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Caro amico
Da tempo pensavo di scriverti ma sia per lo studio sia per mancanza di tempo questa cosa è stata rimandata varie volte e finalmente oggi ho deciso di scriverti. Sai ogno giorno che passa capisco che piano piano sto cambiando e, non solo fisicamente ma anche emotivamente comincio a dover prendermi le mie
responsabilità. Ricordi,le lughe giornate sotto il sole spensierate in cui il nostro unico pensiero era divertirsi? Oggi è come se queste giornate si stiano pian piano offuscando.Me ne sto accorgendo solo ora,ora che in questo periodo dovrò affrontare il mio primo esame e tutti i miei pensieri
appaiono tutti più chiari e comincio a dare importanza a le cose che prima mi sembravano cosi scontate come i miei amici scolastici che dovrò abbandonare, coloro a cui non davo più tanta importanza erano ormai una "parte di me" scontata e invece ora beh ora ho paura di lasciarli ho paura
del mio avvenire con un futuro incerto in cui non vedrò più i miei amici già i miei amici con loro ho passato le mie migliori giornate anche se a scuola ci divetrtivamo un mondo fra le risate e gli scherzi ma anche fra i riproveri da parte della professoressa a quando defendavamo o aiutavano a vicenda
o ci prendavamo tutti una bella punizione. E invece ora devo guardare al mio futuro nel liceo,liceo scentifico per l'esattezza sono molto timido e infatti fatico a fare nuove amicizie per questo ho paura di esso certo ho affrontato lo stesso nel passaggio delle elemntari alle medie ma qui ho subito fatto
amicizia e se qui non sarà cosi? Se nessuno prenderà la inizaitiva di conosciermi credi che potrei fare mai amicizia? Ok su non facciamone un dramma Continuando a parlare del mio futuro dovrei dire che sarebbe un interessante impiego il dottoreL: assistere chi ha bisogno di auto e aiutare nell'
avanzamento della scienza che amo  moltissimo e al benessere della collettività, essere utile agli altri, mi sembra un bel modo di impegnare il proprio tempo. So cehe gli studi sono molto impegnativi e che sono particolarmente severi ma ciò non ha importanza perchè la determinazione di certo non mi manca
ma il mio unico problema potrebbe essere il vedere la morte con i miei occhi. Già per diventare dottori non si deve aver paura del sangue e permettere che la vista di un corpo indolenzito o morenti ti influenzi negativamente nel lavoro. Occorre quindi una motivazione fortissima per superare
tutti questi ostacoli.Per oggi ho scritto abbastanza direi anche se ho ancora molto da scrivere devo lasciarti. Spero che tu legga questa lettera e che mi risponda e con questo allora ti saluto dicendo che attendo una tua risposta!
Il tuo caro amico Emanuele