L'intera serie si basa su Baltimora, città dove intrighi politici e criminali vengono trascritti in modo molto accurato dalla serie. Dico trascritti perchè per la forma e la descrittività della serie, anche se telefilm, si ha l'impressione di immergersi in un romanzo. Definire The Wire come una serie dall'impronta letteraria non è affatto azzardato.
Non voglio anticipare molto dei temi della serie, ma i principali riguardano la gestione dei distretti di polizia e le gerarchie criminali dei mercati della droga, con scorci di politica, amministrazione pubblica e personaggi all'interno di questi temi, come la storia di alcuni senzatetto.
È certamente definibile come drammatica ma essendo molto reale non mancano quei momenti di ironia che ti aspetteresti nei discorsi tra amici o nelle chiacchiere al bar tra colleghi, come anche alcuni "scherzi" goliardici tra poliziotti.
Reale è la parola che più identifica la serie: le molteplici parti in causa non ti fanno patteggiare per qualcuno perchè vedi un quadro molto generale e sai che il vantaggio di una parte è uno svantaggio per un altro. Certo, ci sono personaggi a cui ti attaccherai e altri che tenderai a trovare antipatici, ma la serie non ti dà modo, per esempio, di trovare fastidio eccessivo anche quando un personaggio che ritieni negativo agisce nel peggiore dei modi. Sei come in una poltrona privilegiata ad osservare tutta la storia che si dipana.
Serie simili, sinceramente, non ne trovo. Alla lontana ricorda BrBa per i suoi dettagli nel rappresentare i vari lati della vicenda, ma è abbastanza unica nella sua narrazione.
Un difetto pronunciato è la sua complessità: non si può fare binge-watching o distrarsi. A volte ho persino trovato necessario riprendere delle scene per capire anche di chi si parlasse perchè i personaggi sono veramente tanti. Diciamo che la vastità del cast è quella di Game of Thrones, con interessi intrecciati e contrastanti, ma con eventi molto ben legati e soprattutto logici.
Ogni stagione affronta un tema particolare, rispettivamente: traffici di droga nei piccoli quartieri, porto commerciale e vita degli scaricatori, conflitti tra gang rivali e gestione dei quartieri da parte dei distretti di polizia, sistema scolastico e campagna politica, media e gestione politica dell'intera città dal Sindaco al singolo poliziotto di una centrale.
L'ultima stagione in particolare diventa frenetica dopo le prime puntate perchè i personaggi sono in gran parte sviluppati e le posizioni di molte sono cambiate, come gli obiettivi di molti. Debbo dire che chiude molto bene i vari percorsi e culmina in un finale dolceamaro dove non c'è una vittoria per tutti, anzi, vi sono varie situazioni che terminano con un sorriso amaro perchè l'impronta reale rimane ( nonostante alcune "trovate" di alcuni personaggi in quest'ultima stagione mi hanno fatto questionare quanto sia possibile in effetti che accadano alcuni "illeciti" ). Gran parte del cast raccoglie ciò che ha seminato, altri si trovano invece a subire ciò che altri hanno seminato per loro e c'è chi invece ne esce addirittura illeso dalla peggiore delle situazioni per via di varie conseguenze importanti ma sempre molto reali.
Una serie che insomma fa ritratto ad una città e i suoi problemi che sicuramente dovrebbe fare da esempio a molte altre.