Numeri quantici: sono 4

-Numero quantico principale, " n " : assume valori interi (1,2,3..).In numero quantico n sostanzialmente rappresenta il livello di energia dell'elettrone che corrisponde all'incirca a quello individuato da Bohr.Esso determina le dimensioni e l'energia di un orbitale.
-Numero quantico secondario ( o angolare ), " l " : assume valori interi a partire da 0 fino a " n-1 ".Questo numero caratterizza la forma dell'orbitale, e indica quanti tipi di orbitali posso esistere all'interno di un livello energetico principale.
-Numero quantico magnetico "mᴸ": assume valori compresi tra -l,...,0,...,+l.Il numero quantico magnetico mᴸ indica quanti orbitali esistono in ciascun sottolivello corrispondente a ciascun numero quantico secondario l.Inoltre determina l'orientamento dell'orbitale.
-Numero quantico "mˢ", o numero di spin: assume valori quali +1/2 o -1/2. Esso indica in che modo l'elettrone ruota intorno al proprio asse oltre che intorno al nucleo. esso assume solo due valori perchè per ogni livello energetico posso coesistere solo due elettroni, a patto che abbiano numero di spin opposto.

Modelli atomici
-Modello " a panettone " di J. Thomson: Egli avevi ipotizzato un modello dell'atomo paragonabile ad una sfera omogenea carica positivamente, nella quale all'interno si trovavano gli elettroni, disposti nello spazio senza una disposizione definita.

-Modello di Rutherford
●Egli in disaccordo con le teorie di Thomson, ipotizzo tramite un esperimento che :
L'atomo è costituito da un nucleo centrale dove si concentra tutta la carica positiva e la massa;
●Gli elettroni molto più leggeri dei protoni, occupano lo spazio vuoto intorno all'atomo, ruotando attorno allo stesso come i pianeti girano intorno al Sole;
●Il diametro dell'atomo di Rutherford è di 1 x 10(elevato -8)cm, mentre quello del nucleo è centomila volta più piccolo , ovvero 1 x 10(elevato -13)cm.
Esperimento: egli aveva "bombardato" una lamina d'oro con delle radiazioni emesse dal polonio, denominate α (alpha) poichè nuclei simili a quelli dell'elio. Aveva notato che in disaccordo con quello detto dal suo predecessore, i raggi in alcune zone non attraversavano la lamina, venendo deviate o totalmente respinte indietro. Questo gli permise di ipotizzare l'esistenza delle caratteristiche atomiche precedentemente descritte.Inoltre noto che la la grande concentrazione di massa al centro dell'atomo non poteva essere determinata solo dai protoni, ma che fosse probabile l'esistenza di particelle con carica neutra , i neutroni.

- Il modello atomico di N. Bohr
La teoria di Rutherford tuttavia presentava un problema, ovvero gli atomi da lui descritti erano caratterizzati da una continua perdita di energia. Bohr con il suo modello atomico, quello valido tutt'ora oggi, affermo che gli elettroni non ruotano intorno al nucleo liberi in una regione di spazio allo stesso circostante, ma che occupano invece orbite quantizzate ( determinate, precise). A loro volte queste orbite non posso posizionarsi a loro volta a distanze casuali, ma devono farlo secondo livelli energetici ben precisi.
Questa teoria lo porto a determinare il dualismo particella-onda dell'elettrone, che per l'appunto si comporta sia come particella che come onda. Ciò determina ossimoricamente l'impossibilità di determinare  la posizione e allo stesso tempo la velocità dell'elettrone.