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Teen guy

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Jun 23rd, 2017
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  1. TEEN GUY
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  13. CAPITOLO 1
  14. LA RAPINA
  15. Fabio ed Ennio sono seduti al primo banco. Ennio dice all’amico:
  16. “Fabio, è passato troppo velocemente il tempo, sembra 2 minuti che sia iniziata l’estate”.
  17. “Vero, ma purtroppo è arrivato il momento”. Fabio guarda Carla e Salvo che si tengono la mano. Ennio domanda all’amico:
  18. “Sei geloso?”.
  19. “Chi, io? No, niente affatto, non esiste”.
  20. “Sicuro?”.
  21. “Si invece, hai ragione”.
  22. “Siamo tutti amici, se ti fai notare succederà un casino”.
  23. “Hai ragione”. Intanto arriva la professoressa di Italiano, che dice:
  24. “Salve ragazzi. Vi presento una nuova ragazza, che sarà la vostra nuova compagna di classe di quest’anno. Vi presento Caterina Romano”. Fabio la guarda sorpreso. Ennio gli domanda:
  25. “Si può sapere che hai? Vi conoscete?”.
  26. “Si, ci conosciamo. E anche molto”. Carla domanda a Salvo:
  27. “Che hai?”.
  28. “Lei è la mia ex ragazza, Caterina”.
  29. Verso il pomeriggio, Fabio incontra Caterina! Caterina gli dice:
  30. “Guarda chi si rivede dopo stamattina”.
  31. “Insomma, non ho chiesto io di inserirti nella mia classe”.
  32. “Meglio cosi, dopo quello che mi hai fatto alle medie”.
  33. “Io non l’ho fatto apposta, è chiaro? Sei tu che ti sei voluta mettere in mezzo alla lite fra me e Sebastiano”.
  34. “Non mi interessa”.
  35. “Nemmeno a me”.
  36. “Bene, allora ciao”, risponde Caterina andandosene.
  37. Verso sera, Carla è con Eleonora, e le chiede:
  38. “Per caso sai se stasera escono con noi anche Fabio ed Ennio?”.
  39. “Si, vengono con noi”.
  40. “Bene, saremo tutti almeno”.
  41. “Allora andiamo vicino al sotterraneo? Che è li che Salvo ci aspetta”.
  42. “Ok andiamo”.
  43. Nel frattempo Caterina è in quel sotterraneo. Ha un teschelio in mano. Arriva però Fabio! Caterina gli chiede:
  44. “Che cosa ci fai qui?”.
  45. “In realtà mi chiedo che ci fai tu qui. Cosi sei ritornata a Vittoria, con la matta voglia di accedere in questo sotterraneo, che a proposito, è il mio sotterraneo. E tutto questo per mettere le mani su quella cianfrusaglia. Gira quella manopola, coraggio. Ho raschiato il punto dove c’era scritto made in china”.
  46. “Tu stai mentendo”.
  47. “Lo ammetto, di solito tendo ad infattizare le cose, ma la realtà in questo caso è davvero divertente”.
  48. “Dimmi la verità, che cos’è?”.
  49. “Mi spiace tesoro, quel medaglione è solo un oggetto materiale su cui concentrarsi, per acquisire sicurezza. Mia nonna lo usava per addestrare mia sorella Cecilia, proprio perché aveva problemi nella gestione della rabbia.
  50. Nel frattempo arriva Ennio nel posto. Carla gli domanda:
  51. “Eccoti Ennio. Ma Fabio?”.
  52. “Non lo so, gli ho scritto, ma non risponde ai miei messaggi”.
  53. “Beh, fra 10 minuti dobbiamo andare, proviamo a richiamarlo”.
  54. “D’accordo. Prova tu, che io mandando i messaggi sono rimasto al limite”.
  55. “D’accordo, provo io”, risponde Eleonora.
  56. Intanto Fabio è ancora nel sotterraneo con Caterina e le dice:
  57. “Vuoi avere il controllo di tè stessa? Vuoi arrabbiarti Caterina? Allora arrabbiamoci!”. Qualcosa però cade dalle scale! La bomboletta esplode! Crea un ondata di fumo. Caterina riesce a fuggire, mentre Fabio è a terra. C’è qualcuno che apre la cassaforte e prende una valigetta! Fabio urla:
  58. “Fermi! Fermi!”. Dopo 5 minuti arrivano Eleonora ed Ennio. Fabio dice loro:
  59. “Il teschelio non c’entrava niente. Loro, li hanno presi quando non vedevo”.
  60. “Che hanno preso?”, domanda Eleonora.
  61. “Obbligazioni. Titoli obbligazionari al portatore”.
  62. “Come? Aspetta, quindi hai subito una rapina?”, domanda Ennio.
  63. “Si esatto, ed era pure pianificata”.
  64. “Quanto ti hanno rubato?”, domanda Eleonora.
  65. “500”.
  66. “500 euro?”, domanda Ennio.
  67. “No, 500 mila”.
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  84. CAPITOLO 2
  85. IL MUTO
  86. Un ragazzo di nome Giorgio esce da casa sua un attimo per cercare il suo gatto. Giorgio dice:
  87. “Willow. Willow! Dove sei willow?”. Giorgio rientra a casa e dice:
  88. “Mamma non riesco a trovarla. Mamma?”. Giorgio sale le scale e rientra nella sua stanza. Si mette nel letto dal quale però vede per terra le impronte del gatto. Si mette a testa in giù per vedere sotto il letto. Vede la gatta e le dice:
  89. “Ehi tu, eccoti, ma che ci fai la sotto?”. Giorgio la illumina con la lampada e le vede la pelle squarciata! Si spaventa e poi sente i suoi genitori gridare. Giorgio apre la porta per controllare. Da dietro il muro del salotto vede spuntare un uomo con un ascia! L’uomo gli lancia l’ascia ma Giorgio chiude la porta in tempo. L’ascia trafigge la porta e Giorgio la evita per miracolo. L’uomo tenta di aprire la porta dove Giorgio si è chiuso ma non ce la fa. Allora tramite una tastiera dice:
  90. “Ciao Giorgio, ho appena ucciso la tua famiglia. Vuoi morire come loro? Implorando per la tua vita? O vuoi lottare? Voglio aiutarti. Avvolgiti della stoffa sulla tua mano, rompi lo spiecchio, e usa pure uno dei frammenti per difenderti. Avanti, io ti sto aspettando. Giorgio guarda verso lo specchio. L’uomo dice:
  91. “Sei pronto Giorgio? Perché sto arrivando”. L’uomo sfonda la porta ma Giorgio ha spaccato la finestra e sta scappando. L’uomo lo guarda.
