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- Giunti in città corsero rapidamente a casa di Lucky Lion; suonarono al campanello, salirono e le raccontarono entusiasti tutto ciò che videro,ma stranamente non reagì come si aspettavano, prese la situazione con calma,più che calma sembrava svogliata.
- “Qual'è il problema Lucky Lion?
- “Come qual'è il problema? Non ti sembra evidente? Ah già per te questo genere di problemi non ci sono vero Blindly Run?”
- “Non ti capisco...”
- “AH!, io non ci voglio venire nelle fogne! Mi fa schifo con tutta quella puzza e quei... bleah!”
- “Ma tu ci sei mai stata nelle fogne?”
- “No! Ma che sei scemo?”
- “Allora come pensi di sapere come sono?”
- “L'ho visto alla tele”
- Mentre quei due continuavano la discussione, Pacemaker rimase seduto a guardare attraverso la finestra non sapeva cosa lo attirava di quel posto,ma si sentiva mancare qualcosa e non ne poteva più di restare seduto, così si alzò.
- “Allora, calma, calma, calma, calma, Lucky Lion tu non vuoi andare nelle fogne per lo schifo e questo lo posso capire,ma ora ti dico una cosa: venerdì scorso ci hai costretto a vedere la maratona dei Griffin tutta la notte! quindi questo me lo devi.”
- “Se la metti così... ok vengo,ma alle mie condizioni”
- “Bene quali sono?”
- Così si incamminarono verso le fogne, ma il loro entusiasmo venne smorzato quando videro che il passaggio che fino a poche ore prima era aperto, era ora chiuso da un cancelletto con tanto di catenaccio. Un operaio si avvicino a loro e gli disse che le fogne erano chiuse per dei lavori di ristrutturazione e che comunque non erano un posto per dei piccoli pony come loro.
- “Non è possibile!”
- “Evviva niente fogne per me!”
- “Calma il tuo entusiasmo Lucky Lion, torneremo domani”
- “Non vuoi entrare ora Pacemaker?”
- “No, dopotutto si sta facendo tardi,domani con più tempo esploreremo quel posto.
- “Ok, peccato però, volevo andarci ora.”
- “Vedila così Blindly Run, Almeno domani ci starai per molto più tempo e io avrò più tempo per prepararmi psicologicamente alla puzza delle fogne...”
- Si divisero così ognuno andò a casa sua.
- Era notte e al centro della foresta un grande fascio di luce comparve per pochi secondi; il tempo necessario per essere visto da Blindly Run che si era appena svegliato per andare in bagno,naturalmente non si poteva lasciare scappare un occasione del genere così decise di andare a vedere,si preparò e corse nel cuore della foresta.
- La foresta di notte è un posto pericolosissimo,ma lui sapeva esattamente dove andare e come fare per non finire a pezzetti; dopotutto ama andare in giro a caso e con l'esperienza oramai conosce quasi tutti i posti più nascosti,così incamminatosi arrivò in uno spazio aperto; gli alberi sembravano bruciati e a terra c'era un grosso cerchio nero,non capiva quello che stava succedendo, era spaventato si era pentito di trovarsi li.
- “Non avere paura”
- Quella voce,ironicamente, lo fece impaurire ancora di più, incominciò a guardarsi intorno furiosamente; il terrore lo aveva assalito, si sentiva morire.
- “Non sono qui per farti del male quindi calmati”
- Quasi senza voce gli disse: “Chi sei?”
- “Giovane Blindly Run io ti conosco molto bene”
- “C-come fai a sapere il mio nome?”
- “Perchè io sono te e vengo dal futuro”.
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