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Dec 4th, 2016
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  1. Programma MoVimento 5 Stelle
  2. www.beppegrillo.it
  3. http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Programma-Movimento-5-Stelle.pdf
  4.  
  5. INDICE:
  6. - Stato e cittadini
  7. - Energia
  8. - Informazione
  9. - Economia
  10. - Trasporti
  11. - Salute
  12. - Istruzione
  13.  
  14. » STATO E CITTADINI «
  15. L’organizzazione attuale dello Stato è burocratica, sovradimensionata, costosa, inefficiente.
  16. Il Parlamento non rappresenta più i cittadini che non possono scegliere
  17. il candidato, ma solo il simbolo del partito. La Costituzione non è applicata. I partiti si sono
  18. sostituiti alla volontà popolare e sottratti al suo controllo e giudizio.
  19. - Abolizione delle province
  20. - Abolizione dei rimborsi elettorali
  21. - Accorpamento dei Comuni sotto i 5.000 abitanti
  22. - Abolizione del Lodo Alfano ✔
  23. - Insegnamento della Costituzione ed esame obbligatorio per ogni rappresentante pubblico
  24. - Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica
  25. - Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione
  26. dopo due anni e mezzo
  27. - Divieto per i parlamentari di esercitare un’altra professione durante il mandato
  28. - Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
  29. - Divieto di cumulo delle cariche per i parlamentari (esempio: sindaco e deputato)
  30. - Non eleggibilità a cariche pubbliche per i cittadini condannati
  31. - Partecipazione diretta a ogni incontro pubblico da parte dei cittadini via web,
  32. come già avviene per Camera e Senato
  33. - Abolizione delle Authority e contemporanea introduzione di una vera class action
  34. - Referendum sia abrogativi che propositivi senza quorum
  35. - Obbligatorietà della discussione parlamentare e del voto nominale per le leggi di iniziativa
  36. popolare
  37. - Approvazione di ogni legge subordinata alla effettiva copertura finanziaria
  38. - Leggi rese pubbliche on line almeno tre mesi prima delle loro approvazione per ricevere i
  39. commenti dei cittadini.
  40.  
  41. » ENERGIA «
  42. Se venisse applicata rigorosamente la legge 10/91, per riscaldare gli edifici
  43. si consumerebbero 14 litri di gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato
  44. calpestabile all’anno. In realtà se ne consumano di più. Dal 2002 la legge tedesca, e più di
  45. recente la normativa in vigore nella Provincia di Bolzano, fissano a 7 litri di gasolio, o metri
  46. cubi di metano, al metro quadrato calpestabile all’anno il consumo massimo consentito nel
  47. riscaldamento ambienti. Meno della metà del consumo medio italiano. Utilizzando
  48. l’etichettatura in vigore negli elettrodomestici, nella Provincia di Bolzano questo livello
  49. corrisponde alla classe C, mentre alla classe B corrisponde a un consumo non superiore a 5
  50. litri di gasolio, o metri cubi di metano, e alla classe A un consumo non superiore a 3 litri di
  51. gasolio, o metri cubi di metano, al metro quadrato all’anno. Nel riscaldamento degli ambienti,
  52. una politica energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2, anche per evitare le
  53. sanzioni economiche previste dal trattato di Kyoto nei confronti dei Paesi inadempienti, deve
  54. articolarsi nei seguenti punti:
  55. - Applicazione immediata della normativa, già prevista dalla legge 10/91 e prescritta dalla
  56. direttiva europea 76/93, sulla certificazione energetica degli edifici
  57. - Definizione della classe C della provincia di Bolzano come livello massimo di consumi per la
  58. concessione delle licenze edilizie relative sia alle nuove costruzioni, sia alle ristrutturazioni di
  59. edifici esistenti
  60. - Riduzione di almeno il 10 per cento in cinque anni dei consumi energetici del patrimonio
  61. edilizio degli enti pubblici, con sanzioni finanziare per gli inadempienti
  62. - Agevolazioni sulle anticipazioni bancarie e semplificazioni normative per i contratti di
  63. ristrutturazioni energetiche col metodo esco (energy service company), ovvero effettuate a
  64. spese di chi le realizza e ripagate dal risparmio economico che se ne ricava
  65. - Elaborazione di una normativa sul pagamento a consumo dell’energia termica nei condomini,
  66. come previsto dalla direttiva europea 76/93, già applicata da altri Paesi europei.