  92. La mattina dopo, Fabio e il fratello Francesco sono a casa loro con Natalia, una federale. La ragazza poggia nel tavolo i suoi stivali. Fabio le dice:
  93. “Il tavolo è inglese”.
  94. “Anche i miei stivali”, risponde la ragazza. Poi la ragazza prosegue dicendo:
  95. “Vogliamo parlare di alta moda? O discutiamo di affari?”. Fabio scrive su un foglio di carta qualcosa. Lo passa a Natalia, che però glielo ripassa. Fabio dice:
  96. “Ti ingaggiamo per trovare Caterina, non per uccidere il presidente”.
  97. “Sono giè stata ingaggiata per trovare un'altra persona, voi volete avere la precedenza, e quindi precedere chi mi ha già ingaggiata non può costare meno”. Fabio si alza sorpreso. Francesco dice a Natalia:
  98. “Noi pagheremo, tu trova Caterina, ci basta quello”. Quando Natalia se ne va, Fabio chiude furiosamente la porta e domanda furioso al fratello:
  99. “Sei fuori di testa?”.
  100. “Fabio, non avevamo scelta, sono 2 giorni che la cerchiamo senza successo”.
  101. “Se non scopriamo chi ha detto a Caterina del sotterraneo, non riavremo mai le nostre obligazioni. Secondo tè io che dovrei fare? Cercare lavoro? Non ho un curriculum molto aggiornato. Ci hanno derubati Francesco, derubati!”. Fabio lo afferra per un braccio ma Francesco lo blocca! Fabio gli domanda:
  102. “Perché questa rabbia?”.
  103. “Non lo so. Faremo qualcosa, non preoccuparti”.
  104. Intanto Giorgio arriva in ospedale ferito. La dottoressa dice:
  105. “Oddio, che cosa ti è successo? Vieni con me”.
  106. Nel frattempo Salvo è con Eleonora. Chiama Carla e le dice:
  107. “Amore, dove sei?”.
  108. “Scusami Salvo, ma non posso venire. Io e mio padre dobbiamo sbrigare una nuova e urgente faccenda”.
  109. “Ma di che si tratta? Ci sono stati omicidi?”.
  110. “Ebbene si, una ragazza la scorsa notte è morta, e avevi dei segni profondi, causati credo da un ascia”.
  111. “Oh mio dio”.
  112. “Si è terribile amore, e dobbiamo intervenire. Non deve morire altra gente cosi”.
  113. Verso sera, Giorgio sente dei rumori provenire dalla finestra della sua stanza d’ospedale. Si alza dal letto per verificare, ma viene tirato giù! L’uomo con l’ascia lo trafigge e lo uccide! Qualche ora dopo, Carla e suo padre sentono la notizia. Carla dice al padre:
  114. “C’è un assassino con l’ascia in giro. 2 notti fa è morta una ragazza, e aveva gli stessi segni”.
  115. “Dobbiamo intervenire, e fermare l’assassino”.
  116. “Si, dobbiamo farlo, non possiamo permettere che muoia altra gente”.
  117. Intanto Francesco è a casa sua con Natalia. Francesco dice:
  118. “Qui non c’è nulla su Caterina. Quest’assassino ha usato un ascia”.
  119. “Veramente ha usato un toma hock militare”.
  120. “Non è scritto nel rapporto”.
  121. “Lo so”.
  122. “Mi vuoi dire che altro sai?”.
  123. “Non adesso. Il problema è che la gente con cui vado a parlare, non parla con gente come te”.
  124. “Vuoi che ti aspetti?”.
  125. “Voglio che ti fidi di me”.
  126. “E perché dovrei fidarmi di tè? Non so niente di tè”.
  127. “Invece io ti conosco, e so bene cosa vuoi. Vuoi il bene di tuo fratello”. Natalia sta andando via ma Francesco la ferma e le dice:
  128. “Aspetta. Hai una settimana”.
  129. Nel frattempo, l’uomo con l’ascia è in uno studio buio e sta usando un computer. L’uomo tramite una cannuccia che si mette sul collo si sta nutrendo. Poi con il suo computer accede a dei documenti in digitazione automatica. L’uomo dice tramite la sua tastiera nel braccio:
  130. “Compito eseguito. Adesso tocca ai prossimi”.
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  136. CAPITOLO 3
  137. IL BENEFATTORE
  138. Verso sera, Fabio è da solo. Sente un rumore. Fabio dice:
  139. “Francesco, ci sei? Francesco”. Fabio legge un foglio ma gli viene lanciata un ascia! L’ascia lo colpisce nel petto! L’ascia non lo trafigge grazie al foglio. Fabio però cade a terra. Fabio dice ormai in fase di svenimento:
  140. “Francesco”.
  141. “Tranquillo Fabio, Francesco è il prossimo”, risponde l’uomo con l’ascia.
  142. Nel frattempo Carla è con Salvo ed Eleonora. La ragazza dice loro:
  143. “Ragazzi, allora domani sera ci siete alla festa?”.
  144. “Si, e anche Ennio ha dato conferma”.
  145. “Molto bene, aspettiamo la conferma di Fabio”.
  146. “Tu e tuo padre come siete messi con la ricerca?”, domanda Eleonora.
  147. “Pomeriggio già iniziamo. Il problema è che non sappiamo dove abita, per cui non sarà per niente facile trovarlo”.
