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Oct 26th, 2016
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  1. Caldo conforto
  2.  
  3. La trovò seduta all'ombra di un salice, con Toorth, trasformato in lupo, sdraiato al suo fianco.
  4. Man mano che si avvicinava, riusciva a sentire più chiaramente cosa la maghetta stesse canticchiando. Riconobbe subito la melodia che aveva sentito in Gania da Dwyn.
  5. Sentendola arrivare, Toorth aprì gli occhi e abbaiò per salutarla.
  6. — Ciao Alen — salutò la principessa.
  7. — Ciao... — rispose la maghetta forzando un sorriso.
  8. Silvia si sedette accanto a lei, mentre Toorth richiuse gli occhi poggiando la testa sulle gambe di Alen.
  9. — Stai... stai bene? — chiese la giovane. Che domanda stupida, ovvio che non stesse bene. Lo sapeva, ma pensò che in qualche modo la conversazione sarebbe pur dovuta iniziare.
  10. La maghetta non rispose. Si limitava ad accarezzare le orecchie di Toorth con una mano, mentre con l'altra girava e rigirava il suo medaglione di bronzo.
  11. Su quest'ultimo cadde lo sguardo di Silvia — Ehm... posso vederlo?
  12. Alen spostò lo sguardo, quasi come se si rendesse conto solo in quel momento di cosa teneva in mano.
  13. Scosse la testa — Scusa — disse, quasi sussurrando — Greil mi ha detto di non farlo mai toccare a nessuno.
  14. La principessa sembrò rimanere piuttosto confusa da quella risposta — Come mai?
  15. La maghetta alzò leggermente le spalle — Non so. Mi ha sempre detto che ero l'unica a poterlo toccare. Nemmeno lui lo faceva mai.
  16. — E non ti ha mai detto il perché?
  17. — Già.
  18. Quel medaglione l'aveva incuriosita da quando lo aveva visto brillare nel deserto, mentre Alen piangeva. Aveva pensato di dargli un'occhiata, ma questa nuova scoperta l'aveva lasciata ancora più perplessa.
  19. — E... come mai brilla? — chiese continuando a guardarlo.
  20. — Non lo so, a volte lo fa da solo.
  21. Non ne era sicura, ma Silvia avrebbe giurato di averlo visto illuminarsi anche all'accampamento di Daein in Gania, all'arrivo del Cavaliere Nero.
  22. — È successo anche altre volte — continuò la maghetta — Anche quando quel Cavaliere ha... ucciso gli altri mercenari.
  23. Sembrava che stesse per scoppiare di nuovo in lacrime, ma non lo fece.
  24. Toorth alzò la testa e la avvicinò alla maghetta, strusciandola piano contro la sua. Alen sorrise le lo grattò sotto il muso.
  25. La principessa pensò a quanto fosse forte quella ragazzina per riuscire a sopportare tutte quelle perdite. In quel momento si sentì molto vicina a lei.
  26. — Come hai conosciuto Greil?
  27. Gli occhi della maghetta si fecero tristi — Mi trovò quando ero ancora molto, molto piccola. Praticamente ho passato tutta la mia vita con lui e gli altri mercenari.
  28. Si fermò per un attimo, poi sorrise divertita — Mi ricordo che Oskar e Jean mi parlavano sempre di come cercasse di farmi addormentare la sera. Mi cantava sempre la stessa ninna nanna.
  29. Chiuse gli occhi e riprese a canticchiare la melodia di prima.
  30. Toorth chiuse di nuovo gli occhi e tornò a dormicchiare sulle gambe della maghetta. Anche a lui piaceva quella canzoncina, anche se non avrebbe saputo dire il perché. Forse era la voce di Alen a renderla bella. Trasmetteva calma e serenità, avrebbe potuto ascoltarla per ore.
  31. Quando finì, il lupo si sentì un po triste e guardò la ragazzina con occhi tristi.
  32. Le scappò una risatina — Se vuoi te la canto ancora — propose sorridente.
  33. Toorth abbaiò entusiasta.
  34. Anche a Silvia piaceva. Si rese conto che anche per Dwyn doveva essere lo stesso, dato che gli era rimasta in testa nonostante i due si fossero conosciuti così poco tempo prima.