  67. Il rendimento medio delle centrali termoelettriche dell’Enel si attesta intorno al 38%. Lo
  68. standard con cui si costruiscono le centrali di nuova generazione, i cicli combinati, è del
  69. 55/60%.
  70. La co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, con utilizzo del calore nel luogo di
  71. produzione e trasporto a distanza dell’energia elettrica, consente di utilizzare il potenziale
  72. energetico del combustibile fino al 97%. Le inefficienze e gli sprechi attuali nella produzione
  73. termoelettrica non sono accettabili né tecnologicamente, né economicamente, né moralmente,
  74. sia per gli effetti devastanti sugli ambienti, sia perché accelerano l’esaurimento delle risorse
  75. fossili, sia perché comportano un loro accaparramento da parte dei Paesi ricchi a danno dei
  76. Paesi poveri. Non è accettabile di per sé togliere il necessario a chi ne ha bisogno, ma se poi si
  77. spreca, è inconcepibile. Per accrescere l’offerta di energia elettrica non è necessario costruire
  78. nuove centrali, di nessun tipo. La prima cosa da fare è accrescere l’efficienza e ridurre gli
  79. sprechi delle centrali esistenti, accrescendo al contempo l’efficienza con cui l’energia prodotta
  80. viene utilizzata dalle utenze (lampade, elettrodomestici, condizionatori e macchinari industriali).
  81. Solo in seguito, se l’offerta di energia sarà ancora carente, si potrà decidere di costruire nuovi
  82. impianti di generazione elettrica. Nella produzione di energia elettrica e termica, una politica
  83. energetica finalizzata alla riduzione delle emissioni di CO2 anche accrescendo l’offerta, deve
  84. articolarsi nei seguenti punti:
  85. - Potenziamento e riduzione dell’impatto ambientale delle centrali termoelettriche esistenti
  86. - Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica con tecnologie che utilizzano le fonti
  87. fossili nei modi più efficienti, come la co-generazione diffusa di energia elettrica e calore, a partire
  88. dagli edifici più energivori: ospedali, centri com-merciali, industrie con processi che utilizzano calore
  89. tecnologico, centri sportivi ecc.
  90. - Estensione della possibilità di riversare in rete e di vendere l’energia elettrica anche agli impianti
  91. di micro-cogenerazione di taglia inferiore ai 20 kW
  92. - Incentivazione della produzione distribuita di energia elettrica estendendo a tutte le fonti
  93. rinnovabili e alla micro-cogenerazione diffusa la normativa del conto energia, vincolandola ai kW
  94. riversati in rete nelle ore di punta ed escludendo i chilowattora prodotti nelle ore vuote
  95. - Applicazione rigorosa della normativa prevista dai decreti sui certificati di efficienza energetica,
  96. anche in considerazione dell’incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili
  97. che essi comportano
  98. - Eliminazione degli incentivi previsti dal CIP6 alla combustione dei rifiuti in base al
  99. loro inserimento, privo di fondamento tecnico-scientifico, tra le fonti rinnovabili
  100. - Legalizzazione e incentivazione della produzione di biocombustibili, vincolando all’incremento
  101. della sostanza organica nei suoli le produzioni agricole finalizzate a ciò
  102. - Incentivazione della produzione distribuita di energia termica con fonti rinnovabili, in particolare
  103. le biomasse vergini, in piccoli impianti finalizzati all’autoconsumo, con un controllo rigoroso del
  104. legno proveniente da raccolte differenziate ed esclu-dendo dagli incentivi la distribuzione a
  105. distanza del calore per la sua inefficienza e il suo impatto ambientale
  106. - Incentivazione della produzione di biogas dalla fermentazione anaerobica dei rifiuti organici.