  148. “Già, questa non ci voleva”, risponde Salvo.
  149. Intanto Francesco è arrivato a casa e vedendo Fabio a terra corre verso di lui. Francesco prende un cerotto nel bagno. Fabio si rialza a stento. Francesco dice:
  150. “Devo chiudere la ferità si, ma prima devo assottigliarla”.
  151. “Credo di poter reggere un po’ di acqua ossigenata”. Francesco gli mostra la grossa quantità che gli dovrà mettere. Fabio risponde:
  152. “Oh cavolo”. Francesco gliela versa e Fabio urla dal dolore. Fabio ricade a terra. Francesco gli mette poi il cerotto. Francesco gli tende la mano e Fabio si rialza afferrandogliela. Fabio dice al fratello:
  153. “Un uomo con l’ascia senza bocca è stato. E ha detto che ti sta cercando, e che tu sarai il prossimo”.
  154. “Come fa un uomo senza bocca a dire qualcosa?”.
  155. “Con questo”, risponde Fabio mostrandogli il toma hock militare.
  156. Verso sera, Ennio dice al padre:
  157. “Papà, l’assassino con l’ascia sarà a scuola questa sera”.
  158. “Come fai a esserne sicuro?”.
  159. “Perché ho letto una copia dei suoi documenti. Dice che le prossime vittime saranno a scuola stasera, tieni”. GianLuca la legge.
  160. Nel frattempo Carla, Eleonora e Salvo sono alla festa. Carla dice loro:
  161. “Ragazzi, l’uomo stasera sarà a scuola. Ennio mi ha detto che è li che ucciderà i prossimi”.
  162. “Oh no, speriamo che Ennio e suo padre se la cavino, e che quell’uomo non li uccida”.
  163. “Non succederà, tranquilla”.
  164. “Quell’uomo è un assassino professionista, non si può stare tranquilli”. Intanto De Marco, un uomo che vende birra, dice:
  165. “Ecco la birra”.
  166. “D’accordo, non ho ordinato della birra, soprattutto non di quella marca”, risponde Eleonora.
  167. “Ma qualcuno l’ha fatto. Credi che non abbiano voglia di bere?”.
  168. “Chi l’ha messo qui? È un vino da 400 euro”, risponde Eleonora togliendo la birra dalla mano di un ragazzo di nome Enrico. Poi domanda a De Marco:
  169. “Quanto ti devo?”. De Marco le dà un foglio. Eleonora domanda leggendo il foglio:
  170. “Perché 100 euro extra?”.
  171. “Piccola, è la maggiorazione si per i 21enni”.
  172. “Prendo i contanti”. Enrico dice:
  173. “Ho aperto io il vino, forse dovrei offrire la birra”.
  174. Dopo 5 minuti De Marco va alla sua auto ma vede un graffio. De Marco dice:
  175. “Maledetti”. Gli viene mal di testa e poi si inginocchia dicendo:
  176. “Tre cose non possono essere nascoste, il sole, la luna, la verità. Tre cose non possono essere nascoste, il sole, la luna, la verità”. Il sole”…. Una ragazza lo strangola con una corda! Lo uccide staccandogli la testa! Poi scatta una foto e se ne va. Tornata alla sale della festa, vede Enrico, e abbracciandolo gli chiede:
  177. “Perché quel sorriso?”.
  178. “Il nostro amico mi ha inviato un messaggio”. Il messaggio scritto da un certo “benefattor”, dice:
  179. “Benefattore, i soldi sono stati trasferiti nel tuo account”. “Ottimo”, risponde Valentina. Poi i due fidanzati si baciano.
  180. Nel frattempo Ennio e suo padre sono a scuola. Ennio dice al padre:
  181. “Lo sai, anche se quell’uomo è connesso al wi fi della scuola, non significa che sia qui”.
  182. “Beh è vero, ma in questa scuola ne ho viste tante, e preferisco avere sempre con me la pistola”.
  183. “C’è del sangue papà”.
  184. “Se sei nervoso Ennio rendi nervoso anche me”. GianLuca vede una porta. Tenta di aprirla lentamente, ma c’è un filo appeso alla corda”.
  185. “Oh no è una mina anti-uomo. Sta giù papà!”. I due evitano per miracolo l’ascia dell’uomo! L’uomo dà un calcio a GianLuca ma Ennio lo spinge al muro facendogli cadere l’ascia e poi lo tiene fermo! GianLuca gli mira la pistola dicendogli:
  186. “Hai il diritto di rimanere in silenzio. Qualsiasi cosa dirai, potrà essere usata contro di tè in una corte di giustizia. Hai diritto a un avvocato, se non te ne puoi permettertene uno, allora hai diritto”… Fabio vede l’uomo e va verso di lui!”.
  187. “No Fabio no!”, risponde Ennio. Fabio gli va addosso e poi lo accoltella alla gola ripetutamente! Fabio stacca poi il coltello dalla gola del cadavere. Fabio poi si alza e si asciuga le mani con un tovagliolo. Poi se ne va. Ennio gli dice:
  188. “Hai detto che eri cambiato”.
  189. “No sono abitudinario”.
  190. Nel frattempo Eleonora è con Carla. Eleonora accede ai dati del muto grazie alla chiavetta di Ennio. C’è però una password. Eleonora scrive “Giorgio”. Carla le domanda:
  191. “Perché Giorgio”?
  192. “Perché questi dati sono stati scritti e completati dopo la morte della ragazza, ricordi?”. Compare una lista di nomi con accanto delle cifre! Carla domanda:
  193. “Che cos’è?”.
  194. “Una lista di tutti i cittadini di Vittoria, una lista di morte. E ci siamo tutti”.
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  209. CAPITOLO 4
  210. DISTURBI
  211. La mattina a scuola, durante la pausa, Salvo dice:
  212. “Questa cosa non ha senso, ognuno ha la sua attrezzatura”.
  213. “Invece di cercare un pallone da basket con una lama nascosta, proviamo a fare annullare la partita di stasera”, risponde Carla.
