Advertisement
Add Comment
Please, Sign In to add comment