  107.  
  108. » INFORMAZIONE «
  109. L’informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale. Se il
  110. controllo dell’informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive
  111. antidemocratiche. Se l’informazione ha come riferimenti i soggetti economici e non il cittadino, gli
  112. interessi delle multinazionali e dei gruppi di potere economico prevalgono sugli interessi del
  113. singolo. L’informazione quindi è alla base di qualunque altra area di interesse sociale. Il cittadino
  114. non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di
  115. consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano.
  116. Le proposte:
  117. - Cittadinanza digitale per nascita, accesso alla rete gratuito per ogni cittadino italiano
  118. - Eliminazione dei contributi pubblici per il finanziamento delle testate giornalistiche
  119. - Nessun canale televisivo con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da
  120. alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%
  121. - Le frequenze televisive vanno assegnate attraverso un’asta pubblica ogni cinque anni
  122. - Abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’uno per cento sui
  123. ricavi agli assegnatari di frequenze televisive
  124. - Nessun quotidiano con copertura nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun
  125. soggetto privato, l’azionariato diffuso con proprietà massima del 10%
  126. - Abolizione dell’Ordine dei giornalisti
  127. - Vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici
  128. - Un solo canale televisivo pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale,indipendente dai
  129. partiti
  130. - Abolizione della legge Gasparri
  131. - Copertura completa dell’ADSL a livello di territorio nazionale
  132. - Statalizzazione della dorsale telefonica, con il suo riacquisto a prezzo di costo da Telecom Italia,
  133. e l’impegno da parte dello Stato di fornire gli stessi servizi a prezzi competitivi ad ogni operatore
  134. telefonico
  135. - Introduzione dei ripetitori Wimax per l’accesso mobile e diffuso alla Rete
  136. - Eliminazione del canone telefonico per l’allacciamento alla rete fissa
  137. - Allineamento immediato delle tariffe di connessione a Internet e telefoniche a quelle europee
  138. - Tetto nazionale massimo del 5% per le società di raccolta pubblicitaria facenti capo a un singolo
  139. soggetto economico privato
  140. - Riduzione del tempo di decorrenza della proprietà intellettuale a 20 anni
  141. - Abolizione della legge Urbani sul copyright
  142. - Divieto della partecipazione azionaria da parte delle banche e di enti pubblici o para pubblici a
  143. società editoriali
  144. - Depenalizzazione della querela per diffamazione e riconoscimento al querelato dello stesso
  145. importo richiesto in caso di non luogo a procedere (importo depositato presso il tribunale in
  146. anticipo in via cautelare all’atto della querela)
  147. - Abolizione della legge Pisanu sulla limitazione all’accesso wi fi. ✔
  148.  
  149. » ECONOMIA «
  150. - Introduzione della class action
  151. - Abolizione delle scatole cinesi in Borsa
  152. - Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società
  153. quotate
  154. - Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate
  155. - Abolizione della legge Biagi
  156. - Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente
  157. mercato interno
  158. - Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale
  159. - Introdurre la responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una
  160. compartecipazione alle eventuali perdite
  161. - Impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra carica nella stessa società se
  162. questa si è resa responsabile di gravi reati
  163. - Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società (es. Telecom Italia)
  164. - Introduzione di un tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle
  165. aziende con partecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato
  166. - Abolizione delle stock option
  167. - Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset,
  168. Ferrovie dello Stato
  169. - Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi
  170. europei
  171. - Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato con il taglio degli sprechi e
  172. con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai
  173. servizi senza bisogno di intermediari
  174. - Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come
  175. amministratori in aziende aventi come azionista lo Stato o quotate in Borsa
  176. - Favorire le produzioni locali
  177. - Sostenere le società no profit
  178. - Sussidio di disoccupazione garantito
  179. - Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale (es.distributori di acqua in bottiglia).