  214. “Ma è il modo migliore per coglierlo di sorpresa”, risponde Salvo.
  215. “Ma coglierlo di sorpresa potrebbe significare aspettare il momento in cui pugnala qualcuno, e potrebbe essere chiunque di noi”, risponde Ennio.
  216. “Non sappiamo nulla sulla lista, né come viene fatta e né chi l’aggiorna”, risponde Salvo.
  217. “Come a fanno a sapere di me?”, domanda Eleonora.
  218. “Sanno di tutti Eleonora”, risponde Carla.
  219. “Hai ragione Carla, la partita va annullata”.
  220. “Io non ho paura ragazzi”, risponde Fabio.
  221. “Nemmeno io”, risponde Carla.
  222. “Io invece sono terrorizzato. Sono killer professionisti, lo fanno di professione. Uno di loro ha anche un arnese per tagliare le teste, chissà che altro avranno”.
  223. Nel frattempo Enrico dice a Valentina:
  224. “Arnesico, quello è Arnesico? Credevo che fosse verde”.
  225. “Non questa varietà, questa è molto rara, e molto più costosa”.
  226. “Che stai cercando di dirmi? Che non posso fallire?”.
  227. “Non lo mancare. Quello che devi fare è graffiarlo, agirà in fretta”. Enrico esce la lama e Valentina ci mette l’arnesico.
  228. Nel frattempo Ennio e Fabio parlano con Carla. Ennio dice alla ragazza:
  229. “Carla non si tratta solo della partita. Credo che chi abbia ucciso De Marco faccia parte della squadra”.
  230. “Chi è De Marco? Quello che ha portato la birra?”.
  231. “Si, il tizio decapitato”, risponde Ennio.
  232. “Chi ha ordinato il fusto di birra, ha ucciso De Marco”. Carla resta silenziosa. Fabio le domanda:
  233. “Carla? Sai qualcosa?”.
  234. “Io non so chi abbia ordinato la birra, ma so chi l’ha pagata”.
  235. “Chi?”, domanda Ennio.
  236. “Enrico”.
  237. Verso sera c’è la partita. I ragazzi stanno giocando ma qualcuno viene spinto da Salvo! Viene portato in ospedale. Carla guarda la lama sul pallone che ha Enrico in mano scomparire. Carla dice a Salvo:
  238. “Ti ha mancato”.
  239. “Che vuoi dire?”.
  240. “Sei tu Salvo, sei tu quello che vuole”.
  241. Intanto il ragazzo colpito sta strisciando e domanda a Valentina:
  242. “Che cosa mi avete fatto?”.
  243. “Sei stato ferito da una lama avvelenata, fatta di Arsenico, non ti ucciderà, ma questo si”, risponde Valentina mostrando la corda.
  244. “Perché? Perché fate questo?”.
  245. “Perché tu vali un mcchio di soldi Emanuele!”. Valentina lo strangola! Arriva Carla che le mira l’arco! GianLuca la ammanetta! GianLuca le dice:
  246. “Sei in arresto! Dirai tutto di fronte al giudice!”.
  247. Intanto la partita è finita. Enrico dice fra se e sé:
  248. “Sei stato molto fortunato caro Salvo, ma non mi sfuggirai. Vali molti soldi, e farti fuori sarà un piacere”. Intanto Carla dice a Salvo:
  249. “La partita è finita, ma ti cercherà ancora Enrico. Ma io ti proteggerò ad ogni costo. Sappi che con me sei al sicuro”.
  250. “Grazie amore, so di poter contare su di tè, ma dobbiamo stare attenti, tutti noi siamo sulla lista”.
  251. “Non lo sappiamo, dobbiamo ancora aggiornarla, noi abbiamo avuto accesso solo alla prima parte della lista, dove Fabio non c’èra, ma tutti noi altri si”.
  252. “Vero, potrebbe essere nella seconda parte”.
  253. “Speriamo di no, ma temo di si”.
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  261. CAPITOLO 5
  262. GLI ORFANI
  263. Una mattina di vacanza, Salvo sta correndo nel cortile della scuola. Salvo si ferma un attimo ma viene colpito da una macchina! Salvo rotola a terra per il cortile. Esce qualcuno dalla macchina! È Enrico! Enrico dice:
  264. “Ciao Salvo. Scusa se mi sono perso la serata cinema. Non preoccuparti, farò qualcosa per rimediare”. Enrico lo colpisce con una lama!
  265. Intanto Caterina è con 2 guardie del corpo, dato che è preoccupata di essere uccisa a causa della lista. Caterina dice:
  266. “Ragazzi, dobbiamo scoprire chi ha fatto la lista e liberarcene, altrimenti verremo uccisi”.
  267. “Hai ragione Caterina, ma al momento non si sa chi sia questo benefattore”.
  268. “Ma noi lo scopriremo a tutti i costi, non voglio rimetterci la pelle”.
  269. Intanto Carla è preoccupata per Salvo. Riceve una chiamata. Carla risponde:
  270. “Pronto Salvo”.
  271. “Credo che tu sappia già la risposta Carla”.
  272. “Lui dov’è?”.
  273. “Andiamo, perché dovrei dirtelo?”.
  274. “Ti darò i soldi”.
  275. “Si lo farai, ma questo non ti restituirà Salvo, credo che dovrai sforzarti un po di più”.
  276. “Che cosa vuoi?”.
  277. “Voglio i soldi, e Valentina, o Salvo non lo rivedrai più”.
  278. Pochi minuti dopo Carla si incontra con Enrico. Carla gli dice:
  279. “D’accordo, che vuoi che faccia? Posso andare dal commissario Cardamone, lo posso fare”.
  280. “Dovrei comunicare con le forze dell’ordine? Perché? Non mi faccio aiutare da una cacciatrice per contattare qualcuno”.
  281. “Allora cosa dovrei fare?”.
  282. “Porteranno Valentina in una prigione federale, e tu non permetterai che succeda. La faranno salire su un auto, noi la seguiremo, poi la supereremo, e tu la fermerai”.
