Advertisement
Not a member of Pastebin yet?
Sign Up,
it unlocks many cool features!
- INVIARE PROPRIE IMMAGINI PORNOGRAFICHE A PERFETTI SCONOSCIUTI.
- Come pretendere il diritto di osare e fare sbagli, senza volerne però mai pagare le conseguenze.
- Breve riflessione che susciterà molte polemiche, ma va benissimo così, dato che non c'è una verità universale in merito.
- Ho maturato questo pensiero dopo aver discusso su questo stesso gruppo, con una ragazza che difendeva il diritto di una ragazzina a inviare le proprie immagine da nuda, a un perfetto sconosciuto (non a un moroso che si rivela poi uno stronzo).
- E a considerarlo "il martirio di una vittima", se la ragazza in questione si sia poi tolta la vita in seguito alla diffusione di tali foto.
- Qua NON si sta mettendo in discussione la TRAGEDIA rappresentata da una giovane vita spezzata, SIA CHIARO.
- Metto in discussione il presunto diritto che una persona, maschio o femmine che sia, avrebbe di inviare proprie foto potenzialmente compromettenti a chiunque, senza doversi in alcun modo preoccupare che qualcosa possa "andare storto".
- Non credo che inviare proprie foto osé rientri tra possibili prescrizioni mediche, e neppure tra quei diritti universali degli esseri umani in quanto tali.
- Credo invece stia venendo su una generazione di ragazzini/e arroganti, convinti di essere in diritto di fare tutto ciò che vogliono senza mai dover neppure prendere in considerazione le eventuali conseguenze delle proprie azioni.
- Vogliono il diritto a inviare proprie foto a un perfetto estraneo, ma pure il diritto che tale perfetto estraneo sia una persona integerrima dal punto di vista morale e non le dia a nessuno.
- Se le cose vanno bene, perfetto, se invece vanno male si suicidano o "cadono in depressione".
- Una generazione che non vuol sentir parlare di impegno o di responsabilità, tutto gli è dovuto e immediatamente.
- (Le nuove regole "sulla media del 6" ne sono perfetto esempio).
- Sono disposti a qualunque cosa pur di avere notorietà su Instagram, il sabato sera bevono fino al coma etilico, si fanno filmare mentre fanno le peggiori cose, e poi?
- E poi, se e quando la vita presenta il conto delle cazzate fatte, invece di assumersene le responsabilità e affrontarle, pretendono che tutto si cancelli di colpo come un sms.
- E allora bisogna correre a tutelare il loro diritto a ubriacarsi fino alla morte (anzi, fino all'istante prima), il loro diritto a spedire in rete le proprie foto compromettenti, il tutto senza che questi "poveri angeli" si trovino mai ad affrontare il rovescio della medaglia.
- Guai a responsabilizzarli sul fatto che non bisognerebbe camminare su una corda sospesa nel vuoto, meglio correre invece a mettere dei comodi materassi sotto.
- Stiamo crescendo una generazione di ragazzini/e, che seduti comodi sul divano, scrivono dal proprio iPhone7 "maiunagioia" o "vogliomorire" se gli si spezza un unghia.
- P.S.
- Ribadisco per evitare patetiche strumentalizzazioni:
- non si mette in alcun dubbio la tragedia di un giovane che si toglie la vita e non si difende in alcun modo la diffusione di immagini senza il consenso della persona ritratta.
- Si contesta il presunto diritto di compiere certe azioni senza doverne neppure prendere in considerazione le conseguenze.
Advertisement
Add Comment
Please, Sign In to add comment
Advertisement