  35. Il pensiero dell'amico la rattristò.
  36. — Loro non vorrebbero che tu fossi così triste — disse Alen, come se le avesse letto nel pensiero.
  37. La principessa la guardò sorpresa — C-Come hai...
  38. — Sono brava a... leggere le emozioni degli altri.
  39. — Cosa intendi?
  40. — Beh, quando le persone provano delle emozioni, spesso ne portano i segni. Quando sono tirsi abbassano lo sguardo, per esempio. Tu poi, ti graffi le dita quando sei nervosa o alterata.
  41. La principessa si guardò le mani. Sapeva di avere quella brutta abitudine, ma non si era resa conto di averlo fatto in quel momento.
  42. Alen le sorrise — Ti si vedono tutte le pellicine — poi si rabbuiò — Ti... senti in colpa?
  43. Ci aveva preso.
  44. Silvia non riusciva a fare a meno di sentirsi colpevole della morte di Dwyn e Arya. Sapeva di non esserne responsabile, ma questo non cambiava nulla.
  45. — Anche per me è così — confessò la maghetta — Se solo fossi più brava...
  46. — Smettila — la fermò la principessa — Non devi dire così, tu hai fatto del tuo meglio.
  47. — Già... però non sono riuscita a salvarli. Ho cercato di curarli ma...
  48. — … Ma nemmeno la magia può far tornare in vita chi è morto... — concluse Silvia.
  49. Alen annuì, tenendo lo sguardo basso.
  50. In quel momento, Toorth infilò la testa sotto la sua mano, portandola all'altezza dei graffi sul suo muso. La maghetta tastò le cicatrici che gli erano state lasciate dalla tigre nello scontro sulla Vecchia Strada. Anche Jean gliene aveva parlato: due ganiani più grandi del normale alleati con i bracconieri. Toorth ne aveva affrontata una ed era stato ferito e poi curato con un unguento, lasciando quei segni.
  51. Il lupo si spostò in modo da far passare la mano di Alen sul suo dorso, per poi rimanere immobile.
  52. La maghetta lo accarezzò confusa, ma Silvia aveva capito il messaggio — Ti sta ringraziando — disse.
  53. Alen si girò con fare interrogativo.
  54. — Nello scontro con il Cavaliere Nero — spiegò la principessa — Ricordi che si era fatto colpire per salvare Rachi? Sei stata tu a salvarlo.
  55. — … Non è vero. È stato merito di Giada, io ero-
  56. — Giada è stata brava, ma nemmeno lei fu in grado di salvarlo. Se non ci fossi stata tu, non ce l'avrebbe fatta.
  57. Subito dopo si scoprì il braccio. La ferita subita nello scontro del deserto era completamente sparita — Hai aiutato anche me, no?
  58. Alen annuì silenziosa.
  59. — È vero, la tua magia non può riportare in vita Arya e Dwyn, ma è stata comunque capace di salvare noi due, e non solo.
  60. La maghetta annuì di nuovo, con le lacrime agli occhi.
  61. — Sei stata bravissima, e sono sicura che lo pensino anche gli altri. Quindi non sentirti più in colpa, va bene?
  62. A quel punto, Alen scoppiò di nuovo a piangere mentre Silvia la abbracciava teneramente.
  63. Toorth si alzò, pensando di andarsene e lasciare le due da sole, ma la maghetta si stacco per un attimo dall'amica per aggiungere all'abbraccio anche lui.
  64. Rimasero così per qualche minuto, poi si separarono.
  65. — Meglio? — chiese la principessa.
  66. Alen annuì, tirando su con il naso.
  67. La principessa le sorrise, poi dopo averle scompigliato un po i capelli ed aver accarezzato il muso di Toorth, si alzò.
  68. — Vado, devo fare una cosa.
  69. — Va bene — rispose sorridente la maghetta mentre il lupo abbaiava scodinzolando — A più tardi.
  70. Subito dopo, Silvia si diresse verso il campo d'addestramento.
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