  283. “Mi vuoi fare attaccare un auto? Sarebbe questo il tuo piano?”.
  284. “Sei una cacciatrice, se non riuscirai a fermare una piccola auto, un piccolo ragazzo oggi morirà”. Enrico esce la lama e dice:
  285. “Ho ferito il tuo fidanzato con una lama ricoperta di arsenico, quando raggiungerà il cuore, per lui saranno guai”.
  286. Nel frattempo Ennio sta parlando con Eleonora, alla quale dice:
  287. “Valentina è in carcere, ma Enrico è ancora in giro libero. Potrebbe cercare Salvo e trovarlo”.
  288. “Purtroppo lo ha già trovato”.
  289. “Che cosa? Oh no”.
  290. “Si, e pare che sia in pericolo di vita”.
  291. “Dobbiamo fare qualcosa”.
  292. “Carla sta cercando di fare di tutto per salvarlo, ce la farà”.
  293. Intanto Carla ed Enrico sono in macchina. Enrico:
  294. “C’è uno stop fra 700 metri”.
  295. “Quindi dovrei fare scoppiare le gomme con la balestra?”.
  296. “La balestra, la pistola, fai come ti pare, devi fermarla. Sei pronta?”. C’è una macchina ribaltata! Carla dice:
  297. “Ferma. Ferma l’auto!”. Enrico la ferma. Carla corre verso la macchina e dice:
  298. “Commissario?”.
  299. “Carla, sono qui”. Enrico esce la lama. Carla le dice:
  300. “Non c’è, Valentina è scappata”. GianLuca dice a Carla:
  301. “Carla, loro sono ancora qui”. Ci sono le due guardie del corpo di Caterina. Enrico dice:
  302. “Vuoi me? Forza vieni a prendermi. Non sei cosi grosso, si hai capito, non sei cosi grosso!”. L’altra guardia del corpo lo solleva da dietro e lo sbatte per terra uccidendolo!”. GianLuca urla:
  303. “Carla!”. L’altra guardia butta Carla a terra! Intanto Valentina è a terra morta! Le guardie e Caterina vanno via.
  304. Dopo pochi minuti Salvo cerca di fuggire dal pozzo ma non ce la fa. Qualcuno lo tira fuori dal braccio ed è Carla! Carla dice al fidanzato:
  305. “Sei salvo, sei salvo amore”. I due si abbracciano.
  306. Più tardi, Carla ed Eleonora sono di nuovo a casa della cacciatrice davanti al pc. Eleonora dice:
  307. “La password si aggiorna ad ogni morte voluta dal benefattore, giusto?”.
  308. “Si. Prima era Maria, la ragazza scomparsa giorni fa, poi Giorgio, e quindi”..
  309. “L’ultimo morto è De Marco”. Carla scrive “De Marco”. La password è corretta e accedono alla lista aggiornata. Ci sono altri nomi. Carla ed Eleonora risultano con un valore rispettivo di 25 e 50 mila. Carla dice:
  310. “Chiama GianLuca”.
  311. Nel frattempo Caterina è in una piccola casetta abbandonata. Arriva Fabio! Fabio le dice:
  312. “Suppongo che tu ti nasconda in questa casetta per non farti trovare, ma io ti conosco e so come ti muovi. Sta peggiorando vero? La gestione della rabbia, la perdita di controllo. Sai, io prima mi arrabbiavo, da bambino rompevo persino i miei giocattoli, quando ero in preda alla rabbia, ma poi mi sono chiesto, perché rompere i miei giocattoli quando posso rompere quelli degli altri?”.
  313. “Smetti di girarci intorno e dimmi che cosa vuoi”.
  314. “Ovviamente siamo nella posizione di litigare di nuovo”.
  315. “Ahahah, non penso che siamo in condizioni paritarie”. Fabio vede le guardie del corpo di Caterina e dice:
  316. “Forse è vero, ma suppongo che tu voglia ritornare con Salvo, a fidanzarvi come nel vostro vecchio e glorioso passato. Però, sai che non puoi farcela se non hai il controllo assoluto di tè stessa. Io posso addestrarti, posso insegnarti il controllo”.
  317. “Dunque sei disposto ad addestrarmi per ottenere ciò che vuoi. Che sarebbe?”.
  318. “Ovviamente rivoglio subito i miei soldi”.
  319. “Ah no, non è tutto, magari vuoi anche quelli, ma non è solo questo che vuoi”.
  320. “Ho bisogno dei soldi, si, però lo ammetto, i soldi non ti danno poi cosi tanto. Quello che voglio, è quello che a lungo ho cercato. Carla”.
  321. CAPITOLO 7
  322. LA LISTA
  323. Giuliano, il vice commissario, è in macchina ma qualcuno gli sta mettendo benzina sull’auto. Giuliano dice:
  324. “Ehi, ehi! Ma che fai? Senti, io sono un vice del dipartimento del commissario di Vittoria”.
  325. “Maledizone, non dovevi rinvenire”.
  326. “Che cosa? Pietro? Che succede, che fai?”.
  327. “Sei un bravo ragazzo ma sulla lista c’è scritto che vali 5 mila euro”.
  328. “Che cosa? Pietro, io non so di che parli. Ascolta, io guadagno a stento 40.000 dollari l’anno”.
  329. “Io ne guadagno solo 36”.
  330. “Pietro, ti prego fermati. Senti non lo devi fare, se hai problemi di droga”.
  331. “Stavolta vali 5 mila Giuliano, il problema ce l’hai tu”.
  332. “Ti prego, non lo fare, hai intenzione di startene li e a sentire n collega che muore tra le fiamme?”. Pietro lancia l’accendino in macchina! La macchina è totalmente infuocata!
  333. Più tardi Pietro è nel suo ufficio ma arriva Giuliano! Pietro gli domanda:
  334. “Ma dovresti essere morto”. Giuliano senza maglietta va a picchiarlo senza sosta! Giuliano dice:
  335. “Sono riuscito a scappare poco prima che la macchina si bruciasse”.
