Advertisement
Guest User

Untitled

a guest
Nov 20th, 2018
143
0
Never
Not a member of Pastebin yet? Sign Up, it unlocks many cool features!
text 2.98 KB | None | 0 0
  1. Flifla uh? Sicuramente è stata un’opera davvero ambiziosa e degna di menzione quando si parla degli anime del 2016 ma non è certo priva di difetti importanti. Proprio come un Icaro contemporaneo, Kiyotaka Oshiyama si è avvicinato troppo al sole, distruggendo così le proprie ali di cera. Questa è la metafora che meglio si addice ad una produzione che ha voluto incorporare nella propria personale narrativa ricchi concetti elaborati da intellettuali come Uxekull e Hidaka ma che ha fallito miseramente nel connetterli alla propria conclusione o addirittura nel creare un finale interpretabile in tutto e per tutto. Perché il mondo rappresenta l’ultimo Pure Illusion? A chi appartiene? A Dio, forse? Mimi evidentemente non è un’entità corporea come gli altri personaggi ma questo come si interconnette col resto della storia? Che significato hanno tutti quei tropi alla “il mondo che hanno costruito per me era fasullo” quando la vera sfida di Cocona non è stata farsi accettare da un mondo che l’avrebbe detestata in quanto diversa bensì l’accettare la propria attrazione nei confronti della “selvaggia” Papika? Tante domande di vitale importanza rimangono senza risposta. Mimi in particolar modo sembra essere semplicemente un pretesto scritto al fine di trovare un cattivo degno del finale di serie, tanto che l’organizzazione nemica della Flifla non ha al proprio interno nessun personaggio dalla ricca caratterizzazione oltre a Yayaka, che poi comunque passa dalla parte dei buoni. In compenso però l’ho trovata davvero come una delle pochissime opere d’animazione televisiva in grado di trasporre visualmente in maniera davvero ampia ed efficace concetti che nemmeno noi occidentali conosciamo tanto bene, uno fra tutti l’Umwelt che ha comunque influenzato pensatori come Maurice Merleau-Ponty, Gilles Deleuze, Jacques Lacan e Martin Heidegger. Ogni Pure Illusion riesce ad essere incredibilmente coinvolgente sia esteticamente ma anche intellettualmente, e questo non attraverso l’uso dei tradizionali mezzi di scrittura ma grazie a design davvero completi e ai professionisti di altissimo livello coinvolti. Tutte le citazioni ai vari Precure, Dragonball, Flashman, Mad Max etc etc erano decisamente ben poste, in grado di strappare un sorriso senza però distruggere le atmosfere che si andavano a creare nei vari episodi. Anzi, spesso addirittura erano in grado di potenziare le azioni che i personaggi compivano in quei momenti. In conclusione, sicuramente non è un anime riuscito nel vero senso della parola ma è stato davvero in grado di navigare all’interno di territori sconosciuti grazie ad un regista visionario ma ancora alle prime armi. Proprio per questo non vedo l’ora di vedere i prossimi lavori di Oshiyama, ha bisogno solo di una scrittura un po’ più solida per produrre la serie del secolo. Per quanto riguarda il cut direi questo qui : https://www.sakugabooru.com/post/show/28193 . Possiede un momentum in grado di arricchire enormemente la struttura narrativa di quel climax.
Advertisement
Add Comment
Please, Sign In to add comment
Advertisement