  180.  
  181. » TRASPORTI «
  182. - Disincentivo dell’uso dei mezzi privati motorizzati nelle aree urbane
  183. - Sviluppo di reti di piste ciclabili protette estese a tutta l’area urbana ed extra urbana
  184. - Istituzione di spazi condominiali per il parcheggio delle biciclette
  185. - Istituzione dei parcheggi per le biciclette nelle aree urbane
  186. - Introduzione di una forte tassazione per l’ingresso nei centri storici di automobili private con un
  187. solo occupante a bordo
  188. - Potenziamento dei mezzi pubblici a uso collettivo e dei mezzi pubblici a uso individuale (car
  189. sharing) con motori elettrici alimentati da reti
  190. - Blocco immediato del Ponte sullo Stretto ✔
  191. - Blocco immediato della Tav in Val di Susa
  192. - Proibizione di costruzione di nuovi parcheggi nelle aree urbane
  193. - Sviluppo delle tratte ferroviarie legate al pendolarismo
  194. - Copertura dell’intero Paese con la banda larga
  195. - Incentivazione per le imprese che utilizzano il telelavoro
  196. - Sistema di collegamenti efficienti tra diverse forme di trasporto pubblici
  197. - Incentivazione di strutture di accoglienza per uffici dislocati sul territorio collegati a Internet
  198. - Incentivazione dei mercati locali con produzioni provenienti dal territorio
  199. - Corsie riservate per i mezzi pubblici nelle aree urbane
  200. - Piano di mobilità per i disabili obbligatorio a livello comunale.
  201.  
  202. » SALUTE «
  203. L’Italia è uno dei pochi Paesi con un sistema sanitario pubblico ad accesso universali. Due fatti
  204. però stanno minando alle basi l’universalità e l’omogeneità del Servizio Sanitario Nazionale: la
  205. devolution, che affida alle Regioni l’assistenza sanitaria e il suo finanziamento e accentua le
  206. differenze territoriali, e la sanità privata che sottrae risorse e talenti al pubblico. Si tende inoltre
  207.  
  208. ad
  209. organizzare la Sanità come un’azienda e a far prevalere gli obiettivi economici rispetto a quelli di
  210. salute e di qualità dei servizi.
  211. GRATUITÀ DELLE CURE ED EQUITÀ DI ACCESSO
  212. - Garantire l’accesso alle prestazioni essenziali del Servizio Sanitario Nazionale universale e
  213. gratuito
  214. - Ticket proporzionali al reddito per le prestazioni non essenziali
  215. - Monitorare e correggere gli effetti della devolution sull’equità d’accesso alla Sanità
  216. FARMACI
  217. - Promuovere l’uso di farmaci generici e fuori brevetto, equivalenti e meno costosi rispetto ai
  218. farmaci “di marca” (che in Italia costano spesso di più che all’estero) e più sicuri rispetto ai
  219. prodotti di recente approvazione
  220. - Prescrizione medica dei principi attivi invece delle marche delle singole specialità (come
  221. avviene ad esempio in Gran Bretagna)
  222. INFORMAZIONE
  223. - Programma di educazione sanitaria indipendente pubblico e permanente sul corretto uso dei
  224. farmaci, sui loro rischi e benefici
  225. - Politica sanitaria nazionale di tipo culturale per promuovere stili di vita salutari e scelte di
  226.  