  336. La mattina dopo, Salvo è nel corridoio della scuola e incontra Eleonora, che gli chiede:
  337. “Ehi Salvo, questa sera ti vedò al falò?”.
  338. “Certo che vengo”.
  339. “Ottimo, c’è anche Carla”.
  340. “Bene, d’accordo, ci vediamo li”.
  341. Nel pomeriggio Eleonora dice a Ennio:
  342. “Ennio, so a chi possiamo chiedere aiuto”.
  343. “A chi?”.
  344. “A lisa, una ragazza che vive in un centro psichiatrico”.
  345. “Perché vive li?”.
  346. “Ha avuto un terribile passato che l’ha fatta impazzire”.
  347. “Allora andiamo”.
  348. Nel pomeriggio Ennio ed Eleonora vedono Lisa. Eleonora le dice:
  349. “Lisa, che cosa sai sulla lista?”.
  350. “Io so tutto”.
  351. “Che vuoi dire?”.
  352. “Io ho collaborato con il benefattore”.
  353. “Che cosa? Perché l’hai fatto?”.
  354. “Perché mi è stato imposto”.
  355. “Che vuoi dire?”.
  356. “Io volevo aiutare, solo aiutare”.
  357. “Lo so che non avresti accettato di parlare con noi se fosse cosi”.
  358. “Si, è vero, ma parlerò solo con una persona”.
  359. “Chi?”.
  360. “Fabio, Fabio Verdi”.
  361. Verso sera Carla e il padre sono in un vicolo dove arrivano tanti uomini armati a sparare! Carla e il padre vengono aiutati dai loro colleghi. Riescono a battere gli eserciti. Carla sta per uccidere un sopravvissuto con la balestra.
  362. Intanto Fabio arriva nel posto dove c’è Lisa. Fabio chiede:
  363. “Lei? Lei sarebbe quella ragazza che mi ha derubato? Credo che lei non sia più attendibile da tempo. Commissario, non per discutere l’eccellente reputazione del suo appartamento, ma è certo che sia lei?”.
  364. “Perché non entri e senti quello che ha da dire?”. Fabio entra e dice:
  365. “D’accordo, Lisa. Dove sono i miei soldi? O meglio ciò che ne resta”. Lisa gli tocca la guancia. Fabio le afferra il braccio ma Giuliano gli dice:
  366. “Lasciala andare!”. Fabio la lascia andare e domanda:
  367. “Perché lo hai fatto?”.
  368. “Sono svanite, le ustioni causate dall’incendio, sono svanite”. Eleonora dice:
  369. “Che cosa? Ma allora si sono già conosciuti”. Fabio domanda a Lisa:
  370. “Lisa, hai messo su una lista nera tutti i miei amici, non credi che ci devi una spiegazione per questo?”.
  371. “Mi hai detto che dovevo mantenere il segreto?”.
  372. “L’ho detto io? Io ho detto questo?”.
  373. “L’hai detto tu”.
  374. “Lisa, permettimi di dirti un'altra volta che noi non ci siamo mai incontrati”.
  375. “Tu non ricordi”.
  376. “Può darsi, ma tu si sicuramente”.
  377. “Infatti, ho una registrazione”.
  378. “Che cosa?”. GianLuca e Giuliano entrano per sentire. Nella registrazione Fabio dice:
  379. “Io annienterà i deboli. Ricostruirò una Vittoria a mia immagine, Ma tutto questo non lo potrò fare da solo, infatti ho bisogno del tuo aiuto. Assolverò delle persone, assassini, sicari professionisti, persone come il muto. Userò i titoli bancari, si tutti i miei fondi, userò ogni centesimo se necessario, comincerò con i professionisti, e poi diffonderò ulteriormente un elenco. Non un elenco, ansi una lista di morte. Alla fine tutti vorranno una chance, chiunque potrà diventare un assassino per il giusto prezzo, perché in fin dei conti ogni persona può essere corrotta dei soldi!”. Finisce qui la registrazione. GianLuca gli punta una pistola! GianLuca dice a Fabio:
  380. “Mani ben in vista”.
  381. “Secondo voi come posso ricordarmi queste cose?”.
  382. “Era una tua idea e te lo sei dimenticato. Lei ha preso tutto da tè”, risponde Eleonora.
  383. “Ero totalmente fuori di testa. Sapete che significa essere in coma, paralizzati ma coscienti, si cerca di non impazzire”.
  384. “Ma lei ti stava ascoltando”, risponde Giuliano.
  385. “Stava ascoltando le farneticazioni e il delirio di un pazzoide, di un ex pazzoide, ora sto molto meglio”.
  386. “Lei ha seguito le tue indicazioni, non escludo che ci sia di più”, risponde GianLuca.
  387. “Rubare i miei stessi soldi? Davvero?”.
  388. “Li avresti usati comunque”, risponde GianLuca.
  389. “Basta, è quello che lei vuole, è per questo che lei è qui. Si guardi intorno commissario, siamo 4 adesso, 4 persone sulla lista di morte, io, lei, Giuliano e Lisa”, risponde Eleonora.
  390. “Le consiglio di farlo sceriffo, perché non credo che abbia il coraggio”.
  391. “Basta, vi prego basta”, risponde Eleonora.
  392. “Questo dipartimento sta diventando un covo di gente corrotta Commissario, come pensa di spiegare tutto ciò ad un giudice? Una ragazza sente le farneticazioni di un pericoloso ragazzo in coma che decide di mettere in atto i suoi piani di vendetta? Punteranno su di lei una pistola e la lincenzieranno”.
  393. “Lo lasci andare, la prego”.
  394. “Bisogna ascoltarle le belle ragazze commissario. Me ne vado, nessuno spara, niente sangue versato”.
  395. “Questa è la seconda volta Fabio, non ce ne sarà una terza”.
  396. Nel frattempo Carla sta per uccidere il sopravvissuto ma sente vibrare il suo telefono. Lo prende e mostra all’uomo ferito il messaggio ricevuto dal benefattore: “Tutti i contratti sono terminati”.
  397. Intanto Fabio è nella casa di Caterina, la quale gli dice:
  398. “Sembri nervoso”.
  399. “Non sono nervoso, sono confuso. Non mi piace essere confuso”.
  400. “È finita, non c’è più la lista, e se hai bisogno che ti venga ricordato, tutto il resto sta andando esattamente a modo tuo”.
  401. “Non esattamente a modo mio”.
  402. “Forse non tutte le pedine nella tua partita si sono mosse come previsto, ma la cosa sta andando per il verso giusto. Vuoi abbandonare il piano?”.
  403. “Assolutamente no, non ora che sono cosi vicino. Non quando manca cosi poco ad uccidere Eleonora Macca”.
  404. CAPITOLO 8
  405. IL PIANO
  406. Salvo arriva nella casa deserta dove vive Caterina, ma lei non c’è. C’è Fabio però! Salvo gli domanda:
  407. “Fabio, come l’hai trovata?”.
  408. “Grande conoscenza del suo passato, tu?”.
  409. “Eravamo fidanzati tempo fa, conoscevo questo posto”.
  410. “Wow, sei arrivato qui grazie al vostro bel passato, davvero notevole. Però potrebbe darsi che una delle sue 2 guardie sia qui adesso”. La guardia di Caterina esce allo scoperto!
  411. Nel frattempo Eleonora è a casa sua da sola ma qualcuno entra! È Caterina con l’altra sua guardia! La guardia mette la mano sulla bocca di Eleonora e le fa perdere i sensi! Caterina dice:
  412. “Andremo tutti nella chiesa”.
  413. Nel frattempo la guardia con Fabio mette al muro Salvo! Fabio con una spada in mano dice:
  414. “Purtroppo anche se ho promesso a Caterina che non ti avrei ucciso, non ti posso lasciare andare”. Fabio lo infilza! Poi gli dice:
  415. “No no, aspetta, ti do una mano”. Fabio ruota la spada ferendo ancora di più Salvo! Fabio gli dice poi:
  416. “Riposati qui per un po’, è da cosi tanto tempo che passi le pene dell’inferno”. Poi se ne va con la guardia.
  417. Più tardi, arriva Giuliano, il vice commissario. Vede Salvo a muro in fin di vita. Salvo gli dice:
  418. “Se ne sono andati”.
  419. “Da quanto tempo stai qui?”.
  420. “Non lo so, forse ho perso conoscenza”.
  421. “Per caso è stato Fabio Verdi?”.
  422. “Lo tenevate d’occhio?”.
  423. “Si, dopo Lisa Gravina”.
  424. “Mi ascolti, Caterina vuole arrivare ad Eleonora, e Fabio l’aiuta. Avvisi i ragazzi”.
  425. “Non posso, non c’è campo qui sotto”.
  426. “E allora vada, la prego”.
  427. “Se ti lascio sarai morto per quando sarò di ritorno”.
  428. Intanto Ennio chiama Eleonora ma non risponde. Poi prova con Salvo ma nemmeno lui risponde. Ennio riceve una chiamata da Carla, che gli dice:
  429. “Ennio, non riesci ad intracciare più anche tu Salvo ed Eleonora?”.
  430. “Si, ho tentato più volte, ma niente, sono preoccupatissimo”.
  431. “Anch’io. Fabio riesce ad intracciarli?”.
  432. “No, dice che ha provato anche lui, ma niente”.
  433. “Questa non ci voleva, dobbiamo andare a cercarli, credo proprio che sia successo loro qualcosa”.
  434. Intanto Giuliano tenta di togliere la spada a Salvo ma non ce la fa. Giuliano gli dice:
  435. “Scusa, scusami. Da solo non ce la faccio, non si piega dall’altra parte”.
  436. “Vada via”.
  437. “Non posso fare nemmeno questo, ma ho bisogno del tuo aiuto. Lo so che sei ferito e stanco, ma devi raccogliere tutta la forza che hai e che ti rimane”.
  438. “Io non ne ho più”.
  439. “Afferra la barra Salvo”.
  440. “Non ho più motivo per vivere, la prego, vada adesso, non c’è più tempo”.
  441. “Sai che cosa ti serve? Adrenalina. Ci sono 2 modi per averla, paura e rabbia. E dato che sei uno che sembra non avere paura di niente, ti devi arrabbiare, ti devi arrabbiare tanto da fare rilasciare al cervello tutta l’adrenalina rimasta”.
  442. “Sono stanco per arrabbiarmi”.
  443. “Va bene, io non conosco la tua storia, non so che hai passato. Ma Eleonora mi ha raccontato una cosa, mi ha raccontato di Daniele, il tuo migliore amico. So che cosa provava per tua sorella, se lui sapesse ciò che sta succedendo sarebbe molto arrabbiato, a sufficienza per cercare di andare via da qui. Ora arrabbiati per qualcosa, per Caterina, per Daniele, per Fabio, fallo, fallo adesso”. Giuliano gli tira la spada e dopo un urlo di sofferenza di Salvo ce la fa!
  444. Intanto Ennio, Carla, Francesco e Natalia. Sono a casa di Eleonora ma vedono porta aperta e la sua camera tutta disordinata. Ennio domanda:
  445. “Ma che è successo?”.
  446. “A quanto pare è sparita”, risponde Natalia. GianLuca chiama Ennio e gli dice:
  447. “Eleonora è sparita”.
  448. “SI, non sappiamo dove sono”.
  449. “A Ragusa, e se li volete salvare, ci dovete andare subito”.
  450. Intanto Eleonora è appena cosciente. Arriva Caterina che le dice:
  451. “Dimmi Eleonora, sai perché sei qui? Ebbene si, resterai qui fino all’arrivo di tutti. E quando arriveranno, ti vedranno morire”.
  452. “No no! Perché Caterina? Non farlo!”.
  453.  
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  465.  