  227. consumo
  228. consapevoli per sviluppare l’autogestione della salute (operando sui fattori di rischio e di protezione
  229. delle malattie) e l’automedicazione semplice
  230. - Informare sulla prevenzione primaria (alimentazione sana, attività fisica, astensione dal fumo) e
  231. sui limiti della prevenzione secondaria (screening, diagnosi precoce, medicina predittiva),
  232. ridimensionandone la portata, perché spesso risponde a logiche commerciali
  233. - Sistema di misurazione della qualità degli interventi negli ospedali (tassi di successo, mortalità,
  234. volume dei casi trattati ecc.) di pubblico dominio
  235. MEDICI
  236. - Proibire gli incentivi economici agli informatori “SCIENTIFICI” sulle vendite dei farmaci
  237. - Separare le carriere dei medici pubblici e privati, non consentire a un medico che lavora in
  238. strutture pubbliche di Operare nel privato
  239. - Incentivazione della permanenza dei medici nel pubblico, legandola al merito con tetti massimi
  240. alle tariffe richieste in sede privata
  241. - Criteri di trasparenza e di merito nella promozione dei primari
  242. ORGANIZZAZIONE
  243. - Liste di attesa pubbliche e on line
  244. - Istituzione di centri unici di prenotazione on line
  245. - Convenzioni con le strutture private rese pubbliche e on line
  246. - Investire sui consultori familiari
  247. - Limitare l’influenza dei direttori generali nelle ASL e negli ospedali attraverso la reintroduzione
  248. dei consigli di amministrazione
  249. LOTTA PER IL DOLORE
  250. - Allineare l’Italia agli altri Paesi europei e alle direttive dell’Organizzazione
  251. Mondiale della Sanità (OMS) nella lotta al dolore. In particolare per l’uso degli oppiacei (morfina e
  252. simili)
  253. RICERCA
  254. - Possibilità dell’8 per mille alla ricerca medico-scientifica
  255. - Finanziare la ricerca indipendente attingendo ai fondi destinati alla ricerca militare
  256. - Promuovere e finanziare ricerche sugli effetti sulla salute, in particolare legate
  257. alle disuguaglianze sociali e all’inquinamento ambientale dando priorità ai ricercatori indipendenti
  258. - Promuovere la ricerca sulle malattie rare e spesare le cure all’estero in assenza di strutture
  259. nazionali
  260. - Introdurre, sulla base delle raccomandazioni dell’OMS, a livello di Governo centrale e regionale,
  261. la valutazione dell’impatto sanitario delle politiche pubbliche, in particolare per i settori dei
  262. trasporti, dell’urbanistica, dell’ambiente, del lavoro e dell’educazione
  263. AMMINISTRATORI PUBBLICI
  264. - Eliminazione degli inceneritori
  265. - Introduzione del reato di strage per danni sensibili e diffusi causati dalle politiche locali e
  266. nazionali che comportano malattie e decessi nei cittadini nei confronti degli amministratori
  267. pubblici (ministri, presidenti di Regione, sindaci, assessori).
  268.  
  269. » ISTRUZIONE «
  270. - Abolizione della legge Gelmini
  271. - Diffusione obbligatoria di Internet nelle scuole con l’accesso per gli studenti
  272. - Graduale abolizione dei libri di scuola stampati, e quindi la loro gratuità, con l’accessibilità via
  273. Internet in formato digitale
  274. - Insegnamento obbligatorio della lingua inglese dall’asilo
  275. - Abolizione del valore legale dei titoli di studio
  276. - Risorse finanziarie dello Stato erogate solo alla scuola pubblica
  277. - Valutazione dei docenti universitari da parte degli studenti
  278. - Insegnamento gratuito della lingua italiana per gli stranieri(obbligatorio in caso di richiesta di
  279. cittadinanza)
  280. - Accesso pubblico via Internet alle lezioni universitarie
  281. - Investimenti nella ricerca universitaria
  282. - Insegnamento a distanza via Internet
  283. - Integrazione Università/Aziende
  284. - Sviluppo strutture di accoglienza degli studenti
  285.  
  286. Nota:
  287. ✔ = obiettivo raggiunto
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