  466. CAPITOLO 9 (FINALE)
  467. Francesco, Fabio, Natalia, Ennio e Carla sono nel garage dei fratelli Verdi. Ennio domanda a Natalia:
  468. “Dove hai preso un furgone blindato?”.
  469. “Io sono una federale”.
  470. “Pensavo che fosse una copertura”. Francesco scende dalla macchina e dice:
  471. “Portiamo anche Carla?”.
  472. “Ed ecco Fabio finalmente”, risponde Carla.
  473. “Ci saremo tutti, e considerando che l’ora serale si sta avvicinando, sarà meglio muoversi. Una ragazza con due guardie del corpo giganti, può fare del male. Quindi, se siamo tutti abbastanza spaventati, direi di andare”.
  474. Arrivati li, la sera, Francesco scende dalla macchina ma viene trascinato fuori da una guardia di Caterina e viene picchiato! Fabio domanda:
  475. “Fra, è molto grave?”.
  476. “Sto bene, voi prendete Eleonora, trovatela, vi seguiamo, andate. Forza!”.Ennio riceve una chiamata da GianLuca:
  477. “Ciao papà”.
  478. “Senti, lo so che sei arrabbiato”.
  479. “No no, sono più che arrabbiato, ho raggiunto un livello di furia che non puoi immaginare”.
  480. “Quando torno puoi mettermi in punizione”.
  481. “In punizione? Io come minimo ti incateno. Ora ti prego, dimmi che stai bene, e che sei al sicuro”.
  482. “Lo sono, voglio solo salvare i miei amici”.
  483. “Va bene, fammi sapere, vai a salvare i tuoi amici”. Arriva Caterina con le due sue guardie che tengono ferma Eleonora! Tutti guardano sconvolti. Caterina dice loro:
  484. “Se volete uscire tutti vivi da qui, lasciate che Eleonora muoia”.
  485. “E perché dovremmo lasciartela uccidere?”, domanda Ennio. Le due guardie vanno a picchiare Ennio e Carla! Li mettono fuori dall’entrata. Intanto Natalia vede come sta Francesco e decide di rimetterlo in macchina per proteggerlo. Fabio va da Caterina e le dice:
  486. “Bene, finalmente il nostro momento è arrivato”. Fabio prende la spada! Eleonora gli domanda:
  487. “Fabio, che cosa vuoi fare?”.
  488. “Per colpa tua sono stato scoperto, ma per fortuna ancora i nostri amici non sanno niente del fatto che ero io il benefattore. E sarebbe meglio toglierti di mezzo per evitare che ciò accada! Fabio sta per colpire Eleonora ma arriva Giuliano con Salvo! Giuliano dice:
  489. “Fermi tutti! Siete in arresto! Mani in alto!”. Fabio mette la spada alla gola di Eleonora e dice:
  490. “Provateci! Provate a sparare e le taglio la gola!”. Salvo tira un sasso a Fabio! Poi gli dà un calcio! Le due guardie tentano di fermarlo ma vengono sparate da Giuliano! Caterina e le due guardie vengono messe in auto. Fabio viene ammanettato ma Eleonora dice a Giuliano:
  491. “Lui non merita di andare in carcere, ma in un posto ben peggiore fatto apposta per uno come lui”.
  492. “Dove?”, domanda Giuliano.
  493. “Alla casa psichiatrica dove sta Lisa Gravina”.
  494. La mattina dopo, GianLuca dice:
  495. “Il sonnifero terrà Fabio tranquillo durante il viaggio”.
  496. “Bene, è davvero finita”, risponde Eleonora. Intanto vicino alla macchina di Francesco, questo dice a Natalia:
  497. “Allora non sei davvero una federale”.
  498. “Lo ero, ma ho cercato per troppo tempo una persona, non puoi fare bene un lavoro se poi diventa un ossessione”.
  499. “E chi cercavi?”.
  500. “Solo un nome in codice”.
  501. Verso le 9 del mattino, Ennio e Salvo sono in palestra con il loro professore. Salvo gli dice:
  502. “Ennio ha detto che Eleonora era bloccata a Ragusa e hanno saltato la partita, e quindi noi siamo andati a Ragusa per riportarla a casa da Ragusa e abbiamo saltato gli allenamenti, perché eravamo, tutti a Ragusa”.
  503. “Sei uscito con Eleonora per portarla a Ragusa?”, domanda il professore.
  504. “Era il primo appuntamento”, risponde Ennio.
  505. “A Ragusa”, risponde il professore.
  506. “Voleva fare qualcosa di speciale”, risponde Salvo.
  507. “Vi credo”, risponde il professore.
  508. “Davvero?”, domanda Salvo.
  509. “Assolutamente no. Ma ho fatto esperienze al nord del confine con la Calabria che lascerebbe di stucco voi poveri bambocci. Comunque, voglio essere chiaro con voi. Salvo è il miglior talento che vedo da anni, ed è sotto la tua responsabilità, dovete stare uniti e prendervi cura l’uno dell’altro, e vi dovete coprire le spalle sempre, ricevuto?”, domanda il professore.
  510. “Ricevuto”, risponde Ennio.
  511. Verso sera, Fabio viene portato nella stanza dell’ospedale di cura psichiatrica. Fabio dice indebolito:
  512. “Credete che questo sarà sufficiente per trattenermi? Credete di potermi inniettare tranquillanti e rendermi debole e docile e che io non riesca poi a trovare una via d’uscita!”, sbattendo la spalla sul muro. Un altro uomo risponde:
  513. “Non sono solo i tranquillanti, tutte queste cella hanno la struttura portante fatta di frassino, frassino ovunque”.
  514. “E tu chi diavolo sei?”.
  515. “Un paziente che sta qui da tantissimo tempo, e che come vedi non è riuscito ad andarsene da qui, perché è impossibile”.
  516. “Non può essere”.
  517. “Resteremo qui, in questa cella per sempre, per il resto dei nostri giorni”.
  518. “Nooooooooo!”, risponde Fabio sbattendo le mani sui vetri di continuo!
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